Pietro, fighter di Montorio ha messo al tappeto Magro conquistando a Milano l’ambito titolo tricolore di MMA (Mixed Martial Arts)
ARTI MARZIALI. Campione italiano nella categoria 84 kg della Venator
Penini è il nuovo re dei medi «Sogno di combattere in Usa»
Il fighter di Montorio ha messo al tappeto Magro conquistando a Milano
l’ambito titolo tricolore
L’Arena venerdì 22 dicembre 2017 ALTRA, pagina 50
Venticinque secondi perfetti per diventare campione. Pietro Penini, combattente professionista classe 1993, si è laureato campione italiano categoria medi 84 Kg, della Venator Fighting Championship, la più importante organizzazione professionistica di MMA (Mixed Martial Arts). Sabato scorso infatti, il fighter nato a Montorio, ha sconfitto sul ring installato al teatro Principe a Milano, Cristian Magro, avversario pari categoria ma di maggior esperienza. Come lui stesso racconta. «Conquistare la cintura dei pesi medi è stato il coronamento di un sogno. Sabato sera», prosegue, «sono salito sul ring per affrontare un veterano della categoria che ha iniziato a combattere tanti anni fa». In palio c’era la cintura di campione d’Italia che, fino a sabato, era vacante visto che il detentore era salito di categoria. E in 25 secondi, Penini ha mandato al tappeto Magro. «Abbiamo fatto due scambi in piedi e, al terzo, ho incrociato colpendo con il destro la tempia, mandandolo giù. Poi», aggiunge, «visto che nella nostra disciplina si può continuare a colpire, ho proseguito con le percussioni di pugni finché l’arbitro, vedendo che l’avversario non riusciva a difendersi, ha interrotto l’incontro». Decretando la vittoria di Penini che lui stesso definisce «un punto di partenza molto importante. Tanti atleti italiani passati dalla Venator e che hanno vinto la cintura dei pesi medi, hanno continuato ad alti livelli all’estero». E questo dunque sarà il prossimo obiettivo di Penini. «Dopo le feste natalizie, dove recupererò dal mezzo infortunio subìto al polso destro durante il combattimento, e poi penso di andare a New York ad allenarmi nelle categorie più importanti al mondo. In questo modo potrò vivere al massimo quell’esperienza, con l’obiettivo di iniziare a fare combattimenti all’estero entrando a far parte di una Fighting Championship americana». E magari anche difendendo il titolo conquistato, che Penini vuole dedicare a più persone. «Per preparare questo incontro, oltre alla tecnica sono serviti sei mesi di duro lavoro con incontri di preparazione, che ho dovuto sostenere con degli sparring partner in Italia e all’estero. In primis dunque devo ringraziare la mia squadra, la Fight House Verona, il mio allenatore Filippo Avesani, gli atleti con i quali ho preparato l’incontro, ma anche tutte quelle persone che mi sono state vicine, sostenendomi e facendomi sentire tutto il loro affetto nei giorni precedenti al combattimento, e che sono venuti con la mia famiglia a fare il tifo per me». M.H.