Autorità di Bacino consulta i lavori del Comitato dei Fossi “Ora la politica porti avanti le opere programmate”
21 Maggio 2013
Nella relazione tecnica alla variante n.2 del Piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico, redatto dall’Autorità di bacino del Fiume Adige tra giugno e novembre 2012 per fare il punto sulla pericolosità dei torrenti Squaranto e Fibbio, c’è un passaggio interessante: nel ricostruire la serie storica delle esondazioni e delle rotture degli argini dello Squaranto nel corso XX secolo il documento rimanda ad un lavoro del Comitato dei Fossi di Montorio: “Purtroppo di nessuno di questi eventi estremi si dispone di alcun dato, né di pioggia, né di portata – si legge nella relazione – per un dettaglio maggiore si rimanda all’appendice al presente documento che riporta un estratto del libro ‘Le acque di Montorio… un patrimonio da conoscere – Comitato Fossi di Montorio'”. Questo a dimostrazione del grande contributo che l’associazionismo civico è in grado di dare alle istituzioni. Purtroppo, però, molto spesso l’associazionismo non viene ascoltato dalla politica quando si tratta di condividere le scelte amministrative, come accaduto per il costosissimo intervento mascherato da intervento per la sicurezza idraulica effettuato poco tempo fa in zona Circolo Primo Maggio di Montorio, che ha fruttato 15 posti auto, una ciclabile di appena 70 metri ma che è costato ben 100 mila euro che forse potevano venire meglio impiegati, visti gli sviluppi recenti. E’ tempo che la politica si metta al lavoro sui problemi e che realizzi gli interventi previsti dal Piano sullo Squaranto, comprendenti un sistema di gabbie per intercettare i detriti e un bacino di espansione a monte di Pigozzo. Non bastano le dichiarazioni al momento dell’emergenza. E’ indispensabile che seguano subito i fatti con gli stanziamenti e gli interventi dovuti.
Michele Bertucco, capogruppo Pd in Comune di Verona
Fonte informazione: Ufficio stampa PD Verona