Il Castello di Montorio
di Luigi Alloro, Marco Pasa, Gabriele Alloro e Lucia Fiorini
Come arrivare al castello – orari di apertura
Il medievale Castello di Montorio sorge sulla dorsale “Preafitta” tra la Valpantena e la Val Squaranto; ai suoi piedi si trova l’abitato di Montorio Veronese, ridente e popolosa frazione del Comune di Verona, nota per le sue numerose sorgenti e per i caratteristici corsi d’acqua. Le sue origini risalgono al X secolo e per oltre cinquecento anni è stato teatro di importanti battaglie ed eventi storici di una certa rilevanza. Delle probabili otto torri di cui era costituito fino al suo parziale abbattimento avvenuto nel 1859 ad opera dell’esercito austriaco, ne rimangono solamente quattro, una delle quali gravemente mutilata.
Il mastio
E’ la torre più importante e ben conservata dell’intero complesso. E’ alta 27 metri, ha base quadrata con lato esterno di m. 6,35 e presenta un apparato murario spesso m. 1,75. Costruita per essere inattaccabile, rappresentava l’estremo baluardo di difesa in caso d’assedio. Per questo è staccata di m. 1,60 dal muro di cinta ed è dotata di un’unica porta d’ingresso posta a circa 6 metri dal suolo. Il mastio si distingue nettamente dal resto dei manufatti sia per tecnica costruttiva che per la tipologia dei materiali utilizzati; la possente base in pietra ammonitica e la parte centrale a tufelli risalgono al secondo o terzo decennio del secolo XII, mentre la sommità in laterizio è ascrivibile al periodo scaligero. All’interno aveva tutta una serie di solai con relative scale di collegamento che arrivavano fino alla terrazza merlata demolita dagli Austriaci.
Torre vescovile
E’ alta circa m. 21 ed ha base quadrata con lato di m. 6,17. Un attento sguardo al lato sud evidenzia tre momenti di costruzione: il basamento e la prima parte, coevi alla parte più antica del mastio, sono costruiti con blocchi di pietra calcarea disposti regolarmente ed appoggiati ai quattro spigoli costituiti da blocchi di tufo. La parte intermedia, più tarda, prosegue per circa otto metri con corsi di tufelli squadrati alternati a file di pietre irregolari, mentre la sommità, di epoca scaligera, presenta la caratteristica di avere gli spigoli costruiti in materiale laterizio e le pareti realizzate con file di pietre irregolari volte ad imitare la tessitura muraria delle parti più antiche. A circa otto metri dal suolo si apre una porta di ottima fattura la cui funzione, data la sua collocazione all’esterno della cinta muraria, resta un autentico enigma.
Torre angolare ovest
Di origine scaligera, questa torre “scudata”, alta solamente m. 18,50, rappresentava un ottimo osservatorio sulla Valpantena. Il suo paramento murario risulta male assemblato e tale da non reggere il confronto con le torri anzi descritte. Le testate di base e gli spigoli sono costituiti da materiale eterogeneo di forma irregolare, mentre le pareti sono state costruite con filari di pietre calcaree che si fanno sempre più irregolari mano a mano che si sale in altezza.
Torre angolare est
Questa torre, anch’essa scudata e coeva a quella sopra descritta, rappresenta il secondo caposaldo laterale del maniero verso l’abitato di Montorio. Si presenta priva di copertura, ed è stata probabilmente abbassata di qualche metro con l’intervento di parziale demolizione operato dagli Austriaci. Caratteristica della torre scudata era quella di essere aperta nel lato interno della fortificazione, riducendo i tempi di costruzione e impiegando minor quantità di materiale.
Polveriera
La polveriera, collocata nel cortile della bastia, venne edificata dagli Austriaci all’epoca della costruzione della batteria fortificata (1859) e presenta la tipica muratura detta opus poligonale. Era dotata di un vespaio aerato a pavimento per preservare dall’umidità le polveri da sparo ed era protetta su tre lati e sulla copertura da un terrapieno in grado di ammortizzare i colpi dell’artiglieria nemica.
Storia del Castello di Montorio
Dalla preistoria ai giorni nostri
Il Castello si trova in posizione strategica all’interno di un perimetro abitato da millenni, come dimostrano recenti ritrovamenti di fondamenta di case e di oggetti del periodo Neolitico, nonché di ceramiche paleovenete del VI secolo a.C.
Varie campagne di scavi archeologici, iniziate nella prima metà degli anni ’80 e proseguite fino ai giorni nostri, hanno dimostrato che già dal 4000 a.C. la dorsale era abitata dall’uomo ed hanno avvalorato la tesi che circoscrive alla dorsale stessa ed al colle di Castel S. Pietro a Verona i due nuclei abitati più antichi in assoluto in territorio veronese.
