19 giugno 1986: straripa il “progno”, paura a Montorio
di Gabriele Alloro
Il torrente Squaranto è uno dei canali di scolo della Lessinia e attraversa la frazione di Montorio da nord a sud.
Veder scorrere dell’acqua nel suo letto è un evento assai raro che si verifica solamente quando si scatenano rovesci temporaleschi molto violenti nell’alta valle Squaranto; violenti a tal punto che l’enorme quantità d’acqua che cade non viene assorbita dal terreno, ma si riversa nel torrente percorrendo tutta la valle per poi terminare la sua furibonda corsa a valle nel fiume Fibbio.
Nei secoli passati, quando le piogge erano molto più abbondanti, il torrente Squaranto rappresentava una vera e propria spada di Damocle per il paese: le alluvioni erano piuttosto frequenti ed in molti casi disastrose.
L’ultima si è verificata il 19 giugno 1986 e fu un momento drammatico per tutto il paese. In tarda serata una perturbazione temporalesca scatenò l’inferno nella zona di Roveré facendo cadere al suolo un’eccezionale quantità d’acqua.
A Montorio erano da poco passate le 23,00 quando il torrente, complice un accatastamento di tronchi d’albero, straripò all’altezza del ponte di via dei Cedri abbattendo la spalla sinistra dell’argine: una consistente massa d’acqua e fanghiglia invase la piazza delle Penne Nere e si riversò in alcune vie della “prateria” arrestandosi fortunatamente nel giro di pochi minuti.
La paura fu grande e per qualche attimo si temette il peggio; solo per un soffio furono scongiurati allagamenti di garages e cantine, grazie anche allo scoperchiamento dei tombini, ad opera di alcuni abitanti, che permise all’acqua di trovare sfogo e defluire con una certa rapidità.
Il mattino seguente si poté fare una veloce stima dei danni che consistettero maggiormente nell’intervento di riparazione della spalla del ponte, una generale pulizia della piazza Penne Nere e delle vie Cedri, Oleandri, Faggi e Gelsi invase da oltre 500 quintali di detriti e fango maleodorante.
I Filmati
Il filmato di Valentino Magagnin che documenta i risultati dell’esondazione del progno del 19.06.1986 ore 23.00 con la rottura degli argini
Il filmato di Matteo Arganetto
