L’Arena – Giovedì 29 Aprile 2010 Cronaca pag. 17
Tutti i segreti della bici
spiegati agli alunni
delle scuole «Simeoni»
Come nasce una bicicletta, come si costruisce un telaio, la scelta dei materiali: un lavoro che necessita precisione e competenza. Tutto questo è stato raccontato agli alunni delle scuole «Simeoni» di montorio, da Ezio Grandis, patron dell’omonima ditta veronese, uno dei pochissimo costruttori artigianali di biciclette rimasti in Italia. «La passione per la bici mi è stata trasmessa da mio padre Silvino. Lui ha iniziato a costruirle a 7 anni. Erano i primi anni ’30 e da allora non abbiamo mai smesso. Credo che i ragazzi siano molto interessati a sapere come si costruisce una bicicletta, perché è un mezzo tipico dell’infanzia e dell’adolescenza. In più qui a Verona c’è una grande tradizione ciclistica»
Gli alunni si sono dimostrati un uditorio attento e curioso, sommergendo di domande Grandis ed ascoltando con interesse la storia della bicicletta, di come sia cambiata negli anni, dai materiali alle tecniche di costruzione, passando dalle bici in acciaio a quelle molto più leggere in carbonio, fino alle nuove frontiere tecnologiche. «Tra poco verrà introdotto il cambio elettronico, in sostituzione di quello manuale», ha spiegato Grandis. «Sarà un’enorme rivoluzione per la tecnica ciclistica».
Durante l’incontro Grandis ha cercato di trasmettere ai ragazzi la sua immensa passione per la bici, ricordando però anche la necessità di porre sempre attenzione:«Da bambino sono caduto dalla bicicletta e sono anche andato in coma. Ero stato troppo spericolato, bisogna essere accorti ed indossare il casco».
Questo incontro ha costituito la terza tappa di un progetto di educazione stradale, organizzato dalla scuola.«Abbiamo avuto ospite il campione di ciclismo Damiano Cunego», racconta Isabella Avesani, docente dell’istituto e promotrice dell’iniziativa, «che ha spiegato ai ragazzi come si va in bici. Poi è intervenuta la polizia municipale, per insegnare regole e norme di comportamento. Oggi concludiamo, per quest’anno, con la costruzione della bicicletta. Gli alunni si sono dimostrati entusiasti, affascinati e molto partecipi, soprattutto i più piccoli». Talmente coinvolti da vincere anche il primo premio del concorso «Bici Scuola», organizzato dalla Gazzetta dello sport. «I ragazzi hanno prodotto lavori e disegni sulla bicicletta», spiega con orgoglio Ernesto Bozza, vicepreside dell’istituto. «La seconda C delle medie è stata giudicata la migliore e i ragazzi avranno come premio la possibilità di assistere all’arrivo della tappa finale del Giro d’Italia, il 30 maggio, qui a Verona».E.I.