Lettera all’Assessore Strade e Giardini


Ringraziamo coloro che hanno firmato la petizione per sollecitare l’apertura della pista ciclabile di via Da Legnago.

La sottoscrizione è stata tolta perchè hanno provveduto alla riparazione delle assi marce.

Abbiamo scritto una mail all’assessore Pisa per ribadire una maggiore attenzione per gli utenti della struttura che hanno gli stessi diritti di chi utilizza una qualsiasi via di comunicazione.

 

Gent. Assessore,

le piste ciclabili sono delle strade protette per la circolazione dei ciclisti e/o pedoni quando hanno quella funzione promiscua di viabilità.
Ora le porrò alcune domande alle quali spero lei voglia anche pubblicamente rispondermi:
1 Premesso che circa tre anni fa i cittadini che utilizzano la pista che costeggia via Da Legnago in prossimità di Ponte Florio hanno dovuto aspettare più di tre mesi per vedere riparata la passerella in legno sopra il corso del Fiumicello. Adesso ci sono voluti circa 10 giorni per la sostituzione di alcune assi, con grave pericolo e disagio per ciclisti e pedoni. Lascereste una strada di grande comunicazione bloccata per tutto quel tempo se si formassero delle buche?
2 Lei ha dichiarato,durante l’inaugurazione, che il tratto in questione avrebbe avuto una durata di almeno 20 anni, ora è evidente che i materiali utilizzati sono scadenti, ci si può rivalere su chi ha effettuato i lavori e su chi ne ha controllato lo svolgimento?
3 E’ possibile prevedere cicli di manutenzione e interventi riparativi tampone dato l’utilizzo di materiali non molto efficienti?
Infine lei conoscerà sicuramente  l’art. 5 dello Statuto del Comune di Verona, è compito dell’amministrazione realizzarlo concretamente.
Cordiali saluti.
Claudio Ferrari
Comitato Fossi Montorio
Dallo Statuto del Comune di Verona

 Art. 5 Gestione del territorio

1. Il comune di Verona riconosce la tutela dell’ambiente come valore fondamentale della comunità. Coerentemente, condiziona i più rilevanti interventi sul territorio a valutazioni di impatto ambientale; protegge le risorse naturali che ne caratterizzano il territorio; adotta tutte le misure preventive per contrastare ed eliminare le fonti di inquinamento atmosferico, acustico e delle risorse idriche; tutela i valori del paesaggio e del patrimonio naturale, storico ed artistico.
2. Nell’esercizio delle proprie funzioni, il comune promuove ed attua un organico assetto del proprio territorio nel quadro di una pianificazione equilibrata degli insediamenti umani e delle infrastrutture sociali, valorizzando iniziative e risorse pubbliche e private.
3. A particolare tutela vengono sottoposte le aree della collina e dell’Adige.
4. Il comune, impegnato nella salvaguardia e nella qualificazione del centro urbano e delle zone di significato storico-artistico, con attenzione particolare al possibile degrado socio-economico assicura interventi per conseguire un più alto livello di qualità della vita nelle periferie, rispettandone o migliorandone le caratteristiche, decentrando iniziative e risorse, promuovendo nuovi servizi, strutture sociali, aggregazione ed animazione culturale.
5. In particolare il comune si impegna a favorire un graduale e duraturo recupero del centro storico alla residenza abitativa.

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