A San Martino presentati gli studi per realizzare la cassa di espansione contro le esondazioni
19 Febbraio 2014
San Martino Buon Albergo: incontro tecnico per definire l’iter per il bacino di laminazione
Il Consorzio Alta Pianura Veneta ha presentato l’intervento in Municipio
19/02/2014
Un incontro tecnico per definire l’iter per la realizzazione del progetto preliminare del bacino di laminazione, che dovrà mettere in sicurezza dalle piene dei torrenti Squaranto e Fibbio, si è svolto ieri in Municipio a San Martino Buon Albergo.
Alla riunione, convocata dal vicesindaco e assessore alla Protezione civile del Comune di San Martino Buon Albergo Franco Santi. Erano presenti il sindaco Valerio Avesani, l’assessore all’Ecologia Mauro Gaspari, il consigliere comunale Raffaele Perissinotto, il consigliere regionale Bruno Cappon, e il presidente del comitato civico di Ferrazze Franco Piccirelli, che ha consegnato al sindaco Avesani una lettera corredata da circa mille
firme di residenti che chiedono di tenere alta l’attenzione dopo l’alluvione del 16 e 17 maggio scorso.
“Una questione prioritaria come la sicurezza del territorio siamo convinti che vada portata avanti con un coordinamento unico tra i vari enti coinvolti. Solo in questo modo – ha sottolineato De Santi – riusciremo ad ottenere gli interventi necessari affinchè questi disastri non si verifichino più”. Nel corso dell’incontro tecnico Nanni ha presentato due studi di fattibilità redatti dal Consorzio: la prima opzione prevede un bacino di laminazione tra Mizzole e Montorio, del costo totale di circa 13 milioni di euro, mentre la seconda ipotesi riguarda l’intervento nelle cave dismesse a Montorio, ma qui il costo lievita fino ai 17 milioni e, secondo i tecnici del consorzio, l’opera non garantirebbe la completa messa in sicurezza del territorio di Montorio, mentre San Martino Buon Albergo sarebbe salvaguardato in entrambi i casi.
“Il bacino più viene realizzato a monte e meglio è perché in questo modo vengono coinvolte anche le zone di Mizzole e Pigozzo. Il problema è riuscire a trovare lo spazio adeguato per il bacino di laminazione, la soluzione ottimale sarebbe quella di creare un invaso a monte e uno a valle tra Montorio e San Martino Buon Albergo, ma sappiamo che l’ostacolo sono i finanziamenti”, ha spiegato l’ingegnere Guarino, che parlando di San Martino Buon Albergo ha evidenziato come “il Comune abbia recepito correttamente le previsioni all’interno del Piano di Assetto del Territorio”.
Lo step successivo per il Consorzio Alta Pianura Veneta sarà quello di realizzare il progetto preliminare relativo al bacino di laminazione. A questo proposito il sindaco Avesani ha assicurato “la massima collaborazione da parte dell’amministrazione comunale e la disponibilità degli uffici comunali ad individuare in tempi stretti le aree più idonee per l’intervento”. Il giorno stabilito per il primo sopralluogo è mercoledì 26 febbraio. Intanto il Consorzio ha garantito che proseguiranno i piccoli interventi per la messa in sicurezza dei territori lungo il Fibbio. Il vicesindaco De Santi ha colto l’occasione per richiedere che venga effettuata la pulizia dell’alveo a Ferrazze e nella zona del ponte del Cristo, in centro al paese. Sempre De Santi ha sollecitato il Consorzio a installare “un sensore di rilevamento sopra località Pigozzo per monitorare in tempo reale eventuali piene, considerando che l’acqua da quel punto per arrivare a San Martino Buon Albergo impiega, secondo una stima, circa due ore e mezza”.
Fonte informazioni: www.veronasera.it