Le nuove tavole posizionate nell'intervento emergenziale di giugno 2015 presentano già necessità di manutenzione. Servono soluzioni diverse
Gli interventi di messa in sicurezza della pista ciclabile di Ponte Florio, eseguiti in giugno 2015 (meno di due mesi fa) necessitano di manutenzione. Come si può vedere dalla foto le viti stanno uscendo dalla loro sede.
A questo punto è necessario che il progetto previsto, dell'ammontare di 90 mila euro, affinche sia risolutivo, preveda soluzioni progettuali diverse da quelle utilizzate.
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I lavori mal fatti danno risultati pessimi.. Queste sono le nuove tavole che hanno sostituito quelle marcite nelle passerelle della ciclabile Montorio-Verona. Fissate con una sola vite autofilettante non è stata una buona idea, come.si vede.
Peraltro tutta la ciclabile è in pessimo stato e va pensata una riqualificazione seria. Se si continuerà si questa strada, si continuerà a spendere soldi inutilmente.
L'Arena 9 agosto 2015
09.08.2015
Ponte Florio, cedono ancora le travi che dovevano durare 20 anni
La ciclabile che collega Montorio alla città così com'è non va bene. Ne sono convinti le centinaia di ciclisti e pedoni che ogni giorno la utilizzano per svago o come viabilità alternativa per raggiungere in sicurezza Borgo Venezia e da lì il centro. Il tratto incriminato è quello all'altezza di Ponte Florio, dove la ciclopedonale passa sopra il Fiumicello ed è per questo fatta non più di asfalto, ma di travi in legno. Il rapido e facile accesso al corso d'acqua, per consentire la manutenzione, deve essere infatti garantito. Ma il legno, sottoposto alle intemperie, tende a rovinarsi, e così molto spesso bisogna intervenire per sostituire assi cadute o marcite. L'ultima chiusura per lavori del tratto risale ai primi di giugno, per di più in un punto che era stato rimesso a nuovo due anni fa. «Ma nonostante i ripetuti interventi, le assi si sollevano di continuo e le viti con cui sono state fissate sono già sporgenti, anche nel tratto appena rifatto», segnala Bepo Merlin, montoriese e membro degli Amici della bicicletta. «Non c'è intento polemico, a Montorio siamo fortunati perché abbiamo un bel sistema di ciclabili, rispetto ad altre zone della città siamo ben serviti, grazie all'impegno di tante persone nel corso degli anni. Anzi», dice Merlin, «la nostra è stata la prima frazione ad avere un collegamento ciclabile con la città. Però le opere costruite andrebbero poi anche ben tenute. Nel punto di attraversamento del Fiumicello c'è una criticità, ma è evidente che le travi in legno non la risolvono. La struttura portante potrebbe essere fatta invece in ferro, con una struttura leggera, o in lamiera zincata. E le assi andrebbero fissate con dei bulloni, non con viti che, come sta accadendo, si sollevano e minano la stabilità delle assi. Le ciclabili sono strade e come tali vanno gestite», conclude Merlin, «siamo pronti a collaborare e dare suggerimenti».In realtà l'ultimo intervento è stato "tampone", per riaprire subito la ciclabile, in attesa di lavori più definitivi, come ha scritto l'assessore alle Strade e Giardini, Luigi Pisa, in risposta alla mail inviata dal presidente del comitato Fossi di Montorio, Claudio Ferrari. «L'assessore ha risposto che è al corrente del problema e che sta monitorando la situazione», spiega Ferrari. «Sono stati effettuati i primi interventi per mettere in sicurezza la passerella ed è in fase di predisposizione un progetto da 90mila euro che dovrebbe essere risolutivo. Questo ci fa piacere, ma oltre a sperare che lo sia davvero, si potrebbe pensare a rivalersi sulla ditta costruttrice, perché all'inaugurazione di due anni fa, quando il vecchio legno fu sostituito, si sostenne che il tratto in questione avrebbe avuto una durata di 20 anni. Così non è stato. Non sarebbe meglio far bene i lavori una volta per tutte, invece che continuare a spendere?»E.INN.