Si respirano meno veleni in corso Milano che nelle vicinanze di un comignolo che scarica in atmosfera i residui della combustione di biomasse. Si, non è una metafora, ma una cruda e per molti di noi, sorprendente verità. L’affermazione vale per Montorio, per Ferrazze, per Mizzole, per Pigozzo, per Santa Maria in Stelle e probabilmente per tutti i borghi della periferia urbana dove le stufe a legna e pellet sono presenti in gran numero. Per la verità ritengo che ci sia ancora anche più di qualche camino aperto, come quelli della nonna, che brucia anche se l’uso è vietato.
L’associazione Montorioveronese ha promosso la costruzione e l’installazione di una rete di sensori fissi, per la misura delle polveri fini, che copre capillarmente Montorio e si estende in altri borghi della val Squaranto e Valpantena. Assieme agli strumenti fissi, è stato acquistato anche uno strumento portatile che permette di misurare il contenuto di polveri fini, in ogni strada e vicolo di Montorio e degli altri paesi. Gli strumenti fissi, autocostruiti, originano da un progetto sviluppato in Germania, mentre quello mobile è stato acquistato negli Stati Uniti. Entrambi i progetti hanno per obiettivo la costruzione e diffusione di apparecchi a basso costo, per consentire ai cittadini di misurare direttamente alcuni dei parametri più rappresentativi dell’inquinamento ambientale. Ad entrambi i progetti collaborano università ed enti qualificati.
La sperimentazione di Montorioveronese è partita lo scorso marzo ed in queste giornate d’inverno i sensori ci restituisco valori che preoccupano. Valori di PM10 intorno ai 100 µg/m3 sono normali nelle aree intorno ai comignoli sopra descritti e, durante le fasi di accensione delle stufe, misuriamo picchi che raggiungono anche i 200 o 300 µg/m3 . Questi valori vengono rilevati mentre l’ARPAV in corso Milano misura valori medi giornalieri che variano da 47 a 65 ! Da qui la provocatoria affermazione iniziale.
A chi ha una stufa a legna o pellet in casa, consiglio di leggere l’opuscolo “Brucia bene la legna. Non bruciarti la salute”
http://www.lifeprepair.eu/wp-content/uploads/2018/11/OPUSCOLO_biomasse_25_10_Pagine-singole.pdf
frutto di un progetto al quale collaborano tutte le Agenzie per l’Ambiente delle regioni del bacino padano e finanziato, in parte, dall’Unione Europea.
L’opuscolo è ricco di informazioni utili e per niente scontate.
Ricordo infine che tutte le registrazioni dei sensori fissi sono disponibili su questo sito, come le schede con i risultati delle sessioni di misura più significative, fatte con lo strumento portatile. Chi avrà la curiosità e la costanza di dare un’occhiata, scoprirà che a Montorio la prima fonte di polveri sottili non è il traffico veicolare, ma i caminetti e le stufe che abbiamo in casa.
Montorio, 9 dicembre 2019
Carlo Sperotto
Di seguito i dati del monitoraggi con strumento portatile Air Beam. In evidenza il picco di 303 µg/m3
Di seguito il grafico dello strumento fisso Luftdaten di Piazza Buccari del giorno 9 dicembre 2019. Si notino i picchi a metà pomeriggio di oltre 400 µg/m3