Le Botteghe storiche costituiscono una parte integrante del prezioso patrimonio della città di Verona, perché attive nel tessuto urbano da almeno quarant’anni o perché presentano elementi di particolare pregio architettonico storico, artistico o culturale.
Un riconoscimento che quest’anno vale doppio, perché premia anche lo sforzo e i sacrifici profusi dai negozianti negli ultimi dieci mesi a causa della pandemia. E che allo stesso tempo vuole essere motivo di speranza per un anno migliore e fiducia nel futuro.
Sono state 30 le nuove botteghe che hanno ricevuto una targa di riconoscimento, aggiungendosi alle 206 premiate negli ultimi anni, per un totale di 236 botteghe storiche presenti sul territorio comunale.
A consegnare il premio in municipio, nel rispetto delle misure anti contagio, l’assessore alle Attività produttive Nicolò Zavarise.
Oltre al ringraziamento simbolico per tanti anni di lavoro al servizio della cittadinanza, la targa esprime anche l’invito a sentirsi orgogliosi delle proprie tradizioni, con risvolti anche concreti, dal momento che a tali imprese vengono concesse alcune agevolazioni.
Il progetto “Botteghe storiche” è stato avviato dall’Amministrazione comunale nel 2001, con l’intento di premiare e sostenere gli esercizi commerciali, oltre a quelli della ristorazione e alle imprese artigiane, da sempre presenti nel centro storico della città. Dal 2011 la possibilità di acquisire il riconoscimento è stata estesa anche alle attività che, ubicate nel resto del territorio cittadino, costituiscono una testimonianza della cultura e della tradizione imprenditoriale locale.
Al momento le “Botteghe storiche montoriesi” sono 4: L’Osteria dal Pipa in via dei Cipressi, Ceramiche Benedetti in via Olivè, Officina Matteo Nesso in via Casaletto e Calzature Colombin in piazza Buccari