L'Arena 23/07/2013: Le atmosfere di New Orleans



Forest accende di blues il castello. Articolo e filmati

 

L’Arena di Verona 23/07/2013

 

Forest accende di blues il castello

MONTORIO. Splendido concerto del cantante e musicista americano
Fa ballare con le atmosfere di New Orleans tratte dai suoi ultimi tre dischi. Strepitosa la sua band

 

Montorio come New Orleans? Ci voleva un grande del blues come Andy J. Forest per far respirare, in una notte estiva veronese, l’atmosfera della «Big Easy». Un concerto, quellodi domenica al Castello di Montorio (secondo e ultimo della rassegna dei Concerti Scaligeri), che ha saputo evocare atmosfere, muovere gambe e confermare il fascino di un genere la cui popolarità trascende lingue e confini, parlando al cuore di ogni pubblico. Incluso quello veneto, spesso «freddo», che il bluesman ha dovuto invitare a ballare, almeno per i bis. Neanche aspettassero il permesso: tutti in piedi, finalmente, a celebrare il delta del Mississippi e le sue malie. Virtuoso dell’armonica, cantante, compositore e chitarrista, Andy J. Forest possiede una presenza imponente: altissimo, dinoccolato, non disdegna, tra una canzone e l’altra, di instaurare conversazioni con i suoi spettatori («l’italiano l’ho imparato quando vivevo a Bologna», spiega). Lo accompagnano tre musicisti di gran razza: Heggy Vezzano alla chitarra, vero co-protagonista dello show («Nina Zilli non ti lascia fare le cose che chiedo io eh?», lo schernisce Andy); Luca Tonani al basso e Pablo Leoni alla batteria («ogni band ha bisogno di un musicista coi capelli lunghi, noi abbiamo lui…»). Non solo blues: perché New Orleans è un crocevia, dove la musica nera s’incrocia col rock, col funky, con i ritmi creoli e le sonorità del folk importato dagli emigrati francesi che ancora vivono nelle paludi, Cajun e Zydeco. Forest ha attinto a piene mani dagli ultimi tre dischi, evocando l’uragano Katrina (There’s a Breach in the Levee, Trailerless Man) e storie di perdenti incastrati dal fato o dal sistema (God Will Understand, You Gotta Pay). Spazio anche per i ritmi della parate di strada (Second Line), quelle che attraversano la città durante il Mardi Gras e per uno scatenato Boogy Woogy chitarristico interpretato da Vezzani. Classe e ironia, per un musicista da ascrivere tra il meglio di una tradizione già ricchissima, assieme a grandi come Charlie Musselwhite, Zachary Richards, l’ultimo Willy de Ville (ricordiamo il suo omaggio a New Orleans Backstreets of Desire) e a nuove leve come Grayson Capps.

Adamo Dagradi

 

 

I Filmati.

 

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