Diario del Nene
partenza da hotel vicino Arces , tappa impegnativa che cerchiamo di gestire ma subito il cammino ci mette i bastoni tra le ruote, non troviamo il posto x fare il sello(=timbro) proseguiamo troviamo un ragazzo di Treviso ma dopo poco lo lasciamo è troppo tranquillo noi dobbiamo fare i nostri km giornalieri Requèjada, Santillana del mar che non è santa, non è piana e non è sul mar come dice il nome (vedi bone che ti ascoltavo quando mi leggevi la guida!!)del paese Santillana è un bellissimo borgo medioevale molto turistico e facciamo due parole con dei toscani che ci sentono parlare.
Passiamo Caborredondo , la iglesia dove con nonno Bontempi, un signore gentile che mi porta al libro dei passanti dove lascio una dedica e a fare il timbro, mi parla in inglese, spagnolo e italiano xè suo nonno era un “paesà”. Mi colpisce la sua (e non solo sua ma di tutte le persone incontrate) gentilezza e simpatia oltre al fatto che entra in chiesa con la sigaretta accesa come fosse casa sua, scambiamo due parole e mi torna in mente mio nonno, mi piacerebbe aver + tempo e fermarmi a sentire le sue di storie. Ripartiamo dobbiamo recuperare mi dice il bone. E via salita, caretera, sterrato niente pranzo (terzo giorno di fila) salitone… Veniamo agganciati da due milanesi giovani e inesperti hanno forato il tecnico bone lavora sulla bici di Antonello io chiacchero con Sara .. Dopo un’ora e l’aiuto di un signore spagnolo la bici è ok e ci dividiamo: noi sentiero loro caretera. Dopo il bel ponte c’è San Vincente della Basquera finalmente pausa alla stazione del bus una coca, una barretta e scene da Benny Hill Show nel vedere due (abbastanza appesantiti) su una barca che sembra un ferro da stiro. Si riparte x Colombres metà finale di oggi ma dopo il gp della montagna si susseguono una serie di “todo completo” che ci fanno innervosire, ma è quasi ferragosto ed è anche normale trovare occupati hostal ecc proseguiamo, quasi un porta a porta fino a Pendueles dove troviamo finalmente una stanza x la notte, un ristorante e un bar x la nostra meritata cerveza quotidiana. Siamo nelle asturie siamo a meno di 500km dalla meta.. Siamo stanchi anche stasera.. Ma a ferragosto in qualsiasi posto della spagna è festa speriamo di arrivare a Gijon vedremo ..
nota bene: arrivati nella terza regione la gentilezza delle persone è sempre la qualità più bella, sempre pronte x un saluto ad uno sconosciuto che passa in bici, che gli chiede cose alle quali hanno risposto più e più volte ma sempre con il sorriso e con un “buen camino”.
Nota bene2: Tra i vari “completo” abbiamo perso due ristoranti non da poco.. la cosa bella è che lo Jamon (prosciutto)inizia ad essere appeso:) nei locali .. Abbiamo bevuto il sidro(vedi foto di come va versato) una bottiglia.. meno non ne vendono.. Ecco xè non invecchia.. Xè diventerebbe quello che da noi si dice “asé de pomi” notte.
QUINTA TAPPA BOO- REQUEJADA- SANTILLANA- COBRECES- COMILLAS- SAN VICENTE DE LA BARQUERA- SERDIO- COLOMBRES- PENDUELES 82 KM
Diario del Bone
Se ne va un altro giorno..fatto di un bel risveglio una colazione faraonica un bucato asciutto (non avevo ancora parlato dell’ impossibilità di far asciugare i panni che lavi alla sera vero?stiamo usando borse e portapacchi come stendino !
Un lungo giro per raggiungere Requejada dove non riusciamo a recuperare il sello ma incontriamo un ragazzo trevigiano che sta facendo il Camino a piedi con una calma particolare e una forte indecisione sul percorso vorrebbe arrivare ad Oviedo e andare sul cammino francese di certo non appare in gran forma!
Raggiungiamo Santillana un meraviglioso borgo medio medievale purtroppo vi arriviamo quando tutti i turisti sono già arrivati e c’ è un bel caos!
Foto con chiacchere con camperisti toscani e friulani che ci anticipano che in Galizia ci sarà freddo loro hanno acceso il riscaldamento!Nene prende regalo per la mamma!
