Lo Squarà, la pieve e il palazzo Battaglia nel 1563
Con Decreto Ministeriale in data 8 aprile 1941, in applicazione della Legge 22 dic. 1939, n. 2006, viene istituita in Verona una sezione dell’Archivio di Stato, poi Archivio di Stato. Il Comune di Verona successivamente trasferisce presso la nuova struttura, a titolo di deposito, gli ” Antichi archivi veronesi ” che erano stati istituiti presso la biblioteca comunale di Verona, nell’ex convento dei gesuiti di S. Sebastiano in via Cappello (delibere del consiglio comunale degli anni 1867 e 1868).
Gli Antichi archivi veronesi, oltre all’archivio del comune, contengono diversi fondi pubblici e privati tra cui anche il fondo Murari Dalla Corte con il disegno delle sorgenti del Fibbio eseguito da Cristoforo Sorte su richiesta dei Padri di S. Nazaro e Celso.
Il disegno porta la data del 2 aprile 1563:
“Io christoforo Sorte ho fatto, il presente disegno, ad estantia delli R.di padri di San Lazaro, dil prentipio dil fibio cio, e, il scuara li boglii di acqua che nel palazzo dil mag.co messer michel Battaglia alli 2 Aprile 1563.”
Il disegno è su carta e misura 49,5 centimetri per 45 centimetri. Il nord è a sinistra di chi guarda e la scala è di pertiche 100 veronesi. I corsi d’acqua sono di colore azzurro, le strada di colore giallo, verde la campagna mentre gli edifici sono in colore rosso.
L’area della Pieve e del laghetto Squarà si trova all’estrema sinistra del disegno. Sono evidenti i tre corsi d’acqua che hanno origine dal laghetto e che poi vanno a confluire nel Fibbio: uno detto “acqua del palazzo” esce dai boioni che affiorano nel giardino del Palazzo Battaglia, il secondo detto “acqua del Squarà” che ha inizio proprio dal laghetto e il terzo detto “acqua del Fiumicello” ha origine a partire proprio dal tratto iniziale del Fiumicello che scorre in direzione Verona.
I tre rami del Fibbio si congiungono presso la località “ponte trivelin”