Spunti, foto e commenti da … Facebook
Il gruppo “Mi ti e Montorio” di Facebook è luogo di raccolta, divulgazione e discussione di memorie e foto montoriesi.
Ripubblichiamo in questo spazio le riflessioni raccolte nel gruppo per renderle disponibili a tutti, anche a chi non usa facebook … con l’aggiunta di qualche approfondimento.
Via dei Platani, una via dimenticata
Testo e foto di Gianni Maistri
Un tempo era percorsa dai montoriesi per raggiungere la chiesetta della Madonnina.
Si andava anche per attingere acqua dalle sorgenti vicine alla chiesetta per poi utilizzarla in famiglia, era molto apprezzata.
Non si chiamava via dei Platani ma via Madonnina.
Ecco come si presentava via dei Platani nel 2011
Approfondimento
Durante la seconda guerra mondiale in queste case abitava anche la famiglia Varalta.
Gina ricorda che vicino all’abitazione altre alla vetreria c’era il falegname che costruiva casse da morto e che in cambio di un piatto di minestra lasciava che la famiglia Varalta raccogliesse dagli scantinati della falegnameria, pieni di casse da morto, i trucioli di legno, che venivamo impaccati all’interno di un bidone di latta facendoli diventare simili a un pellet artigianale. Il fuoco dei trucioli durava circa 2 ore e serviva per fare il minestrone.
La casa Varalta era proprio di fronte al cancello della strada che sale verso il monte. A fianco del cancello c’era la garitta con la guardia tedesca che controllava l’ingresso al villaggio della Todt detto “le baracche”. Oltre il muro dove adesso c’è il vigneto c’erano tutte le baracche: erano tantissime, non molto grandi, circa 6-7 metri di lunghezza.
Per tutto il periodo della guerra la guardia sostava proprio davanti alle finestre della famiglia Varalta che nel momento del pranzo per avere un po di privacy socchiudeva le finestre.
Commenti da Facebook
Elda Stefanini
Io ci abito, subito dopo le case abbandonate, se non ci fossimo noi a tenerla praticabile sarebbe un immondezzaio. Hanno murato le porte dopo che abbiamo segnalato vari atti di vandalismo, sono state incendiate varie volte…..
Roberto Zamboni
Al numero 7 di Via dei Platani ci abitavano, negli anni ’40, i miei nonni materni (Andrea Zamboni e Teresa Turri) con i loro quattro figli: Luciano (morto nel campo di concentramento di Flossenbürg il 4 maggio del 1945), Maria, Nerino e Adriano (il mio papà). Poi, la famiglia Zamboni si trasferì in Via Olivè (di fronte al “Carli”). Nello stesso casamento abitava la famiglia Tosi. La moglie del signor Tosi gestiva la latteria che si trovava di fianco alla bottega di barbiere di Zarco Pasqualin. Ricordo che consegnava il latte a domicilio nei contenitori a forma di piramide bianchi e blu. Ricordi…
i tetrapack del latte erano a forma di tetraedro (4 latti) e non di piramide (5 lati).