Ripartiamo e nell’infinito saliscendi di questo cammino quando una coppia di ciclisti ci ferma alla fine di una salita su asfalto segnalata al 9% (era ubriaco quello che ha fatto il calcolo) con un problema alla ruota.
Sono di Milano Antonello e Sara e sono completamente impreparati a qualunque inconveniente ci offriamo di aiutarli (per pareggiare il conto con la fortuna di ieri) ma l’operazione richiede l’uso di un fast e una camera d’ aria e circa un’ora di lavoro sulla bici milanese per poterli far continuare (comunque mi darei un otto in pagella per la mia bravura come meccanico).
Ripartiamo con la tabella di marcia ormai sfalsata e raggiungiamo Cobreces proseguiamo per La Iglesia e facciamo un sello grazie a nonno Bontempi di origini italiane che entra in chiesa con la sigaretta accesa!!!
Attraversiamo Concha di cui non abbiamo foto ma sembra un villaggio dei fumetti e arriviamo a Comillas bellissima località turistica con splendide playas e case lussuosissime costruite nel passato da un emigrante spagnolo tornato da Cuba avendo fatto fortuna! C‘è un edificio di Gaudì ma non riusciamo a vederlo e fotografarlo anche perché si sta facendo tardi e ci manca ancora tanta strada!
La strada per San Vicente è bella da pedalare e guidare nelle discese sterrate stiamo bene e facciamo km passando anche da un campo da golf che mi ricorda le mie uscite di Garda quando torno spiano quelle salite le che tanto mi hanno fatto sudare in inverno e primavera!!
Bello il passaggio sul ponte per arrivare a San Vicente e le risate per i due gordi ch
e cercano di raggiungere la loro barca remando su un ferro da stiro!!
In centro ad un bar troviamo una mattonella che ci informa che Santiago si trova a 497km… Facciamo progressi il primo giorno eravamo a 790 circa!!!
Saliamo ancora e arriviamo a La Acebosa dove si trova la salita dura del giorno effettivamente lo è ma riusciamo a pedalarla quasi tutta anche se con pendenze notevoli!
Arriviamo a Serdio e continuiamo ci manca ancora poco o così pensiamo noi, raggiungiamo il confine regionale tra Cantabrica e Asturies che passiamo attraversando un ponte e raggiungendo Colombres con una salita che non molla mai (a dir la verità ha mollato alla fine e noi no!!!) da 1,5km calda e assolata e cerchiamo un posto dove dormire ma essendo infesta in paese e non volendo il Camino farci riposare in luoghi di perdizione troviamo perfino gli ostelli da 160 posti tutti pieni!!!!!!!
Proviamo a scendere a La Franca ma anche lì è tutto pieno e non si trova da dormire e ci ricordiamo che oggi è sabato!!giriamo almeno sei sette posti e tutti ci mandano più avanti (incredibile la scena di un hotel dove ci dicono di avere posto…spettacolo…peccato solo per domani!!!)
Si sta facendo tardi e scappano le prime parole pesanti pedaliamo cattivi e veloci facciamo mille tentativi ma sembra che tutto il mondo sia in feria qui!!!
Dopo 10 km arriviamo a Pendueles uno sputo di venti case di cui 15 di case rural che peró sono tutte occupate alla fine troviamo alle 19.45 ormai disperati alla casa dei mexicanos (i proprietari sono dal Messico) e hanno solo una camera con un piccolo matrimoniale che a noi sembra una reggia!!il posto è bello pulito e ben tenuto con marketing bar e ristorante (ovviamente quello sbagliato) a pochi metri da noi e sfruttiamo questi confort al massimo!
Tornando a casa troviamo un camminatore che alle dieci e venti della sera cerca una sistemazione e tutti non sanno come aiutarlo ci guardiamo e vorremmo ospitarlo quantomeno in camera ma scompare nel buio prima che riusciamo a chiamarlo…buen camino anche a te…
Ora chiudo il diario di questo sabato bello e duro…riposo perché domani deve continuare il percorso di avvicinamento a Giacomo e al suo campo di stelle…se lui vorrà passeremo la metà del viaggio…stiamo andando forte forse troppo…la fretta non fa parte della mentalità belga almeno quando non si tratta di vincere le classiche!!
Nocche!!!