Varie popolazioni hanno abitato il colle nel corso dei secoli. Ma il primo vero e proprio “castelliere” (villaggio fortificato) di cui vi sono evidenti t
racce risale ai secoli VIII e VI a.C., quando si insediano nella zona prima i Veneti e poi i Reti. Queste popolazioni ci hanno lasciato tracce della loro presenza grazie al rinvenimento di numerose fondamenta di case e di una necropoli scoperta a valle durante i lavori per la costruzione della Tangenziale Est. Successivi ritrovamenti di monete celtico-padane attestano poi l’avvento dei Galli Cenomani a partire dal II secolo a.C. e quindi, quasi contemporaneamente, dei Romani.
L’arrivo dei Romani nel territorio veronese produce un repentino mutamento dell’economia politica e delle condizioni di vita degli abitanti locali. La costruzione della via Postumia (148 a.C.) rafforza non poco l’importanza strategica di Verona costituendo un valido argine alle incursioni gallico-germaniche, ma favorendo anche gli scambi commerciali. Nell’età imperiale con il progressivo spostamento verso Nord dei confini dell’Impero, il villaggio “fortificato” della dorsale non ha più ragione di essere tale ed entra in una fase di rapida decadenza anche perché la cosiddetta “pax romana” favorisce gli insediamenti verso quelle valli che fino a qualche tempo prima erano paludose, inospitali e per niente al sicuro dalle scorribande nemiche. in caso di attacco nemico.
La costruzione della fortezza su quel che rimaneva dell’antico “castelliere” sarebbe avvenuta, secondo lo storico Luigi Simeoni, all’inizio del secolo X in funzione antiungarica. In quel periodo infatti le popolazioni ungare, localizzate nelle vaste steppe dell’Europa centrale, furono per decenni il terrore delle popolazioni della valle Padana, compiendo devastanti incursioni. Il castello è citato per la prima volta nell’anno 922 nel testamento di Giovanni, vescovo di Pavia: tra i beni che egli dona ad un ospizio per pellegrini figura un terreno arativo posto vicino al “castrum Montis Aurei”; ed ancora il 13 agosto 926 in una permuta di terreni il diacono Dagiberto riceve dall’abate di S. Maria in Organo alcune terre tra cui una “terra aratoria non longe ad castro Montetauri”; quindi l’ 11 novembre 995 quando l’imperatore Ottone III dona al monastero di S. Zeno e al vescovo di Verona il Castello di Montorio ed il suo distretto.
Il Castello, in quel periodo, doveva sicuramente essere il perno di un complesso sistema fortificato a protezione degli sbocchi vallivi e della vasta area detta “Campanea Minor”, ricca di fertilissimi terreni e rigogliosi corsi d’acqua, che si estendeva dal confine sud dell’abitato di Montorio fino all’Adige con le delimitazioni naturali date ad ovest dal Fiumicello e ad est dal fiume Fibbio.
L’aspetto del Castello negli anni immediatamente successivi alla sua edificazione non ci è noto. L’attenta analisi della stratificazione muraria porta alla conclusione che praticamente nulla di quanto attualmente rimane dell’antico maniero è anteriore alla fatidica data 1117; in quell’anno infatti la città di Verona fu letteralmente rasa al suolo da un tremendo terremoto. Oltre alle linee architettoniche attuali e alla tecnica costruttiva, varie fonti ci fanno presupporre che esso deve essere stato riedificato immediatamente dopo il terremoto. All’interno del Castello infatti esisteva una chiesetta (demolita anch’essa dagli Austriaci) che il Moscardo, nella sua Historia di Verona, asserisce essere stata consacrata nel 1119.
Gli anni dell’Impero di Federico I Barbarossa, che coincidono con l’affermazione del libero Comune di Verona ma anche con un turbolento di lotte tra le varie fazioni cittadine, costituiscono forse per il nostro Castello il momento di maggior importanza. La sua posizione strategica che controlla un vasto territorio vicino alla città e offre un ottimo rifugio in caso di attacchi, lo pone in questo particolare contesto storico al centro di accanite contese con assalti, incendi, distruzioni e ricostruzioni.
Dopo le lotte di fazione fra le potenti famiglie dei Crescenzi (ai quali era stato dato in feudo il Castello) e dei Sambonifacio e la disfatta del Barbarossa a Vaccaldo, nel 1207 il vescovo card. Adelardo cedette il Castello di Montorio al Comune di Verona che nel 1228 provvide a fortificarlo e a darlo in custodia ad un Capitano.
Il Castello di Montorio in questo periodo “pre-scaligero” non riveste solo una funzione strategico-militare legata al controllo di importanti vie di comunicazione, ma è vigile sentinella sulla valle del Fibbio, che è di vitale importanza per l’economia della città di Verona: le abbondanti sorgenti del laghetto Squarà alimentano infatti il Fiumicello che porta acqua alle contrade cittadine della sinistra Adige, mentre quelle del Bojo, Tondo, Fontanon e Peschiera danno vita al Fibbio che è il fiume industriale di Verona. Lungo il suo corso sono localizzati numerosi mulini, fabbriche di armi, cartiere e gualchiere per la lavorazione della lana.
