Soldi sprecati


La diffida inviata al Consorzio.

Lo spreco di denaro pubblico è evidente come la inesistente giustificazione di sicurezza idraulica, prova ne è che i lavori sono iniziati ora che i fossi sono al livello massimo di portata. Per evitare un divieto di sosta si fa un marciapiede di tre metri, ne bastava uno di mezzo metro!! Tanto i montoriesi sono contenti ritorna anche il contributo consortile Zerpano…

 

                                              

 

Al Consorzio di Bonifica

Alta Pianura veneta

Via Oberdan, 2

37040 San Bonifacio(VR)

epc.

Regione Veneto

Autorità di bacino Adige

Comune di Verona

Loro sedi

 

Oggetto: Adeguamento sponde ramo Fibbio località Camillioni a Montorio.

 

 

Il Comitato Fossi Montorio e Legambiente Verona in qualità di associazioni che si occupano di salvaguardia del territorio, della salute e che promuovono la tutela dell’ambiente

 

rilevano

 

che in data 3 dicembre 2012 in località Camillioni a  Montorio, in Via Lanificio, sono iniziati dei lavori (vedi allegato n. 1) a cura del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta con sede a San Bonifacio (VR) in via Oberdan, 2, di adeguamento dell'alveo e regimazione delle piene del fiume Fibbio. Tali interventi comprendono un’ampia zona tra il Comune di San Martino B.A. e solo marginalmente il Comune di Verona. Tutti i lavori sono finalizzati alla messa in sicurezza del fiume Fibbio in caso di piena, tranne l’intervento in oggetto che non ha nessun legame con la sicurezza idraulica trattandosi di un ramo del fiume Fibbio che nasce direttamente dal bacino artificiale di raccolta delle acque di risorgiva denominato “Fontanon”. Tale corso d’acqua ha una sezione di circa due metri per uno sviluppo, per quanto concerne le opere del progetto, di 70 metri.

Da un’attenta analisi della documentazione si nota:

  1. che il rischio idraulico viene individuato, per la zona di Montorio nel torrente Squaranto, detto Progno, nei tratti compresi a nord e al centro dell’abitato di Montorio e un rischio decisamente inferiore per il fiume Fibbio in questo tratto;
  2. nel progetto di adeguamento sul ramo del Fibbio sarà costruito un muro alto circa 2 metri che in buona parte ne restringerà il letto con lo scopo di contenere le acque e di sostenere un percorso ciclabile, tale progetto è in contrasto con quello che solitamente il Consorzio esige: una riva a scarpa formata come quella esistente, per eseguire con comodo le operazioni di pulizia del fosso;
  3. la costruzione del percorso ciclopedonale sopra citato non rientra nelle competenze dell’ente preposto alla sicurezza idraulica.

 

Per quanto riguarda il punto 1 si tralascia completamente il rischio reale espresso nella relazione generale del progetto, per occuparsi di due interventi marginali che ricadono nel territorio di Montorio, uno quello riportato in oggetto e l’altro che riguarda il corso d’acqua denominato “Fiumicello”.

Nel punto 2, l’intervento previsto sul ramo Fibbio in Località Camillioni andrà a restringere l’alveo del corso d’acqua facendone aumentare la velocità (attualmente vi è una scarpata naturale che consente all’acqua di aumentare senza provocare situazioni di pericolo) creando di fatto una situazione di criticità ora non presente. Tra l’altro la nuova sponda (dx fossa) sarà di altezza maggiore, di circa 90 cm, della attuale sponda sx.

Per quanto riguarda il punto 3 non vi è una reale necessità di costruire un percorso che sia utile ai mezzi per la manutenzione poiché in quel tratto è presente una strada (comunque chiusa) che ha una larghezza costante mai al di sotto dei 6 metri e sufficientemente vicina alla sponda per interventi di manutenzione che, comunque, non sono così frequenti e necessari se si esclude l’eventuale sfalcio dell’erba sulla scarpata esistente.

Dalle finalità e attività dell’ente (vedi sito www.altapianuraveneta.eu), tra le sue competenze, non risulta alcun riferimento a interventi di costruzione di un percorso di questo tipo e anche il finanziamento di 2.324.056,05 Euro non prevede che circa 100.000,00 di essi vengano impiegati nella costruzione di una ciclabile, ma in un generico adeguamento delle sponde.

Se poi si analizza che tale opera è vanificata dal fatto che la strada che precede il tratto interessato ha una larghezza che in buona parte non supera i 4,50 metri e che il percorso di ciclabile, circa 70 metri finisce in un parcheggio si riscontra la sua illogicità di costruzione e di scopo. Anche l’impegno finanziario deve essere tenuto in debita considerazione in rapporto all’effettiva utilità e funzionalità dell’opera.

Le associazioni sopra menzionate

 

diffidano

 

il Consorzio Alta Pianura Veneta dal proseguire i lavori.

 

 

Verona, 4 dicembre 2012

Dott. Claudio Ferrari

Presidente

Comitato Fossi Montorio

 

Dott. Lorenzo Albi

Presidente

Legambiente Verona

 

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