Inquinamento, superati i giorni di sforamento: spente le stufe a legna


Con Ordinanza Sindacale n. 51 del 10 ottobre 2017 sono state stabilite le misure per il contenimento dell’inquinamento atmosferico nel territorio del Comune di Verona nel periodo dal 15 ottobre 2017 al 15 aprile 2018.

Tra le azioni è prevista, in caso di superamento prolungato del valore limite giornaliero per il PM10, fissato a 50 microgrammi/metro cubo, l’attivazione di misure temporanee a carattere emergenziale di limitazione nell’utilizzo di impianti di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa, responsabili, unitamente al traffico e al settore produttivo, delle emissioni di particolato.

Le emissioni dipendono principalmente dalla tipologia di impianto, dalle sue caratteristiche energetiche ed emissive, dal tipo di biomassa legnosa utilizzata oltre che da una corretta gestione della combustione e dalla manutenzione dell’apparecchio. 

L’attivazione dei livelli di allerta sarà comunicata da ARPAV, sulla base delle concentrazioni di inquinanti rilevate nella stazione fissa di monitoraggio della qualità dell’aria situata al Giarol Grande, riferimento per l’agglomerato di Verona.

Ebbene ARPAV ha reso noto il raggiungimento in data 25 dicembre 2017 del livello di “allerta 1 – Arancio” per il PM10 nell’agglomerato di Verona, registrando presso la centralina situata al Giarol Grande il 4° giorno consecutivo di superamento del valore limite giornaliero pertanto come previsto dall’Ordinanza a partire da oggi, 28 dicembresarà vietato utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (impianti a legna o a pellet), in presenza di impianto di riscaldamento alternativo, con prestazioni energetiche ed emissive che non siano in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle.

Per conoscere la classe ambientale del proprio impianto a biomassa legnosa deve essere consultata la documentazione fornita dal produttore o in alternativa l’apposito catalogo dei prodotti pubblicato sul sito web della Regione Veneto (www.regione.veneto.it/web/ambiente-e-territorio/classificazione-dei-generatori-di-calore-alimentati-a-biomasse-legnose). Se la classificazione non è reperibile, l’impianto deve essere considerato di classe 2 stelle.

 

Tale misura emergenziale rimarrà in vigore almeno fino a tutto domani giorno di emissione del nuovo bollettino da parte di ARPAV.

Alberto Speciale

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