Nel 1262 Mastino della Scala viene eletto capitano generale perpetuo del popolo e con lui inizia la Signoria Scaligera. Sei anni dopo il fratello Alberto viene eletto podestà della Domus Mercatorum. Ad Alberto succede il figlio primogenito Bartolomeo e quindi Can Francesco, detto poi Cangrande, che riceve l’investitura imperiale e diviene Signore di Verona.
Nel 1313 i Padovani, in guerra contro Cangrande, si spingono fin sotto le mura di Verona incendiando numerosi castelli tra cui quello di Montorio. Mutata la situazione politica, i Padovani si ritirarono; Cangrande fece ristrutturare il Castello rendendolo più bello ed eleggendolo a luogo di villeggiatura.
Caduta la Signoria Scaligera nel 1387, il maniero fu prima dei Visconti, poi dei Carraresi ed infine dei Veneziani.
Nel giugno del 1405 proprio nel Castello di Montorio fu siglato l’accordo di dedizione di Verona alla Serenissima alla presenza del Capitano Generale di Verona Pietro Da Sacco, del dottor Jacopo De Fabbris, Gabriele Emo, provveditore dell’armata, Barbon Morosini e Roberto Marino, destinati da Venezia al governo delle terre conquistate, Jacopo Dal Verme, comandante delle truppe venete, e Galeazzo da Mantova comandante delle truppe dei Gonzaga.
Data la sua posizione strategica, i Veneziani ne migliorarono le strutture con due provvedimenti presi dal Senato nel 1409 e nel 1423 e lo sottoposero all’autorità di un Provveditore alle fortificazioni (1428). Da questo momento però inizia per il maniero un periodo di incuria e saccheggi da parte dei villici locali che asportano quanto possono danneggiando o distruggendo parti della struttura. Nel 1493 il podestà di Verona Francesco Foscarini si reca perso
nalmente in visita al Castello ricavandone un’impressione di desolazione: “…non vi sono più porte né ponte levatoio, mancano tutte le coperture e le parti in legno dell’edificio… gli abitanti dei luoghi vicini stanno distruggendo anche le mura prelevando pietre e quadrelli…”. Lo stesso podestà si vede quindi costretto a nominare un custode e lo fa affidando in feudo la rocca alla famiglia Boldieri. Dopo la guerra della Lega di Cambrai (1508-1517), mutata la strategia militare della Serenissima, il Castello venne declassato assieme a molti altri e dato in feudo a privati col solo obbligo di mantenere in efficienza le mura. Dai Boldieri esso passò prima ai Sansebastiano, poi ai Canossa (1665) ed infine ai Roncalli di Bergamo (1696?) che con mille ducati comprarono il titolo di Conti di Montorio.
La tranquillità della zona regna sovrana per quasi tre secoli, fino alla sanguinosa guerra tra l’esercito napoleonico e quello degli Asburgo. Il Castello torna protagonista il 19 novembre del 1813, quando un distaccamento dell’esercito austriaco accerchia le truppe francesi, ritiratesi entro le mura cittadine, insediandosi nel nostro maniero e minacciando dalla dorsale Preafitta il fianco nemico. L’anno seguente l’esercito di Napoleone lascia definitivamente Verona.
Gli Austriaci capiscono ben presto l’importanza strategica del colle Preafitta e per il nostro Castello si avvicina il momento della definitiva rovina in coincidenza con la progettazione della nuova cerchia difensiva di Verona, opera del colonnello Andreas Tunkler von Treuimfeld datata 1859. Il maniero, requisito ai Roncalli, viene riconvertito in una grande batteria chiusa armata con artiglieria pesante affiancata poco dopo dal nuovo Forte John. Per la sistemazione di detta batteria gli Austriaci demoliscono una notevole parte delle strutture dell’antico Castello, comprese alcune torri e tutte le cortine merlate, mentre restaurano alcune opere per ricavarvi ridotti e locali logistici. Solo il mastio viene mantenuto intatto in quanto adibito ad osservatorio. Ad opera conclusa il “sì bello e nobile” edificio medievale ne esce decisamente martoriato: delle originarie otto torri ne rimangono in piedi solo quattro, subendo inoltre la perdita di buona parte della cinta muraria. In quell’anno (1859) Carlo Belviglieri ci dà notizia del suo smantellamento: “…bello e pittoresco fino a questi ultimi giorni ne’ quali venne brutalmente mutilato dagli austriaci”. Nel 1866 la batteria del Castello ospita al suo interno venti cannoni, una polveriera con 44 tonnellate di munizioni e una guarnigione di 340 soldati tra fanti ed artiglieri. E’ singolare il fatto che da queste fortificazioni non venne sparato alcun colpo contro il nemico! Con la pace di Vienna (3 ottobre 1866) il Veneto viene consegnato al Regno d’Italia.
