Il Comune di Verona ricorre al Presidente Mattarella contro l’autorizzazione provinciale per l’ampliamento di Cava Lessinia
17 Aprile 2015
La Provincia di Verona (con determinazione dirigenziale numero 5268 del 31 dicembre 2014) ha autorizzato Cava Lessinia all’ampliamento come «impianto per il recupero di rifiuti inerti non pericolosi con produzione di conglomerati bituminosi», senza tener conto del parere negativo del Comune di Verona (Comune di Verona – Delibera n. 43/2013 – Allegato delibera 43/2013 Relazione tecnica ) e del parere contrario dell’Usl 20 nel giugno 2013.
L’amministrazione comunale di Verona, a tre mesi di distanza dal contestato provvedimento della provincia, presenterà ricorso al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (determinazione 1412 del 26 marzo 2015).
Se tale progetto arrivasse ad essere esecutivo i cittadini di Montorio potrebbero dover sopportare il passaggio di oltre 100 camion al giorno lungo via del Vegron. Inoltre sarebbero quadruplicati i quantitativi trattati annualmente nello scavo di Montorio da 72 mila a 322 tonnellate ( un incremento della mole di rifiuti trattati pari al 450 per cento), con l’introduzione di nuove tipologie di materiali trattati, anche stradali e provenienti anche da siti contaminati.
L’impianto, che occuperà 80 mila metri quadri e potrebbe arrivare a stoccare fino a 5.400 metri cubi di rifiuti ( «pari a un palazzo di 30 appartamenti»), arriverebbe a produrre ogni anno:
– 258 mila tonnellate di conglomerati bituminosi;
– 55 mila tonnellate di materiali da usare come sottofondo stradale;
– 7 mila tonnellate di altri materiali;
– 3 tonnellate di scarti.
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