Allagamenti. Cinque interventi tra cui Montorio. Decreto n. 1833 del 1 ottobre 2020


Nomina responsabile unico del procedimento

Di seguito dal BUR del 13 novembre 2020 il testo del Decreto n. 1833 del 1 ottobre 2020

COMMISSARIO DELEGATO PRIMI INTERVENTI URGENTI DI PROTEZIONE CIVILE IN CONSEGUENZA DEGLI ECCEZIONALI EVENTI METEOROLOGICI CHE HANNO INTERESSATO IL TERRITORIO DELLA REGIONE VENETO, DAL 27 OTTOBRE AL 5 NOVEMBRE 2018

Decreto n. 1833 del 1 ottobre 2020

Nomina responsabile unico del procedimento interventi ex OCDPC 558_2018. “VAIA” INSERITI NEL PIANO ANNUALITA’ 2020. Comune DI VERONA. “Stralcio 1: captazione e convogliamento su strada delle acque meteoriche e successiva consegna su scoli pubblici; ripristino della funzionalità di tratte esistenti di canali di scolo – intervento in corrispondenza del sottopasso di Via Chioda”. “Stralcio 2: captazione e convogliamento su strada delle acque meteoriche e successiva consegna su scoli pubblici; ripristino della funzionalità di tratte esistenti di canali di scolo: più interventi localizzati in Verona Centro (Via Colombo) e nelle località di Avesa e Montorio“. “Stralcio 3: captazione e convogliamento su strada delle acque meteoriche e stradali su invaso della capacità di circa 8.000 m3 all’evento su rete mista esistente: due interventi localizzati in Verona Centro, Via Frà Giocondo, Via Traversa Spiana e Via Albere”. “Stralcio 3: Convogliamento delle acque meteoriche stradali e scarico sul fiume Adige: trattasi di un intervento in Via Armando Diaz di Verona, presso Porta Borsari”. COMUNE DI BELLUNO. “Sistemazione opere di captazione idrica nell’Alto Agordino (Comuni di Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore, Colle S. Luca, Selva di Cadore e Alleghe)”.

 

IL DOTT. SILVIO PERONI, DIRETTORE GENERALE DI ACQUE VERONESI SCARL,
QUALE LEGALE RAPPRESENTANTE DEL SOGGETTO ATTUATORE

PREMESSO CHE

  • nei mesi di ottobre e novembre 2018 il territorio della Regione del Veneto è stato colpito da particolari eventi meteorologici che hanno causato gravi danni al patrimonio boschivo nonché al patrimonio pubblico e privato nelle aree montane, costiere e in prossimità dei grandi fiumi con forti venti, mareggiate, frane e smottamenti;
  • con Decreto del Presidente della regione del Veneto n. 135 del 27 ottobre 2018, pubblicato sul BUR.

n. 114 del 16 novembre 2018, è stata attivata e convocata l’Unità di Crisi Regionale U.C.R. ai sensi del “Protocollo operativo per la gestione delle Emergenze” nell’ambito del Sistema Regionale di Protezione Civile (D.G.R. n. 103 dell’11 febbraio 2013);

  • con Decreto del Presidente della regione del Veneto n. 136 del 28 ottobre 2018, integrato da successivo decreto n. 139 del 29 ottobre 2018, pubblicati sul BUR n. 114 del 16 novembre 2018, a seguito delle criticità riscontrate è stato dichiarato lo “stato di crisi” ai sensi dell’art. 106, co. 1 lett. a), della L.R. n. 11/2001;
  • con Decreto del 29 ottobre 2018, pubblicato nella G.U. n. 253 del 30 ottobre 2018, il Presidente del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’art. 23, co. 1 del D.Lgs 2 gennaio 2018 n. 1, ha disposto la mobilitazione straordinaria del Servizio Nazionale di protezione civile a supporto della regione del Veneto al fine di favorire le operazioni di soccorso nei territori colpiti dagli eccezionali eventi;
  • con Delibera del Consiglio dei Ministri dell’8 novembre 2018, pubblicata nella G.U. n. 266 del 15 novembre 2018, in esito alle attività di cui al predetto decreto, ai sensi dell’art. 7, co. 1 lett. c) e dell’art. 24 del D.Lgs 2 gennaio 2018 n. 1, è stato deliberato per 12 mesi a far data dal provvedimento medesimo, lo “stato di emergenza” nei territori colpiti dall’evento (ad oggi prorogato di ulteriori 12 mesi con D.C.M. del 21/11/2019);
  • che con la citata delibera prevede che, per l’attuazione degli interventi da effettuare nel vigente stato di emergenza, ai sensi dell’art. 25, del decreto legislativo 02.01.2018, comma 1, si provvede con ordinanze emanate dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, acquisita l’intesa della regione e delle province autonome interessate, in deroga a ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico in merito tra l’altro:
  • alla delimitazione territoriale, su base comunale, delle aree oggetto degli interventi da effettuare in vigenza dello stato di emergenza;
  • all’immediata attuazione dei primi interventi urgenti di cui all’art. 25 comma 2, lettera a) e b) del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 nei limiti delle risorse di cui al comma 4
  • con successiva Ordinanza n. 558 del 15 novembre 2018, pubblicata nella G.U. n. 270 del 20 novembre 2018, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la regione del Veneto, ha nominato il Presidente della regione Commissario delegato, per fronteggiare l’emergenza derivante dagli eventi calamitosi di cui trattasi;
  • dato atto in particolare che l’art. 1 della citata OCDPC n. 558/18 prevede che per fronteggiare l’emergenza il Presidente della Regione del Veneto, in qualità di Commissario delegato, prevede a titolo gratuito ad effettuare le attività previste per gli ambiti territoriali di competenza, avvalendosi delle strutture e degli uffici regionali, provinciali, comunale e delle unioni montane, delle loro società in house e delle amministrazioni centrali e periferiche dello stato anche in accordo con le ANCI regionali, individuando dei “Soggetti Attuatori” che agiscano sulla base di specifiche direttive, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
  • con ordinanza n. 1 in data 23.11.2018, con la quale sono stati nominati i Soggetti Attuatori, il Commissario Delegato individua i rispettivi ambiti di azione e di intervento e costituito l’ufficio di supporto al Commissario delegato medesimo.