Il Castello diviene quindi proprietà del Demanio Militare e fino al termine della prima Guerra Mondiale ospita una guarnigione stabile ed al termine del secondo conflitto viene adibito a campo di esercitazioni militari per le reclute del C.A.R. della Caserma “G. Duca” di Montorio.
Negli anni ’60 vengono pubblicati alcuni lavori di validi studiosi che sollecitano la città di Verona ad interessarsi del Castello in vista di una sua probabile alienazione da parte del Demanio Militare, evidenziandone la grande importanza storico-culturale e segnalandone nel contempo il preoccupante stato di degrado.
Nel 1967 il grande annuncio dalle colonne de L’avvenire d’Italia: “Il comune di Verona acquisterà il suggestivo Castello di Montorio… Se l’operazione verrà conclusa il Castello sarà sistemato ed illuminato…”… operazione che verrà appunto conclusa quattro anni più tardi. L’area circostante la rocca, detta Bastia, resta in mano di privati fino al 1987, anno in cui viene anch’essa acquisita dal Comune.
Negli anni ’90 vengono spese modeste somme per la pulizia e manutenzione dell’area; il problema dell’illuminazione, discusso fin dal 1967, viene definitivamente risolto nel 1998. L’anno successivo lo stesso Comune provvede ad un primo ingente stanziamento di fondi per il primo di una serie di interventi di restauro dell’intera rocca, tendenti ad un definitivo recupero del manufatto. I lavori, che sono tuttora in corso, hanno portato al recupero conservativo e risanamento murario delle quattro torri esistenti e di buona parte della cortina muraria; ma sarebbe interessante, per quanto di nostra opinione, rimuovere i terrapieni costruiti dagli Austriaci onde poter procedere al recupero delle fondamenta delle torri abbattute, della cinta muraria nord e della chiesetta medievale.
Non dimentichiamo poi che tutta l’area è un immenso tesoro archeologico nascosto dal quale affiorano ogni tanto i resti delle antiche popolazioni che hanno abitato questo ameno territorio.
© 2003, Luigi Alloro, Marco Pasa, Gabriele Alloro, Lucia Fiorini
Le prime sette foto, le ultime due ed i testi sono protetti da diritti d’autore.
Tutte le informazioni contenute nella presente pagina sono tratte dal libro “IL CASTELLO DI MONTORIO – Analisi storica, socio-economica e architettonica” di Luigi Alloro e Marco Pasa con contributi di Gabriele Alloro e Lucia Fiorini, fatto stampare dal Comitato Fossi Montorio – Ecomuseo Prea Fita.
Il Castello visto dalla Tangenziale Est
Approfondimenti
Memoria storica sul Castello di Montorio di Giovanni Orti Manara
STORIA E PROGETTO. Per il recupero del Castello di Montorio –
La complessa vicenda dei progetti sul complesso fortificato va di pari passo con la ricostruzione dei suoi elementi e delle loro trasformazioni storico-archeologiche: “Oggi il progetto risulta interrotto dalla cronica scarsità di fondi. La mancata realizzazione delle parti necessarie a rendere visitabile il castello e quindi di farlo rivivere, mette a rischio i lavori fino ad ora svolti (la polveriera austriaca, abbandonata per lungo tempo a lavori ultimati, solo ora sta per essere affidata in uso ad alcune associazioni locali) e impedisce di sfruttare la struttura come non solo polo museale, ma anche come punto di vista privilegiato per leggere il paesaggio e la storia fusi in un eccezionale palinsesto. Una triste storia, ma a cui ci stiamo ormai abituando, in un Paese, che a dispetto di quanto si sente ripetere dalla politica, sembra non credere nel proprio patrimonio culturale e non vuole investire nei progetti per la sua valorizzazione.”
Le leggende del Castello di Montorio
La storia del Castello di Montorio. Articolo di Lucillo Bongiovanni tratto da “Il Sale”
In volo con il drone sul Castello di Montorio – Filmati
Il modello tridimensionale del Castello di Montorio
Sulle tracce dei fantasmi al Castello di Montorio
Storia recente
17 Maggio 1987 – Festa con balli realizzata in occasione della acquisizione della proprietà del maniero e dell’intera area da parte del Comune di Verona.
