Gli studi sull’andamento delle principali variabili climatiche confermano, in Veneto, le tendenze emerse a livello globale di aumento delle temperature.
Sul Notiziario del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA), il 29 marzo 2017 è stato pubblicato il documento "Andamento climatico in Veneto", uno studio dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) con i dati estrapolati da banca dati meteo-climatici costituita, oltre che dalle rilevazioni effettuate della propria rete di monitoraggio nivo-meteorologica, anche dai dati delle stazioni dell’ex Ufficio Idrografico acquisiti tramite lavori di digitalizzazione degli Annali Idrologici del secolo scorso.
Ecco i principali risultati:
Temperatura
Si osserva che il trend di incremento delle temperature medie annue nei 50 anni esaminati (periodo 1955-2004) è statisticamente significativo:
+ 1.8 °C per le massime;
+ 1.1 °C per le minime.
A livello stagionale i trend di incremento delle temperature risultano più elevati in estate ed in inverno rispetto a primavera ed autunno, con aumento più marcato nei valori massimi.
Precipitazioni
Le precipitazioni del periodo 1955-2004 presentano trend lineari in diminuzione ma non statisticamente significativi. Tale diminuzione è particolarmente evidente nella stagione invernale.
I ghiacciai del Veneto e i cambiamenti climatici
Effetti dei cambiamenti climatici osservati sul territorio Veneto:
1) la diminuzione dell’altezza media e della durata del manto nevoso con conseguente riduzione della superficie glacializzata;
2) variazioni delle fasi fenologiche e del ciclo produttivo di alcune culture agrarie (es vite) con anticipo della maturazione;
3) innalzamento del livello del mare anche nell’Alto Adriatico seppur in misura minore di quello osservato a livello globale.
Nella foto seguente il ghiacciaio principale della Marmolada fotografato nel 2007, con ricostruzione della posizione del fronte in epoche diverse. E’ evidente il significativo arretramento del fronte.