Le pertinenze idrauliche devono essere mantenute sgombre ed accessibili
L'ufficio Difesa idrogeologia e miglioramenti fondiari della Regione Veneto (Dipartimento Difesa del Suolo e Foreste – Sezione Bacino Idrografico Adige Po – Sezione di Verona) è disponibile a partecipare all'invito fatto dal Comitato Fossi di Montorio per organizzare un incontro per il coordinamento e per la gestione del torrente Squaranto. Nella nota, oltre ai dati meteo dell'evento, che ha provocato un'onda di piena l'8 giugno 2016 e i cui effetti sono stati perfettamente attenuati dalla nuova briglia a pettine, i tecnici evidenziano una grande criticità: nello Squaranto ci sono troppi depositi di tronchi e legname in alveo, derivanti da operazioni di taglio e pulizia dei boschi, ma anche dall'incuria e dallo stato di abbandono di alcuni tratti di versante. Ciò provoca una alterazione del regime idrogeologico del torrente che può portare gravi conseguenze anche per la sicurezza dei paesi posti a valle.
Serve coordinamento e collaborazione tra gli enti.
Nella nota inoltre viene ricordato che esiste una fascia di rispetto idraulico di 10 metri dagli argini dei corsi d'acqua con vincolo di inedificabilità per consentire il controllo e la manutenzione: queste aree devono essere mantenute sgombre ed accessibili.
Di seguito la nota completa con il report fotografico