Un argine di terra per mettere al sicuro da esondazione del Fibbio la abitazioni più esposte della frazione Ferrazze
L'Arena 28 dicembre 2016
SAN MARTINO BUON ALBERGO. Il cantiere sarà aperto a Ferrazze
Fibbio, in arrivo nuovi argini
Lavori da luglio per due mesi
Un argine di terra alto 90 centimetri e con una base di tre-quattro metri è la sponda che dovrebbe mettere al sicuro da esondazione del Fibbio la abitazioni più esposte della frazione Ferrazze. Farà da rinforzo del cuneo che ha il suo vertice nella diramazione della Fossa Rosella dal Fibbio e che rappresenta il centro storico di Ferrazze. Il progetto è stato presentato in sala consiliare ai residenti dall'estensore, l'ingegnere Luca Pernigotto e da Silvio Parise, presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta (Apv) che ha competenza sui due corsi d'acqua.È negli occhi e nei ricordi dei residenti l'inondazione del 16 maggio 2013 che non causò vittime in paese (ci fu un morto a San Pietro di Lavagno per il crollo di un muro di contenimento spinto dalla forza del Progno di Mezzane), ma diversi danni e allagamenti alle proprietà.Come ha spiegato Pernigotto, a valle della diramazione sarà realizzato un argine di terra alto 90 centimetri, utilizzando la terra che è in esubero in certi punti e portando tutto a livello. Dove invece esiste già un argine in muratura, sarà rialzato di una trentina di centimetri usando blocchi di pietra squadrati. «L'obiettivo è di mettere in sicurezza la zona e il costo preventivato è di 34mila euro», ha precisato il progettista.I tempi sono accelerati e già dal 4 gennaio i residenti interessati dalle opere saranno chiamati a firmare l'autorizzazione al Consorzio per l'accesso alle proprietà. Da metà febbraio sarà pronto il progetto definitivo ed entro aprile dovrà essere richiesto alla Soprintendenza per i beni ambientali il parere di merito sugli aspetti paesaggistici, architettonici ed eventualmente archeologici. A maggio dovrà essere pronto il progetto e a giugno il bando per i lavori che dovranno cominciare entro luglio e terminare per settembre-ottobre.«È una zona che va giustamente tenuta monitorata», ha riconosciuto il presidente Parise, «e siamo già intervenuti con cantieri di pulizia e manutenzione. Ora è pronto il progetto per un cantiere che dovrebbe portare maggior serenità per i prossimi eventi straordinari».«Spero sia il primo passo di un cammino che ci dovrà vedere impegnati anche su altri fronti», ha premesso il vicesindaco Franco De Santi, che ha ringraziato il Consorzio per l'attenzione e l'assessore regionale Elisa De Berti che si è presa a cuore la situazione e intende proseguire con gli interventi di difesa idraulica dei territori attraversati dal Fibbio a San Martino Buon Albergo. I residenti presenti all'illustrazione del progetto hanno chiesto attenzione alle proprietà nell'esecuzione dei lavori, ma soprattutto di accelerare i tempi per non avere ancora una primavera da incubo.De Santi ha garantito che l'amministrazione si farà carico, per quanto le compete, di sostenere le pratiche e di essere tutti i giorni in Sovrintendenza per portare a casa quanto prima l'autorizzazione all'avvio dei lavori: «Capisco la situazione perché sono tra i colpiti dell'alluvione del 2013», ha ricordato. V.Z.
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