8 settembre 1995 – L’Arena di Verona – Castello in abbandono. Piovono mattoni. Tre anni fa la Circoscrizione propose al Comune di realizzare alcuni lavori per una spesa di 100 milioni:non se ne fece nulla
L’Arena 8 settembre 1995 – Il Castello di Montorio. Da oltre un secolo totale abbandono. Quasi cancellati mille anni di storia
07 agosto 2002 – COMUNE DI VERONA AVVISO DI GARA – Aggiudicazione dei lavori di restauro conservativo e consolidamento strutturale del Castello di Montorio. Importo a base d’asta di Euro 619.200,00 oltre I.V.A;
23 ottobre 2002 L’Arena di Verona – Stop al degrado restauro al castello. E fra due anni destinazione culturale-turistica – I lavori dureranno due anni e costeranno 867 mila 120 euro. Affidati a un’impresa di Roma su progetto di Arturo Sandrini, docente di Restauro alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, interesseranno le tre torri principali e parte della cinta muraria.
31 dicembre 2004 – “Mancia Milionaria” peril Castello di Montorio. 500 mila euro nel 2005 e 500 mila euro nel 2006 dalla legge Finanziaria
12 marzo 2005 – Il castello si presenta ringiovanito. Inaugurato il Castello di Montorio dopo gli interventi di restauro conservativo – Il progetto di restauro, firmato dall’architetto Arturo Sandrini, docente di architettura del Politecnico di Milano, ha riguardato il ”restauro conservativo” delle tre torri principali e di parte della cinta muraria. Altri interventi strutturali hanno riguardato la realizzazione di un impianto reticolare metallico per il consolidamento della volta della torre ‘scudata’, quella che presenta maggiori problemi statici, oltre alla ‘reintegrazione delle brecce piu’ evidenti.
24 Gennaio 2005 – Un regalo da Roma per il 2005: un milione di euro per il nostro Castello – Il deputato veronese Alberto Giorgetti, grazie alla manovra finanziaria in atto in questi giorni, è riuscito ad ottenere i fondi necessari per il completamento del progetto di restauro del Castello di Montorio: 500.000 euro per il 2005 ed altrettanti per il 2006.
25 agosto 2005 – Il Comune vara il progetto esecutivo per i restauri del castello di Montorio, finanziati dallo Stato. Il finanziamento per i lavori è statale e ammonta a un milione di euro: la metà, cioè 500 mila euro, sarà impiegata per il primo stralcio dell’opera, che partirà subito
4 gennaio 2007 – Castello di Montorio: parte il restauro conservativo – primo stralcio di 500 mila euro finanziati dallo Stato. I lavori consisteranno nell’ultimazione del restauro della parte di mura non interessate ad un precedente intervento. Sarà inoltre consolidata e restaurata la torre scudata posta sul vertice orientale del recinto fortificato. Infine sarà restaurata e sistemata la polveriera austriaca.
28 Agosto 2008 – Lavori al castello di Montorio per 300 mila euro (di cui 131.000 coperti da finanziamenti statali). Terzo stralcio dei lavori. L’intervento riguarderà il consolidamento delle mura di cinta e l’illuminazione dell’area archeologica. A breve verranno ripresi e completati i lavori della prima fase dell’operazione di sistemazione dell’area (consolidamento delle 3 torri, la ristrutturazione della polveriera e l’assestamento della parte architettonica interna del castello). L’intero intervento costerà 1 milione e 169 mila euro, cifra finanziata per più dell’80 per cento dallo Stato.
24 Dicembre 2009 – Lavori di scavo archeologico e restauro al Castello di Montorio (importo 200.000 euto + iva). Il primo stralcio di lavori, avviato nel 2007 e terminato nel settembre 2009, ha riguardato il restauro della polveriera di epoca austriaca, di un tratto della cinta muraria e di una delle tre torri, per una spesa di 500 mila euro (fondo statale).
21 Gennaio 2010 – Programma Triennale opere pubbliche Comune di Verona 2010/2012. 1 milione e 100 mila euro per il Castello di Montorio: nascerà un teatro all’aperto nel cortile interno del maniero ( 500.000 euro costi previsti nell’anno 2011 per il completamento dell’intervento di conservazione e restauro della cinta muraria; 600.000 euro stima dei costi previsti nell’anno 2012 per la valorizzazione culturale dell’area del recinto interno al castello con allestimento di uno spazio teatrale all’aperto. Queste opere sono inserite nel Progetto Città murate del Veneto.).
Aprile 2010 – Castello di Montorio – La polveriera restaurata: le foto in anteprima. (Lavori di conservazione consolidamento e sistemazione dell’area iniziati nel dicembre 2006 per un importo di progetto di 500.000,00 euro – Comune di Verona – Area Lavori Pubblici – C.d.R Edilizia Pubblica – Del. G.M. n. 297 del 24 Agosto 2005).
