Montorio all'inizio del 1900
Come era Montorio all'inizio del 1900?
Esiste un libro che si intitola:
La Patria – Geografia dell’Italia – Volume 1,Part 2,Issue 2 Author: Gustavo Chiesi, Luigi Borsari, Italy Direzione generale della statistica, Giuseppe Isidoro Arneudo Book digitized by Google from the library of Harvard University and uploaded to the Internet Archive by user tpb. |
La Patria – Geografia dell’Italia – Volume 1,Part 2,Issue 2
Author: Gustavo Chiesi, Luigi Borsari, Italy Direzione generale della statistica, Giuseppe Isidoro Arneudo
Publisher: Unione tipografico-editrice, 1903
Possible copyright status: NOT_IN_COPYRIGHT
Language: Italian
Digitizing sponsor: Google
Book from the collections of: Harvard University
Collection: americana
Book digitized by Google from the library of Harvard University and uploaded to the Internet Archive by user tpb.
Ecco i numeri di Montorio tratti dalla pubblicazione.
(Prima Parte – Alta Italia – Provincia di Verona pag 9)
Statistica industriale e commerciale
Industrie minerarie e meccaniche.
Officine del Ferro. — Nel Comune di Verona esistono 2 opifici per la fusione di oggetti in ghisa ed in ferro: l'uno dispone di 2 caldaie a vapore della forza di 14 cavalli, con 2 motori di uguale potenza, ed impiega 57 operai ; l'altro, di un motore della forza di 6 cavalli ed occupa 39 operai. Nel Comune di Montorio Veronese havvi un piccolo maglio di ferro, mosso da una forza idraulica di 4 cavalli ; ed una torneria in ferro, pure mossa da forza idraulica. Si fabbricano strumenti ed attrezzi rurali. […]
(Prima Parte – Alta Italia – Provincia di Verona pag 12)
Industrie chimiche.
Lavorazione della Cera. — Nel Comune di Verona sono in attività 5 fabbriche di candele di cera ed un'altra ne esiste nel Comune di Montorio Veronese. In tutte queste fabbriche si lavora senza il sussidio di alcun motore meccanico, ma con semplici caldaie per la fusione e purificazione della cera. Questa è in gran parte proveniente dall'estero. Complessivamente lavorano in quest'industria circa 50 operai. Il prodotto è consumato nella regione.
Saponi. — Esistono nella provincia 3 fabbriche di sapone : 2 nel Comune di Verona, una in quello di Montorio Veronese, ch'è inoltre la più importante, animata da un motore idraulico della forza di 8 cavalli.[…]
Olio di Ricino. — Nel Comune di Montorio Veronese havvi una fabbrica dotata d'un motore idraulico della forza di 50 cavalli per l'estrazione dell'olio dai semi di ricino ed in parte anche dalle olive. Essa produce annualmente circa 5000 quintali di olio di ricino ed occupa 75 operai. […]
(Prima Parte – Alta Italia – Provincia di Verona pag 13)
Industrie tessili.
Trattura, Incannaggio e Torcitura della Seta. — Quest'industria ha belle tradizioni nella provincia di Verona, tradizioni che si riattaccano a saggi provvedimenti presi dalla Repubblica Serenissima, per favorire la lavorazione della seta nei suoi Stati.
Attualmente, secondo le statistiche ufficiali, si contano in provincia 11 stabilimenti per la semplice trattura della seta, ripartiti in 8 Comuni. Tali opifici dispongono di caldaie a vapore per la forza di 60 cavalli ed hanno 246 bacinelle attive a vapore.
Vi sono impiegate, per una media di 220 giorni di lavoro all'anno, 400 donne e
15 uomini. Vi sono inoltre, nei Comuni di Illasi e di Montorio Veronese, 2 opifici per la trattura, torcitura ed incannaggio della seta, impieganti complessivamente 3 caldaie a vapore della forza di 54 cavalli, motori a vapore ed idraulici per la forza di 13 cavalli, 112 bacinelle attive a vapore e 1268 fusi attivi di torcitura. Vi sono impiegati, per una media di 228 giorni all'anno, 77 operai maschi e 350 femmine. La materia prima trattata in questi opifici è esclusivamente indigena. I prodotti si smerciano a Milano, Basilea, Zurigo e Lione.
