I nidi al tempo del corona virus


Il nido del merlo

I nidi degli uccelli sono costruiti in primavera, durante il periodo riproduttivo, per consentire la cova delle uova al riparo sia dalle avversità climatiche sia dai predatori. La scelta dell’ubicazione, delle forme e dei materiali utilizzati per la costruzione varieranno a seconda della specie. Alcuni uccelli sono soliti costruire i loro nidi negli anfratti, nelle cavità degli alberi (Storno, Picchio) o in buchi scavati nelle pareti sabbiose (Martin pescatore); altri invece prediligono fare i nidi a terra, fra le erbe (Pavoncella, Allodola), oppure fissarli a rami di alberi o a cespugli a svariate altezze (Merlo, Pendolino).
Anche le forme possono essere delle più varie: possono essere nidi aperti, detti “a cestello” o chiusi, i cosiddetti nidi “a sacco”. La materia prima con cui questi nidi sono costruiti deve necessariamente essere di facile reperibilità nell’ambiente; vengono pertanto utilizzati paglia, erbe, piccoli rami, ma anche muschio, fango, piume e talvolta anche materiali provenienti direttamente dalla nostra “società dei consumi” come pezzetti di carta, plastica, tessuto.
Il merlo nella foto ha scelto di realizzare il nido tra i rami di una rosa rampicante, usando anche due mascherine chirurgiche e un guanto in lattice che il proprietario del giardino aveva lasciati appoggiati fuori dall’uscio di casa.

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