Esondazione. Un ulteriore finanziamento per il torrente Squaranto, ottobre 2004 – L'Arena


 

L’Arena 14 ottobre 2004 Cronaca, pagina 18
 
La Regione ha finanziato l’intervento che sarà eseguito dal Consorzio Adige Guà e interesserà anche il Maggia e il Fontanon
 

Acque nuove nel laghetto Squarà

Verrà riqualificato il bacino adiacente alla Chiesa vecchia di Montorio

 

Sono partiti i lavori di riqualificazione dello storico laghetto Squarà adiacente alla Chiesa vecchia di Montorio. Ad annunciarlo è l’assessore regionale per i lavori pubblici e il ciclo integrato dell’acqua Massimo Giorgetti, che, accompagnato dai responsabili del Consorzio di Bonifica Adige Guà, ha dettagliatamente spiegato il tipo di intervento che verrà effettuato.
A sottolinearne la rilevanza non solo storica ma anche ambientale è stato Umberto Anti, direttore tecnico del Consorzio Adige Guà, che ha precisato come questo recupero sia rivolto anche ai ponti adiacenti ed alle stesse sorgenti che alimentano questo bacino che da origine a un complesso sistema ramificato di canali: «Dalla sorgente che alimenta lo Squarà proviene il flusso principale delle falde. Attualmente la muratura che lo delimita, nata ancora in epoca Scaligera,è in gravi condizioni cosi come lo sono le feritoie che consentono lo sfogo della circolazione delle acque sotto la chiesa. Il nostro intervento vede la riqualificazione del muro di cinta interno ed esterno del laghetto mantenendo integro il sistema originario di costruzione».
Un sistema idrico importante quello che nasce nel territorio dell’ottava circoscrizione e che è bene precisare vede attive ben tre sorgenti naturali: la prima è quella dello Squarà, che dà origine al corso d’acqua detto Fiumicello, la seconda è il tondo Maggia e la terza è il Fontanon. Queste ultime alimentano direttamente il fiume Fibbio.
Del perché la Regione abbia finanziato quest’opera ha parlato Giorgetti, che ha precisato: «È una cifra consistente quella messa a disposizione della Regione, pari a circa 413 mila euro. Ma non si tratta solo di recuperare dal punto di vista storico ambientale, ma anche di valorizzare quello che è un patrimonio collettivo. Il mio intento è proprio quello di far sì che questi corsi d’acqua divengano meta per tutti i cittadini e che si creino di conseguenza dei percorsi. Solo così facendo il territorio potrà ritornare ad essere vivibile sotto tutti gli aspetti in particolare quello sociale».
A testimonianza della volontà regionale di recuperare a pieno quello che è il patrimonio idrico veronese sono gli stanziamenti ulteriori messi a disposizione: 2.500 euro andranno sempre al patrimonio idrico di Montorio per riqualificare l’intera parte idraulica fino al Fibbio. Un ulteriore finanziamento andrà al torrente Squaranto che è sempre parte integrante di quest’area e permette lo smaltimento delle piene provenienti dalla parte collinare. Infine altri 400 mila euro saranno destinati alle valli collinari,di questa cifra il 30% andrà nuovamente allo Squaranto.

Anna Zegarelli

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