Ogni anno viene puntualmente redatto ed aggiornato dal Comune di Verona (come in tutti i Comuni italiani, ndr) il Programma Triennale delle Opere Pubbliche da realizzare.
Il programma contiene l’elenco di tutte le opere pubbliche che l’Amministrazione “dichiara” che realizzerà in un triennio. Molte opere vengono effettivamente realizzate. Altre invece no, continuando comunque ad occupare gli spazi del documento programmatico, diventando pertanto incoerenti ed incompiute. Il famoso “libro dei sogni”.
Il Castello di Montorio nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche ha (aveva) ottenuto due distinti interventi, fin dal 2010. Il primo relativo alla “valorizzazione culturale dell’area del recinto interno con allestimento di uno spazio culturale all’aperto” del valore di 600 mila euro (aumentati successivamente a 800 mila) con indice di priorità 3 (su una scala da 1 a 3 in cui il n. 1 è il livello di massima priorità). Il secondo afferente invece al “completamento dell’intervento di conservazione e restauro della cinta muraria” del valore di 250 mila euro (erano 500 mila) con indice di priorità 2.
Tali interventi oltre a non essere mai stati realizzati sono stati addirittura cancellati dal Piano delle opere 2016/2018 e 2017/2019.
Con la Delibera di Giunta n. 321 del 23/10/2017 – “Adozione del Programma Triennale dei Lavori Pubblici per gli anni 2018-2020 e dello schema dell’elenco annuale dei lavori pubblici per l’anno 2018” – le cose potrebbero però cambiare.
Allegata alla Delibera infatti è stato presentato il “Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2018-2020 dell’Amministrazione del Comune di Verona” dove alle pagine 5 e 18 dello stesso è stato indicato che al Castello di Montorio è stato attribuito un finanziamento di 100 mila euro per – Lavori di sistemazione dell’area per apertura al pubblico – con inizio nel 4^ trimestre del 2018 e termine il 2^ trimestre del 2019.
La nuova Amministrazione Comunale aveva effettuato un sopralluogo al Castello di Montorio il 7 settembre con l’Assessore Edi Maria Neri (vedere qui articolo) accompagnata dalle Associazioni del territorio.
Alberto Speciale