Da cava a impianto trattamento rifiuti anche pericolosi. 100 Camion al giorno su via del Vegron. Pasticcio tra enti locali.
Stroncato senza appello dall’Ufficio Ambiente del Comune di Verona, l’iter autorizzativo per realizzare a Cava Lessinia a Montorio un grosso impianto per il recupero di residui di demolizioni edili (anche stradali) è stato invece inspiegabilmente mandato avanti dalla Provincia di Verona.
Si tratta di un intervento di sicuro impatto sul vicino centro abitato di Montorio, che dista appena 500 metri, in quanto quadruplica i quantitativi trattati annualmente da 72 mila a 322 tonnellate (la cava ha già un’autorizzazione limitata che scade alla fine del 2014) e introduce nuove tipologie di materiali, anche pericolosi, ad esempio quelli provenienti da siti contaminati. Triplicando i rifiuti in ingresso, su Via del Vegron transiteranno almeno 100 mezzi pesanti al giorno peggiorando la situazione dell’inquinamento e quella viabilistica. L’impianto, che misura 80 mila metri quadri, può stoccare fino a 5.400 metri cubi di rifiuti, pari ad un palazzo di 30 appartamenti.
Stupisce che il Comune, che pure in questo caso ha un ruolo soltanto consultivo, non riesca a confrontarsi con la Provincia in modo da arrivare ad un parere condiviso. Stupisce ancor di più, visto i rischi potenziali per la popolazione, che il presidente dell’Ottava Circoscrizione Dino Andreoli non si sia attivato nemmeno per rispondere ad un’interrogazione scritta del gruppo Pd dell’Ottava.
Dal nuovo impianto uscirebbero ogni anno 258 mila tonnellate di conglomerati bituminosi, 55 mila tonnellate di materiali da usare come sottofondo stradale; 7 mila tonnellate di altri materiali e 3 tonnellate di scarti. Di regola, la cava dovrebbe essere chiusa alla fine del 2014 previa realizzazione degli opportuni lavori di ripristino la cui aleatorietà nel progetto presentato è stata criticata anche dagli uffici comunali. La fragilità dell’area circostante è nota: nella zona di Montorio le falde acquifere sono molto alte e nelle vicinanze c’è una centralina di Acque Veronesi. Quanto basta per fermare l’iniziativa sul nascere.
Michele Bertucco, capogruppo Pd in Comune di Verona
Matteo Riva, consigliere Pd Ottava Circoscrizione
Fonte informazioni: Ufficio Stampa Partito Democratico Verona