Aprile 2010 – Foto Castello di Montorio: la rocca e la torre est – Aprile 2010
23 Giugno 2011 – Programma Triennale Opere Pubbliche 2011-2012-2013: 1.100.000 euro per il Castello di Montorio.
14 Agosto 2011 – L’Arena – Restauro a Montorio, obiettivo il rilancio turistico-culturale. L’intervento, suddiviso in due diverse fasi operative per un importo complessivo di circa 673 mila euro (di cui 500 mila finanziati dallo Stato) iniziato nel 2005 a seguito del finanziamento statale di 1 milione di euro. Il primo stralcio di lavori, terminati nel settembre 2009, ha riguardato il restauro della polveriera di epoca austriaca, di un tratto della cinta muraria e di una delle tre torri, per una spesa di 500 mila euro. La seconda fase operativa, che ha avuto inizio nel luglio 2011, prevede una campagna di scavi archeologici all’interno dell’area e la realizzazione di percorsi attrezzati per rendere il sito fruibile al pubblico (importo lavori 148 mila euro). La terza fase dei lavori (per un importo di 286 mila euro) inizierà il prossimo 5 settembre e riguarderà il restauro della cinta muraria e dei resti della casermetta austriaca. La fine dei lavori è prevista per aprile 2012.
24 Agosto 2011– Restauro al castello di Montorio: sopralluogo Assessore Di Dio.
21 marzo 2012 – Castello di Montorio: ritrovati reperti durante i lavori 21/03/2012
13 Luglio 2012 – Castello di Montorio – Opere di restauro – Terzo stralcio. Proroga lavori
1 Dicembre 2012 – L’Arena – Cronaca – Pagina n. 10 Il Comune rinvia le opere. La minoranza s´infuria. (Soldi usati per la Fiera). Riassunto: del finanziamento statale pari a 1.100 mila euro, 500 mila sono stati utilizzati per i lavori al castello, mentre i rimanenti 600 mila euro vengono dirottati per la fiera di Verona
Aprile 2013 – Programma triennale Opere Pubbliche 2013/2015(Delibera di Giunta n. 121 del 24 aprile 2013). Dopo il dirottamento della cifra di 600 mila euro verso la Fiera, nel piano triennale sono previsti comunque due interventi a favore del castello
Intervento 131: Edilizia Monumentale. Progetto Città murate del Veneto. Castello di Montorio. Completamento dell’intervento di conservazione e restauro della cinta muraria. Stima dei costi 250.000 euro – Intervento previsto nel 2014 con priorità 3
Intervento 132: Edilizia Monumentale. Progetto Città murate del Veneto. Castello di Montorio. Valorizzazione culturale dell’area del recinto interno con allestimento di uno spazio teatrale all’aperto. Stima dei costi: 600.000 euro – Intervento previsto nel 2014 con priorità 3
12 aprile 2013
– Cerimonia al Castello per fine lavori e soprattutto soldi. Ricordiamo che i lavori sono iniziati nel 2002, per un costo complessivo di 1 milione e 173mila euro, finanzianti quasi interamente da contributi statali
– Comitato Fossi di Montorio – Inaugurazione Castello di Montorio dopo la conclusione del secondo stralcio dei lavori di restauro del monumento storico.
Gennaio 2014 – Nel Piano Triennale Opere Pubbliche 2014/2016 (approvato con delibera di Giunta n. 15 del 30 gennaio 2014) sono previsti interventi al Castello. In particolare la Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2015-2016, segnala, per la rilevanza degli interventi e per l’impegno finanziario, le opere più importanti: “Relativamente al comparto Beni culturali e protezione ambiente gli interventi più importanti riguardano i lavori programmati per il Progetto Città Murate del Veneto”. Tra questi rientra anche lo stanziamento finanziario per il Castello di Montorio previsto pari a 1 milione e 50 mila euro così suddiviso:
Intervento n. 141 – Tipologia Restauro. Descrizione dell’intervento: Edilizia Monumentale – Progetto Città murate del Veneto – Castello di Montorio – Completamento dell’intervento di conservazione e restauro della cinta muraria – Priorità di intervento: media. Stima dei costi del programma: 250 mila euro anno 2015
Intervento n. 142 – Tipologia: Manutenzione. Descrizione dell’intervento: Edilizia Monumentale – Progetto Città murate del Veneto – Castello di Montorio – Valorizzazione culturale dell’area del recinto interno con allestimento di uno spazio teatrale all’aperto – Priorità di intervento: bassa. Stima dei costi del programma: 200 mila euro anno 2015 e 600 mila euro anno 2016.
17 Luglio 2014 – La polveriera alla Circoscrizione. Analisi della possibile apertura al pubblico della rocca del Castello e del forte John.
Con nota n. 1335/2014 del 25 luglio 2014 del Sindaco di Verona, a seguito di specifico incontro richiesto dal Comitato Fossi di Montorio con il Vice Sindaco, la Giunta Comunale esprimeva parere favorevole all’utilizzo degli spazi interni della polveriera come sala civica.
