GMG DI COLONIA
DA MONTORIO, SULLE ORME DEI MAGI…
Il tema della Giornata, “Siamo venuti per adorarLo”, si riferisce ai Re Magi, le cui reliquie sono conservate per l’appunto nella Cattedrale di Colonia. Questi sovrani, secondo la tradizione, per primi ebbero il coraggio di lasciare i propri paesi d’origine e di farsi guidare fino a Cristo, il Re dei Re.
Ragazzi e ragazze del nostro paese, di età compresa fra i 17 e i 30 anni, hanno quindi deciso di raccogliere quest”invito rivolto loro già dall’indimenticato Giovanni Paolo II, ideatore di questi eventi per giovani, e ripreso dall’attuale pontefice Benedetto XVI.
Non è facile, ad ogni modo, spiegare in poche righe cosa sia una GMG, ancor meno quale sia lo spirito che la anima: emozioni intense, date dall’incontro e confronto con giovani provenienti da ogni parte del mondo, di differenti culture ed esperienze di vita, ma tutti accomunati dallo stesso amore per la vita, la giustizia e la pace.
Ben più immediato, d’altro canto, è stato per i partecipanti calarsi in questo gioioso contesto. Potremmo dire, sin dalla partenza del lungo viaggio(circa 16 ore; nda) in pullman, dove abbiamo avuto modo di conoscere i ragazzi delle parrocchie di Quinto, Poiano e S. Giuseppe che avrebbero diviso l’intera settimana con noi.
La scuola assegnataci come alloggio in Germania, una struttura nuova e perfettamente funzionale, benché situata in un paese distante 40 km. da Colonia, lasciava presagire ad un’organizzazione pressoché perfetta dell’evento. D’altronde, era il pensiero comune, vuoi che proprio i tedeschi, famosi per l’ordine e la precisione, non abbiano previsto tutto nei minimi particolari?
Invece, non si può dire sia stato così. Non sono mancati, infatti, disagi legati ai trasporti fra le varie città in cui erano organizzate manifestazioni per i giovani; persino la capienza di alcuni stadi, in cui si sono tenuti incontri di preghiera o momenti di festa, è risultata inadeguata alla quantità di pellegrini giunta in Germania.
Chi aveva già partecipato ad altre GMG, tuttavia, non si è spaventato più di tanto, come racconta Andrea Andreoli, 25 anni, una laurea in ingegneria: “Aver vissuto la GMG di Roma nel 2000, mi ha permesso di prendere alla leggera tutti i ben noti problemi organizzativi che ci sono stati quest’anno, e mi ha consentito di vivere ancor più intensamente quest’esperienza di Colonia”.
E di momenti indimenticabili, per fortuna, ce ne sono stati parecchi. “Ogni istante passato assieme agli altri giovani, di qualunque paese, è stato un’emozione”- afferma Elena Stizzoli, 20 anni, alla sua prima GMG – “sia quando abbiamo preso parte agli incontri organizzati, su tutti la veglia col Papa, sia quando ci siamo spostati a piedi o in treno, e tutte le città che abbiamo attraversato risuonavano dei nostri cori e canti: un’esperienza fantastica”.
Ci sono state occasioni, inoltre, di grande approfondimento teologico, come la catechesi tenuta ai ragazzi di Verona dal Card. Ruini, ma anche attimi in cui è stata la vita stessa delle persone ad insegnare più di qualunque dottrina. Penso, soprattutto, al nostro Vescovo Padre Flavio, che non solo ha narrato con commozione episodi personali, affinché possano essere d’aiuto ai giovani nel prosieguo della loro esistenza, ma ha anche avuto la semplicità di sedersi attorno ai ragazzi della sua diocesi, di discutere con loro e di condividere lo stesso cibo che veniva loro consegnato (forse l’aspetto più duro, considerato che la cucina non era davvero granché; nda).
Ad ogni modo, che il messaggio di Cristo e della sua Chiesa possa essere vissuto con gioia e partecipazione collettiva, lo si è visto soprattutto nell’evento clou della GMG, ossia la veglia di preghiera tenutasi a Marienfield, un’enorme radura verde, costruita appositamente per ospitare l’incontro dei giovani col Papa.
Quasi un milione di persone, infatti, si è ritrovato assieme in un clima di preghiera, ma, allo stesso tempo, di festa. Non potrebbe essere altrimenti, se pensate, quando prevale lo spirito di amicizia e di pace. Ogni singola persona si è mescolata assieme agli altri, con il suo zaino e la bandiera del suo paese, fino a formare un unico mare di folla colorata e festante.
Stridono, queste immagini, se pensiamo alle guerre e divisioni che sono in corso in moltissime parti del pianeta.
Proprio per questo non possiamo dimenticare il messaggio rivolto da Benedetto XVI: “Aiutate gli uomini a scoprire la vera stella che indica la strada, Gesù Cristo! Cerchiamo noi stessi di conoscerlo meglio per poter in modo convincente guidare gli altri verso Lui”. “Ripensando a Roma” – ricorda Andrea – “queste parole sono la continuazione di quanto diceva Giovanni Paolo II, e ci mostrano la via per poter concretamente essere, nella vita di ogni giorno, le sentinelle del mattino all’alba del terzo millennio”.
Insomma, “non riuscirò a dimenticare questa settimana vissuta insieme agli altri giovani” – aggiunge Elena – “e quasi quasi un pensierino sulla prossima GMG in Australia lo faccio, mi sa che ci ho preso gusto. Un’esperienza da rifare e da consigliare”.
Come i Magi, personalmente, si ha la sensazione di essere partiti da casa carichi d’oro, incenso e mirra, pensando magari di “esser già re” e poter portare agli altri chissà quali regali. Al ritorno, ci si rende conto di aver abbandonato tutti quei pesi materiali, e di aver ricevuto nell’animo doni ben più preziosi, che difficilmente potranno essere dimenticati.
Continuate a vivere con gioia questi valori,…la GMG di Sidney è vicina.
Nicolò Brenzoni
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