Consorzio: “Non è stato rinvenuto nessun manufatto adibito allo sfioro/scolmo”
Nelle settimane scorse è stata inviata dal Comitato Fossi di Montorio congiuntamente con l’Associazione montorioveronese.it una lettera mezzo posta elettronica certificata (pec) al Consorzio Alta Pianura Veneta, a seguito dei lavori di rifacimento dell’argine del progno Squaranto in loc. Mizzole, per chiedere informazioni sui lavori e in particolare sui manufatti presenti nel vecchio muro del torrente denominati sfioratori ovvero delle “fessure verticali” presenti ma tappate. Come riportato nell’articolo pubblicato il 17 gennaio 2021, in passato questi sfioratori erano stati mappati e fotografati in attesa di conoscere quale era la loro funzione in passato.
Nella lettera inviata si faceva presente che “la delicatezza del territorio, con i rischi idraulici sempre più elevati per i fenomeni atmosferici intensi, consiglia riflessioni attente e condivise. […] Se in passato erano presenti questi sfoghi (canali anche di dimensioni contenute ma presenti in buon numero) prima dell’abbattimento del muro valeva la pena di mapparli e di prevederne l’utilizzo nella nuova struttura. […] E’ evidente che il nostro scopo è quello di salvaguardare l’interesse comune e di offrire la piena collaborazione per affrontare al meglio eventuali emergenze, proprio per questo motivo vi chiediamo di farvi promotori di un incontro, invitando le autorità competenti e le associazioni per illustrare i vostri progetti e fare il punto sullo stato dell’arte degli interventi necessari per evitare il ripetersi di esondazioni del torrente Squaranto”
Con nota di prot. n. 2070 del 26 febbraio 2021 in Consorzio Alta Pianura Veneta risponde che “sia durante la campagna di rilievi del tratto interessato ora dagli interventi, sia durante le operazioni di demolizione del suddetto muro preesistente, non è stato rinvenuto alcun manufatto adibito allo sfioro/scolmo delle portate dello Squaranto, come altresì presenti tutt’oggi, seppur tappati e quindi non funzionanti, in altri tratti dello stesso corso d’acqua.“
Nelle foto l’argine in costruzione a Mizzole. L’altezza del nuovo manufatto cementizio sembra maggiore rispetto all’argine di destra che confina con abitazioni e con i giardini pubblici e al parco giochi del paese di Mizzole. In caso di piena del torrente, con possibile esondazione (come già avvenuto nel 2013) la situazione potrebbe diventare pericolosa, con seria possibilità che le ondate di piena non trovando più sfogo lungo l’argine sinistro si riversino sulle abitazioni, nei piani terra e piani interrati e nel parco giochi posti in posizione ribassata rispetto all’argine.