Trascrivere le memorie di un territorio ricco di tradizione e storia
I quaderni della dorsale: l’esigenza di non disperdere le storie collettive che esprimono la nostra identità
Un volume che coinvolge più realtà e più comunità, ottimo nei contenuti ed esteticamente ben curato. Una pubblicazione che diventa risorsa per la collettività, trasmissione di sapienza, un dono per tutto il territorio.
Il Volume “I Quaderni della Dorsale è in distribuzione .
Ecco dove trovarlo:
– Distributore di carburante Agip – Glam in via A. Da Legnago 1/c;
– Cartoleria tabaccheria in via Olivè 60 a Montorio;
– Cartoleria Lo Scrittoio in piazzale Buccari a Montorio.
La parola “volontario” ha la stessa radice di volontà: è grazie ad essa che si riescono a portare a termine progetti come “I quaderni della dorsale”. La finalità del programma è riassunta nel motto: “raccogliere per non disperdere e scrivere per far conoscere”
Un’idea nata da un gruppo eterogeneo unito da un grande desiderio di promuovere il proprio territorio nel quale tante persone si dedicano alla ricerca. Molte volte questa ricerca rimane chiusa in un cassetto per la difficoltà di pubblicare. Pubblicare significa entrare in un circuito che non sempre senza aiuto è possibile percorrere. L’idea è appunto di riunire in un volume tutti quei contenuti che rischiano di rimanere chiusi in cassetti e sugli scaffali e dare la possibilità anche ai giovani di valorizzare i loro lavori e rendere più accessibili gli archivi anche privati affinché non rimangano conoscenza solo di pochi.
Un doveroso ringraziamento alla Circoscrizione VIII e alle aziende del territorio che hanno partecipato al progetto. Grazie al loro contributo è stato possibile realizzare il volume.
Alma Ballarin – Presidente Circoscrizione VIII: “I quaderni della dorsale è un bellissimo progetto storico-culturale e sociologico. Io l’ho già letto e mi complimento perché è veramente straordinario. Racconta la nostra storia, quella dell’Ottava Circoscrizione, delle nostre frazioni. Come amministrazione siamo convinti che la valorizzazione del territorio passi necessariamente attraverso maggiori investimenti nella cultura. Vogliamo coltivare il rapporto con le associazioni, abbiamo bisogno delle associazioni. Ringrazio montorioveronese per averci coinvolto in questo progetto.“
“I quaderni della dorsale” sono promossi e sostenuti dall’associazione di promozione sociale montorioveronese.it che dal 2002 opera sul territorio. Il progetto nasce dall’incontro di persone, che hanno in comune passione e un forte senso di appartenenza al territorio: il fil rouge che ha accompagnato l’intero progetto e ha permesso la realizzazione dello stesso in tempi molto ristretti. Un ringraziamento particolare agli autori che hanno risposto in maniera appassionata a questa nostra iniziativa.
Non esiste memoria se non viene tramandata e non esiste conoscenza se non viene condivisa. Nelle vallate della Valpantena e della Valsquaranto ci sono moltissime persone competenti e appassionate che fanno ricerca. Ci sono tantissimi giovani che con le loro tesi di laurea investono un pezzettino del loro futuro nel territorio. L’intento è di offrire un’architettura editoriale affinché tutti possano scrivere e possano pubblicare: raccogliere conoscenze affinché possano diventare cibo per il nostro futuro, per delle comunità più consapevoli della propria identità.
I quaderni sono rivolti a tutte le persone curiose che vogliono scoprire le particolarità della Valpantena e della Valsquaranto. Sono rivolti in particolar modo alle persone che vivono da molto tempo in questo territorio, che l’hanno visto cambiare, che si sono resi protagonisti del cambiamento e che si ritrovano in molte vicende narrate nel volume. Sono rivolti a chi si è aggiunto a queste comunità da poco tempo e ha voglia di conoscerle in modo più approfondito. A chi le osserva dall’esterno, da altri quartieri. Sono dedicati alle nuove generazioni. Ai giovani affinché possano prendere coscienza della bellezza dei luoghi. Un invito a guardarsi attorno e vivere meno distrattamente in paesaggio, un modo per osservare i luoghi che solitamente vediamo abitudinariamente con un’ottica diversa. Una pubblicazione che vuole essere spunto per una riflessione. Sono rivolti alle scuole e a tutti gli studenti perché possano trovare spunti per scoprire la storia locale e le tradizioni.
Il nome del progetto è frutto di un lavoro meditato di riflessione. La parola “quaderni” sintetizza la dimensione editoriale: il quaderno, infatti, è il supporto cartaceo ideale per raccogliere appunti che diventano pillole di conoscenza, contributi precisi, puntuali e rigorosi ma molto piacevoli alla lettura e perciò adatti.
Il termine “dorsale” indica l’appartenenza territoriale. La dorsale Prea Fita, che dal castello sale verso il Forte Preara e il Piloton e poi ancora più in alto verso la Lessinia è il luogo ideale di unione tra le due vallate dal quale si possono osservare nella loro completezza. È stato scelto di rappresentare questo concetto con semplicità, grazie all’aiuto di Paola Braga che ha realizzato un disegno di copertina molto efficace che rende perfettamente l’idea del territorio.
