Piano Interventi: Montorio, via libera alla Scheda Norma 159 PUA “Ai Tigli” 2


ll nuovo grande centro commerciale “La Cercola”, tra San Michele Extra e il casello di Verona est, non si farà. La Giunta comunale lo ha cassato, nella riunione di ieri, adottando un provvedimento “di autotutela“, che consiste nella revoca di una decisione presa in passato di cui si è scoperta solo oggi qualche irregolarità.

Oltre a “La Cercola”, di proprietà di Immobiliare Srl, sono state bloccate altre due proposte che prevedono insediamenti commerciali entrambi localizzati in ZAI,  quello di Garda Re (8.098 metri) e quello del Consorzio Agrario Lombardo Veneto (6.260 metri). Fermate anche a tre ipotesi di nuovi punti vendita di media distribuzione (superiori anch’essi ai 1.500 metri quadri), ossia quelli proposti dalla Giuseppe Godi, alla Spianà (2.500 metri quadri), quello della Berard Srl (2.700 metri quadri) e infine quello della Liquigas (5.273 metri a Verona sud) la cui domanda cautelare è stata respinta dal TAR del Veneto con l’Ordinanza n. 139 del 12 aprile 2018

E mentre sei Schede a Norma sono state “stoppate”, sia pure in “autotutela”, due invece sono state “resuscitate”. Si tratta dei PUA “Ai Tigli” a Montorio e “San Rocchetto” a Quinzano, entrambe collegate all’imprenditore Alessandro Leardini, il grande accusatore processuale dell’ex vicesindaco Vito Giacino.

Leardini si era visto bloccare dalla Giunta Tosi le sue proposte  “San Rocchetto” e “Ai Tigli” ma il 13 settembre 2017 il TAR del Veneto con l’Ordinanza n.446  e con l’Ordinanza n.445 ha pronunciato l’ordinanza con cui accoglie l’istanza cautelare dei ricorrenti e per l’effetto sospende l’impugnata delibera della Giunta Comunale, del 11/05/2017 n. 174, nella parte in cui prevede l’indicazione delle Schede Norma di parte ricorrente tra quelle decadute (n.d.r. Scheda Norma 159, PUA “Ai Tigli” e n. 131, PUA “San Rocchetto”). Il Collegio ha fissato inoltre per l’esame del merito una delle pubbliche udienze del primo trimestre dell’anno 2019.

Ora la strada è spianata per la realizzazione dei piani attuativi  “Ai Tigli” a Montorio (120 nuovi appartamenti, in palazzine da tre piani, su 37.500 metri quadrati) e “San Rocchetto” a Quinzano (un nuovo quartiere ai piedi del monte Cavro, composto da 13 palazzine per almeno un centinaio di alloggi su 20.000 metri quadri).

Vedremo se le “opere compensative” indicate nel PUA (parco acquatico e centro ricreativo) dai proponenti resteranno le medesime, con le criticità già evidenziate a suo tempo, oppure nel frattempo è maturato una diversa proposta.

 

Alberto Speciale

    

 


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2 commenti su “Piano Interventi: Montorio, via libera alla Scheda Norma 159 PUA “Ai Tigli”

  • andrea

    del resto gli abitanti mi pare abbiano votato in massa questa gente, per cui si vede che l’idea piace.
    Superbeton sempre li, cava Ferrazze a cui sono stati tolti i divieti di smaltire rifiuti speciali, nuovo insediamento alveare ri-approvato.
    Dai che ci manca solo il CIE per gli immigrati clandestini e poi possiamo dire che questa Amministrazione ha fatto bingo in pochi mesi.

  • Claudio

    Costruire anche se non vi è una reale necessità è la filosofia che rende uguali le amministrazioni cittadine dimenticando sistematicamente un qualsiasi piano programmatico. Quel che è peggio si costruisce senza prevedere le conseguenze viabilistiche e le condizioni di vita dei nuovi insediamenti. Consumo di suolo che a lungo andare provocherà conseguenze sull’intero sistema idrogeologico. Poi se non sbaglio lì di fronte non c’è la Superbeton? Ma non importa, gli abitanti possono smaltire le polveri nel compensativo parco acquatico di corsiana memoria.
    Claudio Ferrari
    Comitato Fossi Montorio