Pua “Ai Tigli”: ancora tante domande
Comunicato Stampa Partito Democratico
04/08/2015
Fa piacere constatare che la giunta sia capace di fermare un’edificazione imponente come il Pua “Ai Tigli” di Montorio (120 nuovi appartamenti) per rispetto di “alcuni filari di alberi e delle risorgive”, tuttavia il nome del titolare della proposta, Alessandro Leardini è troppo altisonante per non porsi ulteriori domande che avanzeremo anche in sede di commissione consiliare.
Com’è possibile che il contributo di sostenibilità di 1,5 milioni di euro richiesto a Leardini fosse giudicato congruo in sede di approvazione del Piano degli Interventi e nell’aprile 2013 da parte della giunta (assessore Giacino) e degli uffici, che non a caso sottoscrissero la proposta, salvo poi accorgersi, solo l’anno dopo, che per realizzare tutte le opere compensative previste dall’accordo di programma (campi sportivi con sedi di associazioni, fontana di giochi d’acqua, collegamenti ciclopedonali e via elencando) ci sarebbero voluti almeno 5 milioni di euro?
Come si spiega inoltre che gli uffici dell’urbanistica ancora oggi confermino la bontà dell’intervento mentre la giunta abbia dovuto ricorrere al parere di un consulente esterno per fermare la lottizzazione?
L’accomodante ricostruzione dell’assessore Caleffi secondo cui la giunta starebbe esercitando un suo potere di discrezionalità non appare soddisfacente: nel testo della delibera leggiamo infatti che l’avvocato Baciga avrebbe ravvisato dei profili di illegittimità e di contrasto con le norme del Piano degli Interventi nei punti in cui si propone la sottrazione di standard urbanistici. E’ normale tutto questo? Il Sindaco non sente il dovere di fare degli approfondimenti su una pagina molto oscura della sua amministrazione?
Il capogruppo Pd in Consiglio comunale
Michele Bertucco
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