ATTESO che Acque Veronesi S.c.a.r.l., nella persona del Direttore Generale Dott. Silvio Peroni, è stata nominata, con ordinanza n. 4 del 21 aprile 2020 dal Commissario Delegato, soggetto attuatore con poteri commissariali relativamente agli interventi:

COMUNE DI VERONA

  • Stralcio 1: captazione e convogliamento su strada delle acque meteoriche e successiva consegna su scoli pubblici; ripristino della funzionalità di tratte esistenti di canali di scolo – intervento in corrispondenza del sottopasso di Via Chioda”.

    Stralcio 2: captazione e convogliamento su strada delle acque meteoriche e successiva consegna su scoli pubblici; ripristino della funzionalità di tratte esistenti di canali di scolo: più interventi localizzati in Verona Centro (Via Colombo) e nelle località di Avesa e Montorio”.

    “Stralcio 3: captazione e convogliamento su strada delle acque meteoriche e stradali su invaso della capacità di circa 8.000 m3 all’evento su rete mista esistente: due interventi localizzati in Verona Centro, Via Frà Giocondo, Via Traversa Spiana e Via Albere”.

    “Stralcio 3: Convogliamento delle acque meteoriche stradali e scarico sul fiume Adige: trattasi di un intervento in Via Armando Diaz di Verona, presso Porta Borsari”.

COMUNE DI BELLUNO

  • Sistemazione opere di captazione idrica nell’Alto Agordino (Comuni di Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore, Colle S. Luca, Selva di Cadore e Alleghe).

VISTA la Convenzione tra il Commissario Delegato e il Soggetto Attuatore, sottoscritta in data 18.09.2020;

CONSIDERATO che, per l’avvio delle procedure di affidamento degli incarichi di progettazione e/o esecuzione dei lavori, si rende necessario provvedere alla nomina del Responsabile Unico del Procedimento, ai sensi dell’art. 31 del D. LGS N. 50/16 e successive modifiche ed integrazioni;

RITENUTO di affidare l’incarico di RUP per i lavori finalizzati a fronteggiare le emergenze dell’evento alluvionale dell’autunno 2018, per i quali il sottoscritto Silvio Peroni è stato nominato Soggetto Attuatore, all’Ing. UMBERTO ANTI, Direttore Tecnico Operativo di Acque Veronesi S.c.a.r., che risulta essere in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge ed in particolare dagli artt. 31 del D. LGS. 18.04.2016 e n. 50 e della “Linee guida ANAC n. 3, di attuazione del D. lgs. 50/16, per l’esercizio dei compiti demandati al RUP”.

RAVVISATA la propria competenza alla nomina del RUP in virtù dei poteri conferiti dalla citata ordinanza 558/2018 e dall’ordinanza n. 4 del 21.04.2020 del Commissario delegato;

DECRETA

1. di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di nominare, per le ragioni illustrate in premessa, l’Ing. UMBERTO ANTI, Direttore Tecnico Operativo di Acque Veronesi S.c.a.r.l., Responsabile Unico del Procedimento per i lavori finalizzati a fronteggiare le emergenze dell’evento alluvionale dell’autunno 2018, di cui all’ordinanza commissariale n. 4 del 21.04.2020, per i quali il sottoscritto è stato nominato soggetto attuatore;

3. di dare atto che l’interessato risulta essere in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge ed in particolare l’ art. 31 del D. LGS 50/16 e delle linee guida ANAC n. 3 di attuazione al D. LGS. 50/16 per l’esercizio dei compiti demandati al RUP;

4. di dare atto che al RUP come sopra nominato faranno carico gli adempimenti previsti dall’art. 31 del D.LGS 50/19, dalle linee guida ANAC precisate, dal Decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti n. 49 del 07.03.2018 nonché dalle eventuali ulteriori legislazioni che dovessero intervenire in materia.

5. di pubbblicare integralmente il presente decreto sul B.U. della Regione del Veneto, ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs 33/2013 nonché sul sito internet della Regione del Veneto nell’apposita sezione Sicurezza del territorio dedicata alle Gestioni Commissariali e Post Emergenziali.

 

IL DOTT. SILVIO PERONI, DIRETTORE GENERALE DI ACQUE VERONESI SCARL, QUALE LEGALE RAPPRESENTANTE DEL SOGGETTO ATTUATORE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.