Costruzione della linea tramviaria a trazione elettrica: Borgo Venezia – Piazza Municipio di Montorio
COMUNE DI VERONA PROCESSO VERBALE dell’adunanza consigliare del 27 marzo 1925 (Sessione straordinaria)
SEDUTA DEL 27 MARZO 1925 (da pag 142 a pag 151)
OGGETTO n. 16 Convenzione col Comune di Montorio per la costruzione della linea tramviaria a trazione elettrica: Borgo Venezia – Piazza Municipio di Montorio.
« On. Consiglieri,
Le aspirazioni e gli sforzi tenaci degli abitanti di Montorio per essere collegati alla città mediante la linea tramviaria, trovano finalmente il meritato compenso, mercé l’attivo interessamento dell’Amministrazione straordinaria e di benemeriti cittadini di quel Comune, doverosamente appoggiati dai preposti alla nostra tramvia ed alla Cassa di Risparmio.
Lo schema di convezione che vi abbiamo distribuito, riporta le norme dell’accordo, frutto di lunghe trattative, nelle quali fu nostra premura di tutelare efficacemente gl’interessi del Comune e dell’Azienda.
Il progetto redatto dalla Direzione della tramvia, e che trovasi sottoposto al vostro esame, risponde ad ogni esigenza tecnica. Il preventivo di spesa ammonta a lire 800.000, e per conseguenza, tenuto conto del contributo di lire 350.000 da parte del Municipio di Montorio, l’onere a carico dell’Azienda tramviaria sì limiterebbe a lire 450.000, restando però l’intera linea in proprietà assoluta dell’Azienda medesima.
Ciò premesso, confidiamo che sarete lieti con noi di questo nuovo notevole passo, diretto all’estensione della rete tramviaria, con una nuova linea che apporterà sensibili vantaggi così alla città nostra come alla fertile e industre terra di Montorio, e sottoponiamo alla vostra approvazione il seguente
Ordine del giorno
- — Il Consiglio Comunale approva il progetto e preventivo di spesa, nonché il seguente schema di convenzione col Comune di Montorio per la costruzione della linea tramviaria a trazione elettrica Borgo Venezia – piazza Municipale di Montorio;
- — Autorizza il Sindaco alla necessaria stipulazione.
- — Incarica l’Amministrazione dell’Azienda tramviaria di tutte le conseguenti pratiche per il più sollecito compimento dell’opera, autorizzando che all’esecuzione dei lavori si proceda per appalto a trattativa privata e per qualche parte in economia.
- — Alla spesa a carico dell’Azienda del tram in complessive lire 450.000 si farà fronte col residuo fondo disponibile sul mutuo contratto dal Comune per l’estensione delle linee tramviarie ».
Schema di convenzione col Comune di Montorio per la costruzione della linea tramviaria a trazione elettrica: Borgo Venezia – Piazza Municipio di Montorio.
1. — Il Comune di Verona si obbliga con il Comune di Montorio Veronese di costruire una linea tramviaria a trazione elettrica che, staccandosi dalla tramvia urbana di Borgo Venezia, congiunga la città col paese di Montorio Veronese, terminando sulla piazza del Municipio di Montorio.
La costruzione di tale linea sarà fatta in base al tracciato allegato al presente contratto e comprenderà tanto l’armamento stradale quanto la linea aerea. Sarà con rotaie a tipo Phoenix e a un solo binario, tranne nei punti dove sì ritenesse opportuno,a giudizio del Comune costruttore, predisporre la possibilità di un incrocio.
2.— Il Comune di Verona si obbliga di esercitare o direttamente o a mezzo di concessionario la linea tramviaria di Montorio fino a che funzioneranno nella città di Verona le attuali tramvie elettriche. Nel caso di radicali trasformazioni o mutamenti nella forma di trazione o nell’impianto e nell’esercizio delle tramvie urbane di Verona, i due Comuni prenderanno nuovi accordi. – .
3. — Il Comune di Montorio veronese si obbliga di dare, e fin d’ora, accorda la concessione incondizionata e gratuita per l’occupazione delle strade o aree comunali di propria pertinenza e per il diritto di passo sulle stesse, nonché per l’assoggettamento del pari gratuito dei fabbricati comunali alle altre servitù che si rendessero necessarie per la costruzione ed il funzionamento della linea tramviaria, compreso il collocamento dei pali di sostegno, cabine, eventuali binari di incrocio o di manovra e quant’altro. Per i terzi, se comunisti di Montorio, questo Comune s’impegna di riportare eguali consensi senza alcun compenso.
