Comun. stampa: Fonderia di Campane Cavadini
Posa di una targa in ricordo dell’Antica Premiata Vescovile Fonderia di Campane Cavadini
06/11/2010
Su iniziativa dell’assessore ai Servizi demografici Daniele Polato, la Giunta comunale ha accolto la proposta dell’associazione Suonatori di campane a sistema veronese, per la posa di una targa in ricordo dell’Antica Premiata Vescovile Fonderia di Campane Cavadini.
La cerimonia di scoprimento della targa marmorea si è svolta oggi, sabato 6 novembre, all’altezza del civico 69 di via XX Settembre, dove la Fonderia Cavadini stabilì la sua sede definitiva a partire dalla metà del XIX secolo per opera di Pietro Cavadini, capostipite della più famosa dinastia di fonditori di campane di Verona.
Presenti alla cerimonia, insieme all’assessore Polato, Luigi Cavadini, ultimo rappresentante della storica famiglia, il presidente della I circoscrizione Matteo Gelmetti, il Vicario per la Cultura della Diocesi mons. Giancarlo Grandis, il presidente dell’associazione Suonatori di campane a sistema veronese Fabio Giona.
“E’ doveroso ricordare l’impegno sociale ed economico dei personaggi che hanno fatto grande la città di Verona –ha detto Polato- e ringrazio l’associazione Suonatori di campane, che con la sua proposta ha dato modo all’Amministrazione comunale di ricordare per sempre i valori che questa Fonderia ha dato al territorio veronese in tanti anni di attività”.
Pietro Cavadini, nato a Montorio veronese il 29 agosto 1765, apprese l’arte del fonditore di campane dal trentino Andrea Ruffini (1721-1801), eccellente maestro stabilitosi a Verona, che ebbe come allievi altri noti fonditori veronesi come il Chiappani e il Partilora. Nel 1792 Pietro Cavadini aprì una fonderia nel suo paese di nascita e, dal 1812, spostò l’attività a Verona, dapprima in contrada San Nazaro e, successivamente, nella più prestigiosa sede di via XX Settembre.
I Cavadini furono attivi sulla scena veronese dal 1792 al 1974, rappresentando la famiglia di fonditori veronesi di maggiore prestigio.
Oltre al capostipite Pietro, tra gli altri appartenenti alla famiglia Cavadini, si ricordano:
– Francesco e Luigi, che operarono negli anni 1830-1870 lavorando a campane omogenee a risonanza prolungata e con decorazioni eccellenti come le famose trecce di sostegno con scolpite teste di cavallo. Crearono, inoltre, i meravigliosi concerti cittadini di Santa Anastasia, San Nazaro e San Giovanni in Valle. Furono probabilmente i migliori fonditori della dinastia.
– Ettore, che nel 1931 diede vita al maestoso concerto della Cattedrale di Verona, il più grande al mondo a rotazione completa, la cui perfezione tonale lo rende opera ai vertici assoluti dell’arte campanaria Italiana di ogni tempo.
La cerimonia di scoprimento della targa marmorea si è svolta oggi, sabato 6 novembre, all’altezza del civico 69 di via XX Settembre, dove la Fonderia Cavadini stabilì la sua sede definitiva a partire dalla metà del XIX secolo per opera di Pietro Cavadini, capostipite della più famosa dinastia di fonditori di campane di Verona.
Presenti alla cerimonia, insieme all’assessore Polato, Luigi Cavadini, ultimo rappresentante della storica famiglia, il presidente della I circoscrizione Matteo Gelmetti, il Vicario per la Cultura della Diocesi mons. Giancarlo Grandis, il presidente dell’associazione Suonatori di campane a sistema veronese Fabio Giona.
“E’ doveroso ricordare l’impegno sociale ed economico dei personaggi che hanno fatto grande la città di Verona –ha detto Polato- e ringrazio l’associazione Suonatori di campane, che con la sua proposta ha dato modo all’Amministrazione comunale di ricordare per sempre i valori che questa Fonderia ha dato al territorio veronese in tanti anni di attività”.
Pietro Cavadini, nato a Montorio veronese il 29 agosto 1765, apprese l’arte del fonditore di campane dal trentino Andrea Ruffini (1721-1801), eccellente maestro stabilitosi a Verona, che ebbe come allievi altri noti fonditori veronesi come il Chiappani e il Partilora. Nel 1792 Pietro Cavadini aprì una fonderia nel suo paese di nascita e, dal 1812, spostò l’attività a Verona, dapprima in contrada San Nazaro e, successivamente, nella più prestigiosa sede di via XX Settembre.
I Cavadini furono attivi sulla scena veronese dal 1792 al 1974, rappresentando la famiglia di fonditori veronesi di maggiore prestigio.
Oltre al capostipite Pietro, tra gli altri appartenenti alla famiglia Cavadini, si ricordano:
– Francesco e Luigi, che operarono negli anni 1830-1870 lavorando a campane omogenee a risonanza prolungata e con decorazioni eccellenti come le famose trecce di sostegno con scolpite teste di cavallo. Crearono, inoltre, i meravigliosi concerti cittadini di Santa Anastasia, San Nazaro e San Giovanni in Valle. Furono probabilmente i migliori fonditori della dinastia.
– Ettore, che nel 1931 diede vita al maestoso concerto della Cattedrale di Verona, il più grande al mondo a rotazione completa, la cui perfezione tonale lo rende opera ai vertici assoluti dell’arte campanaria Italiana di ogni tempo.
Fonte informazione: Comune di Verona
Approfondimento: Pietro Cavadini. Una dinastia di fonditori di campane (dal 1794) di Luigi Alloro
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