#Facciamolo noi – un murales per ricominciare…non solo la scuola


 

«C’era una volta un muro… di cento e più anni…Ebbene un bel gruppo di amici, di persone qualsiasi, di uomini e donne con un pizzico di attenzione in più, una volta la chiamavano educazione civica, imparata proprio nella scuola primaria; dunque questo gruppo ha avuto un’idea. (…) si son detti…sistemiamolo noi questo vecchio muro, lo facciamo ritornare bello con malte nuove…lo facciamo per i bambini in quest’anno così particolare, diverso, dove tutto è cambiato…».

Le parole scritte da Stefano Spiller e lette con passione da Domenico Canteri, riassumono con sostanza e concretezza la storia della nascita di questo murales, che sabato 19 settembre 2020 è stato presentato alla comunità  di Montorio dall’associazione L’Idea del Mano, che ne ha curato la realizzazione, alla presenza della dirigente scolastica Paola Catanzaro, della presidente della 8° Circoscrizione Alma Ballarin e con la partecipazione sul finale del sindaco Federico Sboarina, che già il 14 settembre aveva dato inizio all’anno scolastico proprio dalla Scuola Betteloni. Nella storia di Spiller, le parole sono usate sapientemente per raccontare il viaggio di questa rinascita: l’amarezza per lo stato di abbandono dei beni comuni, la forza delle idee, l’energia e la pazzia di persone che nonostante tutte le difficoltà si rimboccano le maniche perché credono che fare bellezza generi altra bellezza. Fernando Maggia, vulcanico presidente dell’associazione L’Idea del Mamo, racconta che l’idea è venuta così, dalla voglia e volontà di non stare con le mani in mano, ma di fare qualcosa che potesse essere utile anche in un momento dove le condizioni, causa restrizione covid, rendono difficile fare tutto. Ecco dunque che poco prima dell’estate, l’associazione con un patto di sussidiarietà con il Comune, non solo ha iniziato a  curare tutti i lavori di ristrutturazione del muro di cinta della scuola, ma ha fatto qualcosa in più, ha voluto che fosse bello e colorato… ha voluto che il muro raccontasse una storia. Ma non è finita qui. Grazie alla sinergia e collaborazione nata tra associazione e scuola, gli animali del muro hanno preso vita e sono diventati amici e guida dei piccoli scolari, che durante l’inaugurazione hanno raccontato le loro storie. Ora se i ragazzi guardano il muro di cinta, vedono un nuovo mondo, perchè il murales si è trasformato in un vero e proprio progetto educativo, grazie al lavoro di squadra, al quale hanno partecipato tante persone del paese e grazie soprattutto ai tre giovani writers Etereo, Plank e Pablos (già autore del murales del muro dell’Asilo Regina Margherita), che hanno collaborato insieme e hanno saputo con la loro creatività e professionalità capire, riassumere e reinterpretare con efficacia tutta la storia di questo bellissimo viaggio nel passato, presente e futuro. I colori e le forme restituiscono appieno tutta l’energia di un paese che vuole ricominciare proprio dalla scuola e dalle nuove generazioni. Bello infine vedere come la solidarietà sia contagiosa: sul finire, infatti, l’associazione Nico nel cuore, che proprio nel week end appena passato avrebbe dovuto aprire i battenti dell’edizione 2020 dell’omonima manifestazione, ha voluto partecipare alla festa consegnando a sorpresa un generoso assegno a conferma dell’appoggio e stima reciproca presenti tra le due associazioni.

Inoltre, ad accompagnare l’inaugurazione, era presente una mostra, organizzata dall’Associazione montorioveronese.it, con foto e documenti storici sull’edificio ex municipio di Montorio, la scuola e le scolaresche dal titolo : L’istruzione a Montorio: una storia lunga più di un secolo.

Non è dunque solo una ripartenza per la scuola, ma un modo di pensare e di agire che, se condiviso da tutti, può aiutare a rendere il luogo in cui viviamo ancora più bello. “Facciamolo noi”, è dunque il motto di chi non attende inerte, ma di chi agisce nel rispetto e per il bene degli altri.

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