4. — Il Comune di Montorio s’impegna di concorrere nella spesa della costruzione della linea con lire 350.000, che il Commissario dichiara di avere già ottenuto a mutuo dalla Cassa di Risparmio di Verona, ma che comunque saranno provvedute dal bilancio comunale.
Tale somma s’intende corrisposta come contributo a forfait. Sarà versata dalla Cassa di Risparmio direttamente al Comune di Verona col concorso dell’Esattore Tesoriere del Comune di Montorio, in ragione di 1/3 all’inizio dei lavori e successivamente, fino a esaurimento della cifra di lire 350.000, secondo la progressione dei lavori e la provvista dei materiali, da documentarsi alla Cassa di Risparmio dal Comune di Verona percipiente.
5. — I lavori avranno inizio nel maggio 1925 e saranno proseguiti con la massima celerità, preferendo il sistema dell’appalto. Essi incombono al Comune di Verona, il quale dovrà come assumerne la direzione e la responsabilità, così procurare le autorizzazioni del caso da parte dell’Amministrazione Provinciale di Verona e del Circolo ferroviario di Verona.
A carico del Comune di Verona resteranno altresì le opere accessorie d’allargamento di rettifica della sede stradale, di rafforzamento dei manufatti o di espropriazione, anche se in territorio del Comune di Montorio, nei casi in cui da parte di questo Comune per troppo ingenti alterazioni alla proprietà privata non si riesca a ottenere il consenso gratuito dei proprietari gravati: pure in tale ipotesi il Comune di Montorio s’impegna d’interporre i suoi buoni uffici per l’appianamento e la risoluzione di ogni controversia. L’onere del Comune di Verona s’intende però per una volta tanto, non rimanendo il Comune di Montorio esonerato per le aree e per i manufatti stradali di sua proprietà dal provvedere alla successiva manutenzione, alla provvista e allo spargimento della ghiaia etc. anche nell’interno dei binari.
6. — L’intera linea così costruita, con il suo armamento, resterà in proprietà del Comune di Verona, il quale ne assume la manutenzione.
Il Comune di Montorio correlativamente non avrà nessuna ingerenza e nessuna interessenza né diretta né indiretta sull’esercizio della stessa, che non potrà a nessun titolo gravare di tasse né d’imposte comunali né di addizionali di alcun genere, intendendosi la rinuncia a questa imposizione correspettiva della riduzione a lire 350.000 del contributo a forfait fissato dal Comune di Verona.
Del pari il Comune di Montorio resterà sollevato da qualsiasi onere e compartecipazione che fosse, dovuta allo Stato sui prodotti dell’esercizio o in qualsiasi altra forma, ma non potrà inversamente vantare alcun diritto ad eventuali sovvenzioni che lo Stato e la Provincia fossero per concedere al Comune di Verona per la costruzione e per l’esercizio della nuova linea, intendendosi esplicitamente che anche il tratto di linea costruito in territorio di Montorio andrà computato come facente parte della rete del Comune di Verona,
7. — Il servizio sarà fatto con le vetture in uso per il servizio tramviario urbano. Ogni ora una vettura andrà a Montorio e ne ritornerà. L’orario mattutino sarà regolato come l’orario normale urbano. Quello serale recherà l’ultima partenza nei mesi d’inverno da Verona alle 21, da Montorio alle 21.30; nei mesi di estate da Verona alle 22, da Montorio alle 22.30. La partenza da Verona avverrà di regola in Piazza Vittorio Emanuele. L’ultima vettura da Montorio giunta a Porta Vescovo rientrerà direttamente in rimessa e ai passeggeri sarà accordato collo stesso biglietto il passaggio sulle vetture urbane in quell’ora ancora circolanti che arrivino in Piazza Vittorio Emanuele. Nel caso di trasformazioni nella distribuzione della rete urbana il Comune di Verona si riserva di stabilire il capolinea in altra parte della Città.