2 ottobre 2014 – Festa ecologica: per un giorno il castello ai Montoriesi. Apertura straordinaria della Rocca del Castello di Montorio. Foto e ricordi dei montoriesi
10 Gennaio 2015 – E’ arrivata la luce al monumento simbolo di Montorio. Il Castello già illuminato sul lato ovest viene illuminato anche sul lato est
13 Gennaio 2015 – Illuminazione Castello – Precisazioni del Presidente della Circoscrizione
Marzo 2015 – Polveriera alla Circoscrizione. Precisazioni. La Circoscrizione chiede messa a norma e garanzie.
Maggio 2015 – Il Programma triennale Opere Pubbliche del Comune di Verona 2015 /2017 (approvato da Consiglio Comunale con deliberazione n.23 del 13 maggio 2015) ripropone gli interventi per il Castello di Montorio (importo complessivo 1.050 mila euro):
Intervento 107 – Edilizia Monumentale. Progetto Città murate del Veneto. Castello di Montorio. Completamento dell’intervento di conservazione e restauro della cinta muraria. Stima dei costi 250.000 euro – Intervento previsto nel 2016 con priorità 2
Intervento 108 -Edilizia Monumentale. Progetto Città murate del Veneto. Castello di Montorio. Valorizzazione culturale dell’area del recinto interno con allestimento di uno spazio teatrale all’aperto. Stima dei costi: 800.000 euro – Interventi previsto negli anni 2016 e 2017 con priorità 3
Luglio 2015 – Allarme polveriera: le muffe ricoprono le pareti.
Dicembre 2015 – Nello schema di Programma triennale dei Lavori Pubblici 2016/2018 adottato con Delibera di Giunta del Comune di Verona n. 464 del 30 dicembre 2015 non sono presenti interventi per il Castello di Montorio.
24 Febbraio 2016 – Programma triennale opere pubbliche 2016/2018 – Scomparso il finanziamento per il Castello
7 Marzo 2016 – Programma triennale opere pubbliche 2016/2018 – Mozione per il Castello (richiesta ripristino finanziamento)
Aggiornamento Giugno 2016:
– I lavori previsiti dal Piano Triennale Opere Pubbliche (1.100.000 euro) non sono stati fatti. La Rocca interna del Castello è chiusa e non accessibile al pubblico tranne in qualche straordinaria apertura.
– La Polveriera non è ancora passata in gestione della Circoscrizione VIII. E’ chiusa e non accessibile al pubblico tranne che in occasione di alcuni eventi al Castello di Montorio.
23 giugno 2016 – Restauro del Castello di Montorio. Una triste storia. Tutto fermo
Ottobre 2016 – Programma triennale opere pubbliche 2017/2019 (approvato con Delibera della Giunta comunale n. 418 del 24/10/2016) – Ancora niente per il Castello.
Aggiornamento dicembre 2016:
– La Rocca interna del Castello è chiusa e non accessibile al pubblico tranne in qualche straordinaria apertura.
– La Polveriera non è ancora passata in gestione della Circoscrizione VIII. E’ chiusa e non accessibile al pubblico tranne che in occasione di alcuni eventi al Castello di Montorio.
Aggiornamento Gennaio 2017
– La rete che blocca l’accesso alla rocca è divelta e i visitatori del castello accedono tranquillamente all’area interna, interdetta per motivi di sicurezza.
28 giugno 2017 – Il Castello di Montorio è senza sentinelle. Intervista a Giuseppe Pasetto (storico custode dell’area)
7 settembre 2017 – L’Assessore Neri Edi Maria visita il castello di Montorio
4 ottobre 2017 – Serata meteo nella polveriera austriaca. Apertura straordinaria dell’ex polverera austriaca, recentemente ristrutturata, per una serata cultura di approfondiment osulla meteorologia
25 ottobre 2017 – Piano triennale lavori pubblici: ritorna un piccolo finanziamento per il Castello di Montorio (100 mila euro a fronte di 1.100.000 previsti a maggio 2015 e scomparsi a dicembre 2015). L’inizio dei lavori che dovrebbero portare alla messa in sicurezza e quindi all’apertura al pubblico della rocca (ovvero dell’area interna del castello) è previsto nel 4^ trimestre del 2018 mentre il termine è previsto nel 2^ trimestre del 2019.
9 marzo 2018 – Castello di Montorio: con un emendamento spariscono i soldi
9 marzo 2018 – Castello di Montorio: emendamento ritirato
20 aprile 2018 – Castello di Montorio: confermato stanziamento lavori nel piano opere triennali
24 novembre 2018 – Castello di Montorio: lavori ancora rimandati. Nel 2019? I tecnici comunali stanno operando per cercare di garantire la conclusione dell’iter con le risorse rese disponibili con l’avanzo di bilancio dell’esercizio 2017 .
