Recensione Libro Tesoretto di Montorio 1


libro_tesoretto.jpgRecensione Volume

Il tesoretto di Montorio
Bronzetti romani del II sec. d.C.
di Luigi Alloro e Lucia Fiorini

I “bronzetti” di Montorio, il “Tesoretto” di Montorio, il “tesoretto Martinelli”… sono le denominazioni più comuni che identificano la scoperta effettuata ai piedi del monte “Martinelli” in due diversi momenti (1821 e 1830) di alcune statuette in bronzo di epoca romana raffiguranti personaggi e divinità greco-romane.
Il fatto della scoperta, importantissima dal punto di vista archeologico, è stato tramandato nel tempo solamente per mezzo della tradizione orale in quanto gli oggetti, pochi giorni dopo la scoperta, sono stati incamerati dal governo austriaco che all’epoca governava le nostre terre, e mai più restituiti.
Solo nel 1962 uscì un volume a riguardo dal titolo “I bronzetti romani di Montorio Veronese” scritto da Luigi Beschi ed edito dall’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti di Venezia; si tratta di un complesso studio essenzialmente artistico, destinato perlopiù ad un pubblico piuttosto erudito, che poco invoglia alla lettura data la sua struttura decisamente prolissa. Questo testo ha però costituito la base di partenza per l’edizione dell’opera “IL TESORETTO DI MONTORIO – Bronzetti romani del II sec. d.C.” scritto dallo storico locale Luigi Alloro in collaborazione con l’architetto Lucia Fiorini ed edito dal Comitato Fossi di Montorio.
Il testo in questione, stampato nel novembre 2008 e presentato ufficialmente alla Città di Verona nella Sala Convegni della Gran Guardia il 29 maggio 2009, tratta l’argomento partendo dalle notizie documentate dei due ritrovamenti e la descrizione dei fatti che hanno portato le statuette oltre confine; descrive Montorio romana agganciandosi ai vari ritrovamenti quali i fabbricati e i mosaici di Via delle Logge, l’acquedotto, le varie iscrizioni lapidee ecc., per poi addentrarsi nell’argomento specifico con una descrizione analitica delle statuette e dei luoghi dove esse sono conservate. L’opera termina con un interessante capitolo sul significato e funzione dei “larari”, ad uno dei quali le statuette appartenevano, e l’inventario con il “Rapporto di Polizia” originale riguardante il ritrovamento del 1830.
Il libro si presenta in formato quadrato con una scelta grafica decisamente azzeccata; si lascia leggere facilmente grazie ad uno stile piuttosto discorsivo e alle numerose immagini (la maggior parte delle quali inedite) che accompagnano il testo. Gabriele Alloro
Dimensioni: cm 22,6 x 22,3 x 0,8
Pagine: 72
Illustrazioni: 79 a colori e b/n

Il libro è reperibile presso:
• Studio arch. Meneghini Gilberto, Piazza Buccari 11


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