Mascherine in consegna – A chi rivolgesi se non arrivano


Volontari distribuiscono le mascherine

Il Sindaco di Verona Sboarina «Altra norma di buon senso che voglio ricordare: è fondamentale uscire con la mascherina – evidenzia il sindaco – e nel caso in cui non l’abbiate trovata nella cassetta della posta dovete segnalarlo chiamando al numero 045 8052113 oppure scrivendo una mail a protezione.civile@comune.verone.it, perché abbiamo una squadra dedicata proprio a risolvere queste situazioni. Anche in questo caso voglio fare un appello al buon senso: dovete segnalare la mancanza di mascherine solo nel caso in cui siano effettivamente assenti, non deve essere un’occasione per farne scorta».

Ricordiamo che le mascherine “Non sono da considerare presidi medici, mirano ad assicurare maggiore protezione in caso di uscita dalla propria abitazione, fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza minima di un metro tra le persone, sono strettamente personali, non sono lavabili e non è in alcun modo consentito un utilizzo promiscuo, neanche tra i componenti dello stesso nucleo familiare”.

Le mascherine filtranti fornite dalla Regione del Veneto non sono un Dispositivo di protezione individuale, e non garantiscono la protezione dei suoi utilizzatori dal contagio di agenti patogeni, né il mancato contagio da agenti patogeni a soggetti terzi.

“Sono assimilabili a mascherine chirurgiche – ha spiegato il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella – il principio fondamentale è che questa mascherina protegge non tanto la persona, ma la persona che ho davanti. Se, quindi, siamo in due ed entrambi abbiamo la mascherina, si è protetti entrambi”.

Gli appelli del Sindaco

Gli appelli di Sboarina: «Fate la spesa una volta a settimana». Ai vivai: «Consegnate a domicilio»
Voglio iniziare con degli appelli: il primo è il buon senso nel comportamento delle persone, perché abbiamo delle norme e vanno rispettate, chi non le rispetta viene sanzionato in virtù dei tantissimi controlli che stiamo facendo. Vi sono però dei comportamenti che sono tendenzialmente non sanzionabili, ma che non rispondono alla “regola” del buon senso», così il sindaco di Verona Federico Sboarina ha inaugurato quest’oggi, martedì 31 marzo, il consueto punto stampa dedicato all’emergenza epidemiologica da coronavirus. Il primo cittadino veronese ha quindi spiegato: «Mi sono arrivate un sacco di segnalazioni da parte di cassiere e collaboratori nei supermercati, di tantissime persone che si recano più volte al giorno al supermercato a far la spesa. L’andare al supermercato è permesso, il buon senso però ci dice che siccome dobbiamo “restare a casa”, allo stesso modo non si deve andare al supermercato sei volte al giorno, o anche solo una volta al giorno. Al supermercato, – ha ribadito il sindaco Sboarina – ci si va da soli e lo stretto necessario, facendo una spesa che ci duri cinque o sei giorni».

Un’altro appello specifico il sindaco veronese lo ha quindi voluto rivolgere ai proprietari di cani: «Anche in questo caso è permesso uscire con i cani dalla propria abitazione per portarli a fare i bisogni nel raggio di 200 metri dalla propria abitazione, – ha rilevato Sboarina – tuttavia i cani non devono diventare il “lascia passare” per poter stare fuori tutto il giorno, anche su questo bisogna seguire le norme con il buon senso di una comunità e il cane lo si porta fuori con la frequenza di prima del coronavirus, giusto lo stretto necessario per il cane, e non per il padrone del cane». Altro appunto agli stessi padroni dei cani il sindaco lo ha riservato in materia di raccolta degli escrementi: «Mi arrivano segnalazioni di tanti che non li raccolgono approfittando delle strade deserte, ricordo che chi non lo fa può incorrere in una multa, perché c’è una norma che prevede la sanzione e, oltre a questo, non è che oggi siccome non ci vede nessuno tiriamo dritti e via, ma così come si faceva prima, i bisogni del cane vanno raccolti e buttati».

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