L'Arena – 12/12/12 : La posta di Mizzole non chiude


L'Arena –  12 Dicembre 2012 – Cronaca – pag. n. 12

 

QUARTIERI. La svolta annunciata in un´assemblea, del caso s´era interessato anche il sindaco

 

La posta di Mizzole non chiude

 

Elisa Innocenti

Dopo la petizione, l´azienda accetta di tenere aperto a giorni alterni

 

Gli abitanti di Mizzole possono davvero cantare vittoria, perché la battaglia per difendere l´unico ufficio postale del paese ha avuto esito positivo.
Come previsto dal riordino di Poste Italiane, deciso all´interno della spendig review governativa, il 5 dicembre le porte dell´ufficio sono state chiuse, ma dopo appena pochi giorni il servizio è ripreso. Merito dei cittadini che non hanno accettato la decisione calata dall´alto e hanno lottato, raccogliendo 640 firme in un paesino che conta un migliaio di abitanti o poco più, per difendere il loro diritto ad avere garantito un servizio. Al loro fianco si è schierata da subito l´ottava circoscrizione ed anche il sindaco Tosi si è interessato, arrivando a parlare con Antonio Mondardo, membro del consiglio d´amministrazione di Poste Italiane, per suggerire un compromesso che da un lato consentisse all´azienda un risparmio, dall´altro permettesse ai residenti di non perdere quello che è vissuto come un servizio essenziale, in un paese in cui non c´è nemmeno uno sportello bancario e che serve un bacino ampio di utenti, che comprende l´intera zona collinare della Valsquaranto e aiuta ad alleggerire il già ingolfato ufficio di montorio.
Le «convergenze parallele» proposte dall´amministrazione comunale sono state annunciate ai cittadini lunedì sera, durante un´assemblea pubblica cui hanno partecipato il presidente dell´ottava circoscrizione, Dino Andreoli, il suo predecessore, ora assessore comunale, Enrico Corsi e il vicepresidente del parlamentino, Alessandro Zamboni. La soluzione di compromesso prevede un´apertura a giorni alterni dello sportello e ha già ricevuto il parere positivo delle Poste. Ciò che resta da decidere sono i giorni in cui ci si potrà recare all´ufficio postale. I residenti chiedono tre giorni a settimana, sempre in orario mattutino, il martedì, il giovedì e il sabato. Quest´ultimo per loro è particolarmente importante, in quanto giorno per molti non lavorativo, in cui è quindi più semplice trovare il tempo di andare in posta. Ma la decisione definitiva spetterà all´azienda, che potrebbe anche concedere solo due aperture settimanali.
I residenti si dicono però soddisfatti, convinti di aver portato a casa un vittoria non scontata. «Finalmente siamo stati ascoltati», dichiara trionfalmente Rosetta Fenzi, una delle promotrici della raccolta di firme, «certo non sarà come avere lo sportello aperto tutti i giorni, ma sappiamo di doverci accontentare».
Intanto l´ufficio postale rimarrà a disposizione con l´orario vigente, quindi per tutta la settimana, fino al 31 dicembre. Dall´anno prossimo invece le aperture saranno ridotte. Ma dal momento che la prospettiva era perderle del tutto, i cittadini sono ben contenti di aver ottenuto una piccola vittoria, che in tempo di crisi e di tagli, ha un sapore tutto speciale.

 

 

 

 

 

 

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