Esondazione Progno novembre 1951 – L'Arena


 

L’Arena 17 febbraio 2009 provincia, pagina 27

Epica corriera inseguita dal vajo furioso

Vittorio Zambaldo

 

L’alluvione del 1951: sulla «Pissarotta» due bus salgono mentre il torrente in piena dietro di loro distrugge la sede stradale

 

[…] Due corriere della Brec scamparono miracolosamente, come racconta oggi Enzo Cajani ricordando le testimonianze del padre Giacomino, il fondatore della Brec autolinee, e del fratello Dino, alla disastrosa alluvione del 15 novembre 1951 nel Vajo di Squaranto, anticipo di quello che poche ore dopo sarebbe successo con conseguenze più gravi nel Polesine con la rotta del Po.
«Le due corriere erano incolonnate», è la testimonianza di Cajani, «e stavano salendo dal vajo quando gli stessi viaggiatori videro alle spalle la strada che avevano appena percorso ingoiata dalla furia del torrenteSquaranto: a mano a mano che i pullman salivano, la strada dietro di loro veniva inghiottita dalle acque e portata via». In conseguenza di questo disastro si dovette anche cambiare tragitto, aprendo il collegamento con Verona passando per Cerro e non più dalla Pissarotta […]

 

 

L’Arena martedì 17 febbraio 2009 PROVINCIA, pagina 28

 

[…] Enzo Cajani ricorda ancora la devozione di suo padre Giacomino per la Madonnina la cui immagine sta nella cappella incastonata in ValSquaranto, lungo la strada della Pissarotta dove la corriera scampò alle acque in piena nel 1951: «Era convintissimo di essere uscito per miracolo da quell’inferno di acqua e fango e quando la strada fu resa di nuovo agibile, passando si fermava sempre per una preghiera e un’elemosina da lasciare nella cassetta». […]

 

 

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