L'Arena 07/04/2013 – Sfilata di Carnevale


L’Arena di Verona – Domenica 07 Aprile 2013

 

 

Carnevale fuori tempo con il Re del Magnaron

 

 

MONTORIO. Sfilata di una decina di carri e 350 figuranti nella frazione
Manifestazione posticipata a causa delle piogge

 

È stato un corteo di carnevale un po' fuori tempo massimo, ma la sfilata del Re del Magnaron per le vie di Montorio ha in ogni caso raccolto l'approvazione dei cittadini della frazione, che ieri hanno accompagnato volentieri la corte del Signore del carnevale di Montorio per le strade del paese. Una decina di carri e oltre 350 figuranti in maschera, tra cui anche il Papà del Gnoco, sono partiti dal parcheggio di via degli Oleandri, nel primo pomeriggio, per attraversare buona parte della frazione e arrivare al Circolo Primo Maggio, dove è stato offerto un rinfresco a tutti i partecipanti, mentre la presidente del coordinamento provinciale dei comitati del carnevale, Loretta Zaninelli, presentava i gruppi carnevaleschi , arrivati da tutta la città e dalla provincia, donando loro un piccolo omaggio. «Sembra di essere al carnevale di Rio», scherzava ieri Dino Andreoli, presidente dell'ottava circoscrizione, che come tutti gli anni ha patrocinato l'evento, «non c'è mai stata una sfilata con così tanto caldo a Montorio». Ma l'insolito evento è stato obbligato dai capricci del tempo, come spiega il presidente del comitato benefico per il carnevale montoriese, Angiolino Fiocco: «Non era mai successo prima di oggi e speriamo che non accada più. Abbiamo sempre fatto la sfilata prima della Quaresima, certo mai dopo Pasqua. Purtroppo la pioggia ci ha costretto ad annullare il corteo previsto per i primi di febbraio e l'unico sabato disponibile al Circolo Primo Maggio, dove tradizionalmente termina la sfilata, era questo». In realtà, non è poi così strano che un corteo di carnevale si tenga in primavera, dal momento che in alcuni paesi il Bacanal si prolunga fino a maggio oggi infatti il gruppo sfilerà fino a Mirandola. Per i gruppi carnevaleschi poi, il Bacanal dura tutto l'anno visto il loro impegno quotidiano nel volontariato, con visite nelle scuole, negli ospedali e nei centri anziani, per portare colore ed allegria. «Ormai il carnevale ha assunto un significato più ampio», sottolinea Loretta Zaninelli, «è momento di aggregazione per la città, che si riconosce nelle sue maschere. Ogni sire prende il nome da qualcosa di tipico veronese, mettendoli insieme si ha uno spaccato della storia e delle tradizioni di Verona». E infatti il piccolo pesce che sta in cima allo scettro del Re di Montorio, il Magnaron, è il simbolo della frazione, essendo un tempo molto abbondante nel fiume Fibbio. Accompagnato dalla polenta, rappresentava il piatto tipico del paese. Oggi è molto più raro, ma il carnevale contribuisce a tenere vivo il suo ricordo.

 

Elisa Innocenti

 

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