Grazie alla legge collegata alla Finanziaria, i deputati veronesi Giorgetti e Fratta Pasini portano a casa sostanziosi contributi
L'Arena di Verona venerdì 31 dicembre 2004 CRONACA, pagina 21
di Daniela Bruna Adami
Tutela ambientale, beni culturali, sviluppo economico e sociale. È in questi settori che presto arriveranno a Verona decine di milioni di euro, fondi dirottati dai parlamentari al proprio collegio elettorale, secondo la cosiddetta «legge mancia», argent de poche rispetto ai capitoli della Finanziaria, ma che risponde a esigenze locali urgenti.
Sono soldi spendibili solo se viene presentato entro 90 giorni da ieri, giorno della pubblicazione della legge, il progetto al quale è destinato il finanziamento. Il testo definitivo del provvedimento verrà votato il 13 gennaio, e resterà in vigore anche per il 2006 e il 2007. Sono 607 gli interventi in tutta Italia, per un ammontare complessivo di 548 milioni 500mila euro.
L’onorevole Alberto Giorgetti (Alleanza nazionale) porta a casa due importanti finanziamenti per i beni culturali, 3 milioni e mezzo alla Curia per il restauro del seminario maggiore di piazza Isolo, e un milione al Comune per il compimento del restauro del castello di Montorio. In particolare al seminario andranno 980mila euro nel 2005, 1 milione 200mila nel 2006, 1 milione e 300mila nel 2007. Al castello di Montorio 500mila euro nel 2005 e altrettanti nel 2006. «I parlamentari veronesi del centrodestra hanno portato anche negli anni scorsi considerevoli fondi a Verona» ha detto Giorgetti «ma mai come quest’anno in Finanziaria c’è tanta attenzione alla nostra città, come dimostrano gli ulteriori 2 milioni e mezzo di euro stanziati per la Fiera nel triennio 2005-2007».
«Un provvedimento criticato da molti» spiega il deputato di Forza Italia Alfonso Fratta Pasini «ma che è invece un ottimo modo per trasferire fondi mirati a iniziative locali che ne hanno estremo bisogno, senza passaggi burocratici troppo complessi. Il sistema elettorale uninominale chiama il singolo parlamentare ad un impegno preciso per il proprio collegio elettorale. Nel mio caso, il finanziamento andrà ad impianti sportivi in Terza e Quinta circoscrizione e al cinema-teatro di Borgo Nuovo inserito nel progetto di riqualificazione appena approvato. Nel dettaglio 600mila euro agli impianti sportivi di Saval, Chievo, Stadio, Borgo Roma, suddivisi in 400mila euro nel 2005, 100mila nel 2006 e 10mila nel 2007. Al cinema-teatro di Borgo Nuovo andranno 150mila euro il primo anno, 50mila il secondo e 100mila il terzo».
Soddisfatti gli assessori comunali interessati. Ivan Zerbato (Decentramento) nel ringraziare Fratta Pasini per l’aiuto economico su Borgo Nuovo, ha sottolineato come «per il bene della città, siano stati superati gli steccati dell’appartenenza politica». Carlo Pozzerle (Lavori pubblici), ha applaudito a questi fondi «che vanno a sostenere progetti sportivi già pronti, che finora non avevano la totale copertura finanziaria e che adesso possono essere completati».
Fortemente critico invece il senatore Luigi Viviani: «E’ una legge dispersiva che non risolve i problemi veri del Paese. Io preferisco impegnarmi per ottenere per Verona la Corte d’appello, oggi ferma per inspiegabili attese della maggioranza di Governo, e la sede dell’Autority nazionale per la sicurezza alimentare. Con i conti così all’osso, non era il caso di usare queste risorse per contentini, che sono serviti solo a tacitare disaccordi interni della maggioranza sulla Finanziaria».