Ricordi – terza parte
Correva l’anno 1954 quando papà fu trasferito alla Stazione Carabinieri Montorio Veronese, proveniente da quella di Valeggio S/Mincio, e venne trasferito perchè doveva contrarre matrimonio con mia madre.
L’allora Comandante della Stazione era il Maresciallo d’Alloggio Maggiore Angelo Capozzella, che rimase fino a quando, all’inzio degli anni ’60, non gli subentrò il Maresciallo d’Alloggio Antonio Tanini: ed è proprio in questo periodo che iniziano i miei ricordi. Come potrei dimenticarli visto che anch’io trascorrevo alcune ore in caserma con papà, sebbene fossi piccolo: la divisa e quel suo modo di essere mi affascinava.
Allora la Stazione era costituita, oltre che dal comandante, da una forza di 5 o 6 Carabinieri che avevano come mezzi in dotazione due moto Guzzi “Alce 500”, lo stesso della foto, alcune biciclette, e solo più tardi, se non ricordo male, venne assegnata la famosa Fiat “Campagnola” comunemente chiamata “Jeep”. Fiat Campagnola
L’allora Comandante della Stazione era il Maresciallo d’Alloggio Maggiore Angelo Capozzella, che rimase fino a quando, all’inzio degli anni ’60, non gli subentrò il Maresciallo d’Alloggio Antonio Tanini: ed è proprio in questo periodo che iniziano i miei ricordi. Come potrei dimenticarli visto che anch’io trascorrevo alcune ore in caserma con papà, sebbene fossi piccolo: la divisa e quel suo modo di essere mi affascinava.
Allora la Stazione era costituita, oltre che dal comandante, da una forza di 5 o 6 Carabinieri che avevano come mezzi in dotazione due moto Guzzi “Alce 500”, lo stesso della foto, alcune biciclette, e solo più tardi, se non ricordo male, venne assegnata la famosa Fiat “Campagnola” comunemente chiamata “Jeep”. Fiat Campagnola

Chi era di piantone invece doveva sbrigare pratiche interne e ricevere denuncie dalla gente di Montorio, anche per “i s-ciopi” per poter andare a caccia, come del resto anche oggi, che venivano stilate con una macchina da scrivere a “castello”, di colore nero, con impresso in bella vista il marchio “Olivetti”. Avete presente i film di Vittorio De Sica e di Gina Lollobrigida dal titolo “Pane, Amore e Fantasia” e “Pane, Amore e Gelosia”? Bene, se qualcuno se li ricorda può benissimo paragonare quel paesino della “Ciociaria” a Montorio Veronese e quegli attori ai nostri Carabinieri di allora: in fondo erano gli stessi anni.
La Caserma aveva il suo orto ben coltivato, mi ricordo che era ricco specie di pomodori, di “pearoni” ed insalata, e si trovava sul retro dello stabile; a turno veniva coltivato da tutti i componenti, anche dal Comandante. Oltre al Maresciallo d’Alloggio Antonio Tanini facevano parte della Stazione, in quei periodi, un Brigadiere di cui non ricordo il nome, i Carabinieri Scelti Ferdinando Giardino e Paolo Viviani , il Carabiniere Canio Santarsiero ed un altro ancora.
Credete a me i Carabinieri a Montorio erano ben visti ma purtroppo, come tutte le cose belle che hanno un’inizio ed una fine, anche la Stazione dell’Arma come simbolo Istituzionale terminò il suo compito per trasferirsi all’inizio degli anni ’70 in quel di San Michele Extra, dove si trova tuttora.
Maurizio.