Filatura e Tessitura del Cotone. — Esiste nel Comune di Montorio Veronese un opificio per la filatura del cotone, fornito di 2 motori a vapore della forza di 100 cavalli, con 2 caldaie di 150 cavalli e 3 motori idraulici, parimenti della forza di 100 cavalli.
Ha 10.816 fusi attivi, coi quali si fila il numero medio 13 ½ – Gli operai, tra maschi e femmine, sommano a 417. Il lavoro è continuo per 300 giorni dell'anno e si lavora anche di notte con illuminazione a gas, prodotta nello stesso stabilimento. Altro opificio per la filatura del cotone esiste in prossimità di Verona, sorto da pochi anni nella località detta Basso Aquar ed è allacciato con una breve linea di raccordo con la stazione di Porta Nuova. Utilizza la forza idraulica del canale industriale nella misura di 200 cavalli. […]
(Prima Parte – Alta Italia – Mandamenti e Comuni del distretto di Verona pag 89)
Mandamenti e Comuni del distretto di Verona
Mizzole (2064 ab.). — È situato a nord-nord-est di Verona, nel fondo di una valletta, all'altezza di 90 metri sul mare. Il capoluogo conta 500 abitanti ed è ben fabbricato.
Da Verona si va a Mizzole per una bella strada lunga 7 chilometri. Il Comune comprende, oltre il capoluogo, le seguenti frazioni : Pigozzo, Trezzolano, Cancello e Moruri.
Fertile e ben coltivato è il territorio di Mizzole, che produce vino ottimo, olio, cereali, frutta diverse in quantità. Boschi cedui estesi danno ottima legna da fuoco. Si coltiva pure il gelso e si alleva il baco da seta. Si esportano vino, olio, pollame uova, legname e frutta.
CoU. elett. Tregnago — Dioc. Verona — P, T. e Str. ferr. a Verona.
Montorio Veronese (3172 ab.). — In posizione amenissima, tra colli fertili e bene coltivati, a 6 chilometri a nord-est di Verona, nella valletta del Fibbio. Questo villaggio è ritenuto per il più industre dell'intera provincia e difatti i molti corsi d'acqua e le solgenti frequenti sono utilizzati a dar vita a parecchi stabilimenti industriali importanti. Notiamo in primo luogo uno stabilimento per la trattura della seta, che impiega
un centinaio di operai alle bacinelle e circa 200 operaie alla torcitura ed incannaggio.
I prodotti di questa lavorazione vengono in parte smaltiti in Italia, ma nella maggior quantità vanno in Francia e in Germania.
Una ditta lombarda possiede a Montorio Veronese uno stabilimento per la filatura e torcitura del cotone, mosso da forza motrice a vapore ed idraulica. Occupa, secondo le statistiche governative, 417 operai d'ambo i sessi e vi sono in attività 10.816 fusi.
Vi si lavora anche di notte e la materia prima viene tratta parte dalle Indie e parte dagli Stati Uniti d'America. La produzione consiste in filati di cotone ordinari.
Questi sono i principali edifizi del borgo, ma non ne mancano altri, come officine di lavorazione del ferro, fabbriche di candele di cera, altra d'olio di ricino, fabbriche di paste alimentari, una di sapone, una torchiatura da olio, una tintoria, una segherìa per legname. Oltre a ciò è esercitata in alcune famiglie anche la tessitura casalinga del lino e del cotone. Nel territorio del Comune sonvi poi parecchie cave di tufo ed altre di ocre gialle e rosse, le quali ultime vengono utilizzate per la composizione di colori da pittura.
Il territorio è poi, per sé, fertile in ogni sorta di prodotti agricoli. Vi tengono primo posto i cereali, poi il vino, il fieno, la frutta ed i legumi. Si coltivano molti gelsi e l'allevamento del baco da seta vi è curato con somma diligenza. Le condizioni economiche del paese sono discrete e tutta la popolazione è industre e lavoratrice.
Coll. elett. Verona II — Dioc. Verona — P locale, T. e Str. ferr. a Verona.