Il progetto è pensato per avere continuità con periodicità annuale. La distribuzione del volume all’inizio di dicembre rappresenta un’ideale rituale di fine anno, un modo originale per scambiare gli auguri, per un confronto tra le comunità dell’VIII Circoscrizione.
I Quaderni vogliono rappresentare un momento di riflessione tra diverse generazioni che hanno linguaggi e velocità diverse. Un confronto tra tradizione e innovazione, tra la lentezza della meditazione e della riflessione e la velocità e la voglia di apprendere dei giovani Se prendiamo tutti questi ingredienti li mescoliamo assieme viene fuori un mix straordinario di cui poi beneficia tutta la comunità.
Scorrendo l’indice appare fin da subito evidente che sono presenti articoli con argomenti geograficamente e cronologicamente diversi. E una pubblicazione che non necessità di una lettura organica. I singoli contributi possono essere letti in ordine sparso, in momenti diversi. Sono tutti di altissimo livello anche se provengono da autori differenti. Hanno partecipato al progetto docenti accademici dell’Università di Verona, laureandi e di studiosi del territorio. Per agevolare il lettore sono state create sezioni diverse: tradizione, ambiente, storia, arte e sconosciuti ma illustri. Inoltre uno spazio e una sezione sono riservati alle scuole. Una attenzione molto apprezzata dalla direttrice Paola Catanzaro dell’Istituto Comprensivo 17 Montorio: “Un progetto nato all’interno delle unità di apprendimento che coinvolge vari ambiti disciplinari incentrato sulla tematica dell’acqua è stato arricchito con la partecipazione ai quaderni della dorsale, una pubblicazione che rispecchia la cultura, la storia e la tradizione di questo territorio: una realtà molto forte, una comunità molto legata al territorio. Ci fa molto piacere far parte di questa architettura editoriale e gli alunni hanno potuto esprimersi diventando protagonisti integrando il progetto con un piccolo mattone”
L’insegnante Manuela Briani sottolinea come questo progetto sia importante per i ragazzi: “Il mio lavoro di insegnante riesce bene quando dà spazio agli alunni. Mi ha fatto molto piacere questa collaborazione che, nata spontaneamente nello spirito della gratuità, permette di far crescere la comunità. I ragazzi hanno risposto con entusiasmo”. E sono proprio gli alunni a sottolineare quanto questo progetto sia importante per loro: “L’anno scorso abbiamo lavorato ad un progetto che aveva come tema l’acqua. È stato molto interessante perché abbiamo capito che è una risorsa molto preziosa perché dove c’è acqua c’è vita. È un bene di tutti che deve essere usato con intelligenza. I fiumi sono importanti vie di comunicazione che uniscono luoghi lontani. Abbiamo noi stessi sperimentato il viaggio sul fiume Adige facendo rafting. Siamo passati sotto i ponti della città, abbiamo imparato le loro storie e gli abbiamo osservati un’attenzione per poi rappresentarli. L’insegnante ci ha stimolato mostrandoci differenti stili pittorici e ognuno di noi ha interpretato e realizzato disegni molto diversi. Non siamo stupiti di questo perché a scuola impariamo anche a osservare le cose da più punti di vista così da riuscire a cogliere tutte le diversità che il mondo ci offre.”
Nicoletta Morbioli ex direttrice delle scuole della Valpantena e della Valquaranto ha sottolineato quanto questo progetto possa essere importante anche per l’integrazione: “Dobbiamo essere in grado di interpretare i cambiamenti che stanno avvenendo consapevoli che la Valpantena e la Valsquaranto hanno valori forti a livello culturale e religioso e che sono in grado di accogliere rimando saldi nei valori di base”
Entrambe le serate di presentazioni de “I quaderni della dorsale” sono state chiuse dall’intervento di Nicolò Brenzoni, insegnate, e conduttore delle trasmissioni televisive “Che classe” e “Verona segreta”:
“L’importanza di ricordare è ben espressa da una frase contenuta in un frammento del film basato su una storia vera dal titolo Monuments Men: <<puoi sterminare un’intera generazione, bruciare le loro case e troveranno una via di ritorno ma se distruggi la loro storia, la loro cultura è come se non fossero mai esistiti>>.
Il progetto de i quaderni della dorsale può essere riassunto con tre parole:
1) Vita – La vita umana di ogni persona è molto più importante di qualsiasi opera d’arte, perché la vita di una persona è un’opera d’arte. Ma la vita è direttamente associata con la memoria e le opere d’arte. Le opere come “I quaderni della dorsale” ci portano a confrontarci con noi sessi in modo nuovo ed inaspettato raccontando una identità che ci spinge a cercare il nostro io più profondo, il senso della vita.