8. — La nuova linea sarà divisa in quattro tratte: Piazza Vittorio Emanuele – Borgo Venezia, Piazza Vittorio Emanuele – Ponte Fiorio, Piazza Vittorio Emanuele – Montorio e Ponte Fiorio – Montorio: sulla prima e sulla quarta si pagheranno, allo stato attuale delle tariffe, cent. 40 — sulla seconda cent. 60, sulla terza cent. 80. Nel caso di aumento, anche parziale, delle tariffe di altre linee sia per provvedimento governativo che per determinazione del Comune di Verona, i prezzi suindicati saranno aumentati in proporzione, Nel caso che fosse dovuto sui biglietti qualche concorso allo Stato, i prezzi di cui il presente articolo dovranno sempre risultare netti per il Comune di Verona.
Nelle ore mattutine e fino alle ore 8 saranno attuate corse a tariffa operaia speciale.
Sono esenti dal pagare i bambini non più alti di un metro purché accompagnati.
9. — Per tutte le altre regole sulla circolazione, abbonamenti etc. saranno osservate le norme generali emanate per la sua azienda tramviaria dal Comune di Verona in quanto siano applicabili o quelle particolari alla linea che l’esperienza sarà per suggerire e dettare.
10.— Le spese del presente contratto sono a metà fra i due Comuni di Verona e di Montorio ».
SINDACO- È aperta la discussione.
LONARDI- Pregherei, a titolo di raccomandazione, la Giunta e la Commissione amministratrice di veder di studiare con una certa sollecitudine se in un prossimo avvenire (speriamo assai prossimo) è possibile prolungare la linea tramviaria dalla piazza del Municipio di Montorio fino al ponte Trivellin: questo perché un gruppo di amici di Montorio si sono a me caldamente raccomandati. Comprendo tutte le ragioni di difficoltà in ordine tecnico e finanziario del nuovo progetto, ma raccomando di vedere se è possibile studiare l’esecuzione di quel prolungamento di linea.
Bernini Buri – Mi compiaccio della esecuzione della linea di Montorio, perchè sono espansionista in fatto di linee tramviarie, ma io vorrei domandare all’Amministrazione a che punto sono le pratiche con l’Amministrazione di S. Michele, perché non c’è dubbio sull’impegno assunto dall’Amministrazione di Verona per il prolungamento a S. Michele.
Vedo in questo schema che il progetto non riguarda per niente la deviazione a S. Michele. To non so quali ragioni finanziarie s’oppongano all’attuazione del progetto, ma certo io avrei piacere di sentire qualche dichiarazione che dimostrasse che l’Amministrazione vuole venire ad una risoluzione con l’Amministrazione di S. Michele.
CREMONESE – In conformità all’impegno che avevamo preso con l’Amministrazione Comunale di S. Michele, alla Direzione del tram è allo studio il progetto di una possibile continuazione della linea per S. Michele; e questo in relazione a quell’impegno che sembra esistere fra Amministrazione Comunale di Verona e Amministrazione Comunale di S. Michele. Dico, sembra esistere, per questa semplice ragione: perché dall’esame dell’incarto risultano difficoltà di fatto e giuridiche che per alcuni sono rilevantissime. Sarà mia cura convocare i rappresentanti di S. Michele per vedere di superare le difficoltà. A tranquillità del consigliere Bernini Buri dico questo: è nostra intenzione studiare la cosa con la migliore buona volontà e benevolenza per vedere di accontentare i desideri dell’Amministrazione di S. Michele. Certo però bisogna andar prudenti.
BERNINI Buri- Io credo che una deviazione, una linea laterale, non porterebbe un grave onere, In fondo la strada è fatta e può servire per lo sviluppo di tutta la zona fra il Viale Spolverini e lo stradone provinciale.
CREMONESE- Se ci saranno delle difficoltà, cercheremo di superarle, perché, come desidera S. Michele il tram, altrettanto è desiderio nostro di accordarlo: Vedremo di metterci d’accordo per superare ogni difficoltà.
GENTILLI – Raccomando anche di studiare la pratica del collegamento Cadidavid e S. Massimo.
PARONZINI- Sono certo d’interpretare il sentimento dei Montoresi e del cav. Predassi, commissario, ringraziando la Giunta per aver prolungato fino a Montorio la linea tramviaria. Sono certo che questo prolungamento porterà vantaggio al paese di Montorio come pure all’Azienda del tram.
Sindaco – Metto ai voti. Chi approva è pregato di alzare la mano.
— Approvato all’unanimità.
Resoconti delle Sedute del Consiglio Comunale di Verona anno 1925
SEDUTA DEL 27 MARZO 1925 (da pag 142 a pag 151)