24 dicembre 2018 – “Castello di Montorio”: avviso di interesse per concessione alloggio di custodia. Pubblicato l’avviso che l’Amministrazione Comunale intende assegnare in concessione, della durata di 5 anni, l’uso in via esclusiva dell’immobile in questione a soggetti privati e/o commerciali, enti, associazioni, che presentino una propria proposta, entro il 23 gennaio 2019, per la valorizzazione dell’unità immobiliare in questione o del Castello di Montorio nel suo complesso.
23 gennaio 2019 – “Castello di Montorio”: avviso di interesse – La lettera delle associazioni. “Il sito rimanga a disposizione della comunità che possa visitarlo e viverlo“.
28 gennaio 2019 – Sopralluogo alla Polveriera. l’Associazione “La Goccia” ha organizzato un sopralluogo alla Polveriera austriaca al Castello di Montorio, per analizzare la situazione dell’immobile storico, ristrutturato negli anni scorsi, ma praticamente inutilizzato. Hanno partecipato alla visita i rappresentanti di altre tre associazioni del territorio: Trezzolano Insieme, L’Idea del Mamo e montorioveronese.it), accompagnati da un tecnico del Comune di Verona
Aggiornamento aprile 2019:
– La Rocca interna del Castello è chiusa e non accessibile al pubblico tranne in qualche straordinaria apertura.
– La Polveriera non è ancora passata in gestione della Circoscrizione VIII. E’ chiusa e non accessibile al pubblico tranne che in occasione di alcuni eventi al Castello di Montorio.
– La rete che blocca l’accesso alla rocca è divelta e i visitatori del castello accedono tranquillamente all’area interna, interdetta per motivi di sicurezza.
– L’area del maniero è ancora senza un custode
5 febbraio 2021. Sottoscritto patto di sussidiarietà con L’Associazione Due Valli per la valorizzazione del compendio del Castello di Montorio con manutenzione del verde, organizzazione eventi di aggregazione, musicali e teatrali, eventi museali, servizio di guardiania con apertura e chiusura del sito.
Le foto
Link: Galleria fortografica – Il Castello
Le foto della rocca e della torre est
Link: Galleria fotografica – La rocca
Delibere di Giunta relative al Castello di Montorio
Tipologia Atto DELIBERAZIONI DI GIUNTA
In pubblicazione Da 09/03/2011 A 23/03/2011
Tipologia Atto DELIBERAZIONI DI GIUNTA
In pubblicazione Da 22/12/2010 A 05/01/2011
Tipologia Atto DELIBERAZIONI DI GIUNTA
In pubblicazione Da 12/09/2008 A 26/09/2008
Tipologia Atto DELIBERAZIONI DI GIUNTA
In pubblicazione Da 02/08/2006 A 17/08/2006
Tipologia Atto DELIBERAZIONI DI GIUNTA
Oggetto PATRIMONIO/CONCESSIONI AMMINISTRATIVE – CONCESSIONE IN USO DI UNA PORZIONE DI UN IMMOBILE ALL’INTERNO DEL COMPLESSO COMUNALE DENOMINATO “CASTELLO DI MONTORIO” AL SIG. PASETTO GIUSEPPE
In pubblicazione Da 12/12/2005 A 27/12/2005
Tipologia Atto DELIBERAZIONI DI GIUNTA
Oggetto EDILIZIA PUBBBLICA – MONUMENTALE – LAVORI DI CONSERVAZIONE, CONSOLIDAMENTO E VALORIZZAZIONE CULTURALE DEL CASTELLO DI MONTORIO CON SISTEMAZIONE DELL’AREA DEL RECINTO INTERNO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE DEL PERIODO AUSTRIACO – APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO DEL PRIMO STRALCIO RELATIVO AL COMPLETAMENTO DEL RESTAURO DELLA CINTA MURARIA ED AL RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DELLA POLVERIERA AUSTRIACA. (BIL. PL. INV. 2005/2007 COD. OP. 11.0.010 – FASCICOLO 2005/06.04/000074 – ID. 614627)
In pubblicazione Da 26/08/2005 A 10/09/2005
Tipologia Atto DELIBERAZIONI DI GIUNTA
Oggetto EDILIZIA PUBBLICA – MONUMENTALE – LAVORI DI CONSERVAZIONE, CONSOLIDAMENTO E VALORIZZAZIONE CULTURALE DEL CASTELLO DI MONTORIO CON SISTEMAZIONE DELL’AREA DEL RECINTO INTERNO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE DEL PERIODO AUSTRIACO – APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE – (BIL. PL. INV. 2005/2007 COD. OP. 11.0.010)
In pubblicazione Da 18/08/2005 A 02/09/2005
Pingback: All the most beautiful castles of Lake Garda and hinterland.
Pingback: Tutti i più bei castelli del Lago di Garda e hinterland.