L'Arena – 04/02/14 : Squaranto? Fate il progetto



Il consigliere regionale Bonfante replica al sindaco di San Martino B.A. sui lavori del Bacino di Laminazione sullo Squaranto

 

L’Arena 04 Febbraio 2014

esonda in verona 6dic13

SAN MARTINO BUON ALBERGO. II consigliere regionale Bonfante replica al sindaco sui lavori lungo il corso d’acqua

 

«Squaranto? Fate il progetto»

 

Con 2,5 milioni si possono avviare i primi interventi ma il bacino di laminazione deve essere inserito nel Piano delle opere da parte della Regione Veneto

 

Vittorio Zambaldo

 

Se piove non è sempre colpa del governo ladro, come si dice, perché a volte le responsabilità stanno altrove, nonostante la buona volontà di chi è al governo. Questa la sintesi delle risposte del deputato Diego Zardini e del consigliere regionale Franco Bonfante, entrambi del Partito democratico, agli amministratori sanmartinesi che per bocca del sindaco Valerio Avesani e dell’assessore all’ecologia Mauro Gaspari si chiedevano «che cosastiano facendo per perorare la causa di una bacino di laminazione per lo Squaranto e il Fibbie i parlamentari veronesi, che nell’immediato dell’alluvione dello scorso anno sono accorsi facendo promesse e ora sembrano essersi volatilizzati». Avesani e Gaspari denunciavano anche che 1,3 miliardi di euro sono in Regione fermi per il patto di stabilità invece di essere usati per mettere in sicurezza il territorio. «Dico agli amministratori sanmartinesi che il patto di stabilità non c’entra con questa questione e comunque non è un’invenzione di questo governo ma c’era anche quando governavano Berlusconi e Bossi», risponde Bonfante. Aggiunge che «se invece di incontrare solo gli assessori regionali, sindaco e assessore ci tenessero al corrente dei progetti che hanno in testa forse una mano riusciremmo a darla. Si parla di un fantomatico progetto per il bacino di laminazione dello Squaranto, ma è stato chiesto di inserirlo fra le priorità delle opere pubbliche della Regione? Questo lo devono fare gli amministratori locali, non i parlamentari. Se poi deve essere fatto come unica soluzione, perché non c’è traccia nei piani di bacino della Regione?», si chiede Bonfante, ricordando che il governo ha dato alla Regione 300 milioni di euro, di cui Bossi si è vantato con Zaia: «I soldi evidentemente ci sono ma andrebbero usati per cose che servono, piuttosto che finanziare le feste della Padania». Il consigliere del Pd ricorda anche un emendamento per 2,5 milioni di euro destinato a queste opere, scritto personalmente da lui e presentato in Regione dal vice presidente della commissione Ambiente Claudio Niero: «Ne ho più volte parlato con l’assessore Conte che è al corrente. Certo non sono i 9 milioni che servirebbero, ma utili per cominciare con qualche opera, dal progetto, e avviare i lavori nel 2015-16. Nella riunione di Montorio, presenti gli assessori di Verona Corsi e di San Martino De Santi, avevo invitato entrambi a lavorare insieme ed ero anche disponibile a ritirare il mio emendamento per firmare il loro progetto, se ci fosse stato, ma perché qualcosa si muova occorre inserirlo nel programma delle opere pubbliche», dice Bonfante. Interviene anche Zardini sottolineando che «proprio per mettere in sicurezza il territorio nazionale, la Commissione Ambiente della Camera aveva chiesto, con una risoluzione approvata all’unanimità e di cui il presidente Ermete Realacci è primo firmatario, di stanziare almeno 500 milioni annui per la difesa del suolo. La risoluzione chiedeva, inoltre, un allentamento del Patto di stabilità interno per consentire agli enti locali, che hanno risorse, di investirle in interventi di prevenzione e manutenzione del territorio e di contrasto al dissesto idrogeologico. Un piano nazionale di prevenzione del rischio idrogeologico, manutenzione e messa in sicurezza del territorio e una revisione del patto di stabilità avrebbero l’effetto di garantire maggiore sicurezza ai cittadini e di attivare migliaia di cantieri, con ricadute positive anche sul lavoro e sulla riduzione della disoccupazione. «Inoltre, una buona notizia è l’inserimento nella legge di stabilità di una norma che finanzia interventi di messa in sicurezza del territorio, destinando risorse per un ammontare complessivo di oltre 1,3 miliardi di euro indirizzati prioritariamente agli interventi finalizzati alla riduzione del rischio, alla tutela e al recupero degli ecosistemi», così Diego Zardini, deputato della Commissione Ambiente e territorio della Camera, che rinnova la sua disponibilità a collaborare con le amministrazioni locali che lo coinvolgano.

 

 VITTORIO ZAMBALDO

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