Un’opera d’arte rappresenta la sintesi di tante vite che sono passate e soprattutto ci proietta verso una dimensione nuova. Ogni artista se segue veramente la sua missione e i suoi talenti approfitta di conoscenze e sapienze antiche per creare portare qualcosa di nuovo. Ogni volta che osserviamo un’opera d’arte di Leonardo, di Michelangelo e dei grandissimi geni dell’umanità siamo inconsciamente spinti a dare il meglio di noi stessi. I grandi maestri vanno ricordati ammirati e tenuti a modello perché avevano il coraggio di sperimentare di provare a capire a conoscere come farebbe spontaneamente un bambino. Se perdiamo questo rischiamo di perdere la nostra identità e il nostro “essere umani”
2) Sapienza – Spesso si parla di cultura in realtà la sapienza è qualcosa di più elevato. La sapienza è connessa alla capacità di conoscere come funziona la natura e come funziona l’essere umano. Anche un articolo sulla cultura popolare sulla sagra del Brocolo esprime sapienza, quella contadina: quando seminare? Quando raccogliere? cosa seminare.
Ma la Sapienza è alla base anche nella fondazione di Verona. Verona è nata seguendo la sapienza degli antichi. Durante la seconda guerra mondiale i monumenti veronesi sono stati messi in sicurezza da imponenti strutture di protezione per preservarli dalle incursioni aeree e dai bombardamenti, perchè siamo consapevoli che dietro queste opere d’arte c’è la storia, c’è una vita e un vissuto, c’è uno stimolo a superare noi stessi. I veronesi difendendo i monumenti cercavano di difendere e proteggere le loro identità. E l’istinto di conservazione verso la propria storia.
La cultura può variare da un popolo all’altro ma la sapienza prevede la conoscenza delle leggi della vita e l’universo. Chi protegge i monumenti conosceva le leggi dell’universo.
Gli antichi sapevano orientare le proprie città affinché gli abitanti potessero vivere bene. È Vitruvio l’architetto della Roma imperiale del primo secolo che descrive come deve essere fondata la città. Sapienze che a distanza di 1500 anni nel rinascimento vengono riprese, da Leonardo che disegnò l’uomo vitruviano con dimensioni e proporzioni che esprimono le leggi dell’universo. L’uomo cerca il contatto con il divino e deve capire quello che il divino ha scritto. Una sapienza spirituale che collega cielo e terra ma anche una sapienza molto pratica che l’uomo non può dimenticare. È necessario conservare la Sapienza e il progetto de “I quaderni della dorsale” va annoverato tra i tentativi di conservare la Sapienza.
3) Bellezza – Tutte le opere d’arte e i monumenti si ispirano alla bellezza. In natura tutto è bello. Ogni volta che noi ci innamoriamo di qualunque cosa e a qualunque livello siamo in realtà attratti dalla bellezza: è la bellezza che ci fa innamorare.
La bellezza sembra apparentemente inutile non è mercificabile non ha un’utilità nella vita eppure è ciò che muove tutta la vita. La bellezza è la rappresentazione di come siamo è la rappresentazione massima della vita, è ciò che dà senso alla vita.
Gli artisti cercano di capire le leggi dell’universo per riproporle all’interno delle opere donando sapienza e bellezza.
In natura tutto è bello e gli artisti come quelli che hanno creato i quaderni hanno cercato di raccogliere vita, sapienza ma anche di seguire le leggi dell’intero universo cioè hanno raccolto anche bellezza.
I Quaderni della dorsale raccontano di vita con grande sapienza e soprattutto sono molto belli.”
Sommario del primo volume
Presentazione di Gian Paolo Romagnani
A tutta Scuola
Manuela Briani – Il calendario dei ponti di Verona 2020
Dal Castello, al Piloton e poi su fino a San Fidenzio
Giorgio Chelidonio – Micro-mosaici preistorici tra Valpantena e Valsquaranto
Gian Maria Varanini – Montorio e il suo castello: secoli X-XV
Stefano Magrella – Alla cerca del sole: Verona, l’Ipogeo, il Pilotòn, il piano di fondazione
di Verona, tra errori e giuste intuizioni, secondo Umberto Grancelli
Ivan Minucelli – San Fidenzio in Valpantena
La Valpantena da Grezzana a Verona
Gabriele Pollini – Novaglie: la terra dei brocoli
Roberto Rubele – La tramvia della Valpantena
Marco Guglielmi – I Balladoro e la villa del Gazol di Novaglie
La Valsquaranto da Moruri al fondo valle
Marta Morbioli – Archivio Storico Asilo Regina Margherita: la maestra Rachele Boni
Luigi Alloro – Montorio alla fne del secolo XVIII
Roberto Zamboni – I Montoriesi e i Mizzolesi deportati nei campi di concentramento nazisti
Cristian Albrigi – 1944-1945: dodici mesi con la contraerea del Gruppo Amerio
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Elisabetta Albrigi – Il postino a cavallo: Giuseppe dai Prè moderno corriere di altri tempi
Elementi in comune tra le due vallate
Gabriele Alloro – Antonio da Legnago (c. 1350-1385)
Thea Griminelli – El progno
Presentazione alla Cantina Valpantena a Quinto di Valpantena – 28 novembre 2019
Presentazione al Circolo I° Maggio a Montorio – 5 dicembre 2019
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