La briglia per il blocco dei detriti. Teleidrometro che quantifica la pioggia. Telecamera per controllare il livello di acqua nell'alveo. Val Squaranto più sicura
L'Arena 20 Agosto 2015
Imbrigliato lo Squaranto La prova con le piogge
Con lo sbarramento, nel caso di piene rami e detriti non finiranno a valle: Montorio, Ferrazze e San Martino dovrebbero essere sicuri
Sono quasi conclusi i lavori per la realizzazione della briglia di contenimento dello Squaranto, a monte di Pigozzo, in località Rocchetta, soluzione finanziata dalla Regione con 250mila euro, su progetto del Bacino Idrografico Adige Po sezione di Verona (ex Genio civile), per trattenere rami e detriti ed evitare che, in caso di piene, vadano ad aggravare la situazione a valle. Come successe nel maggio 2013, quando uno dei problemi che avevano causato l'esondazione dello Squaranto, con conseguente allagamento di Montorio, Ferrazze e San Martino Buon Albergo, era stato proprio l'arrivo a valle, trasportati dalla corrente, di un gran numero di detriti e ramaglie, che si erano bloccati sotto i ponti, ostruendo il deflusso dell'acqua e causando appunto l'esondazione. «I lavori sono finiti, in tempi più che ragionevoli», spiega Umberto Anti, direttore del Bacino Adige Po, «mancano solo le ultime finiture. La funzione della briglia è di trattenere i materiali impropri ed evitare che raggiungano i ponti, dando problemi. I fondi stanziati dalla Regione sono stati più che sufficienti, anzi ci hanno dato anche la possibilità di rafforzare le sponde nei punti in cui ce n'era bisogno». Naturalmente l'efficacia dell'opera non è ancora stata verificata, visto anche il periodo di siccità, ma con l'arrivo dell'autunno e delle piogge, la briglia avrà modo di provare la sua utilità. «Stiamo anche ultimando le pratiche per l'installazione di un teleidrometro, che sarà controllato da noi», prosegue Anti, «per monitorare il livello dell'acqua dello Squaranto. In autunno sarà funzionante». Inoltre è stata anche montata una telecamera in località Confin, sempre per controllare il torrente. Il Consorzio di Bonifica ha effettuato nei mesi scorsi la pulizia dell'alveo fino a Pigozzo, ovvero fin dove arriva la sua competenza, per evitare che i detriti accumulatisi nel tempo ne diminuiscano la portata. E la circoscrizione, alla fine dell'anno scorso, ha completato i lavori per il nuovo cancello che permette una rapida via di fuga ai bimbi dell'asilo Monte D'Oro di Montorio, in caso di allagamento, grazie ai fondi messi a disposizione dall'assessorato all'edilizia scolastica. «Sicuramente tutti questi interventi ci fanno stare più tranquilli», conclude Anti, «anche se lo Squaranto è un torrente molto violento in caso di piena, quindi i tempi di allerta sarebbero molto ristretti. Non possiamo dire che la vallata sarà del tutto al sicuro, ma certamente con tutti questi interventi è scongiurata l'ipotesi che si ripresenti uno scenario come quello del maggio di due anni fa».
Elisa Innocenti
Tutto il materiale relativo alle esondazioni passate (foto e video), tutta la documentazione raccolta, gli studi eseguiti, le lettere inviate dalle autorità coinvolte, sono state riunite in una unica pagina e messe a disposizione di tutte le persone che abbiano interesse all'approfondire l'argomento:
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