Senato, approvato il DDL sulla tutela dell’ambiente e della biodiversità in Costituzione


L’Assemblea del Senato ha approvato il 9 giugno scorso in prima deliberazione il ddl costituzionale n. 83, recante modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell’ambiente che prevede la “tutela dell’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”. Il testo passa alla Camera.


Mercoledì 9 giugno il Senato ha approvato in prima lettura il Disegno di Legge n. 83 che introduce la tutela dell’ambiente e della biodiversità nella Costituzione, e che era stato approvato a fine marzo dalla commissione Affari costituzionali del Senato: un passo che è stato considerato molto importante dalle forze politiche che avevano avanzato la proposta. Per la modifica in Costituzione saranno necessarie in totale quattro letture, quindi dovrà passare ancora due volte alla Camera e una al Senato.

Il disegno di legge prevede la modifica della Costituzione agli articoli 9, 41 e 117.

Nel testo dell’articolo 9 della Costituzione che recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” viene aggiunto un terzo paragrafo: “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

L’articolo 41 della Costituzione viene invece modificato inserendo alcune variazioni, nel passaggio in cui si dice che “Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, viene aggiunto “alla salute, all’ambiente”. Mentre al terzo comma, dove è stabilito che “La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”  viene aggiunto “e ambientali”.

Infine, l’articolo 3 del testo unificato intende riscrivere la lettera s) del secondo comma dell’articolo 117 della Costituzione, nell’ambito del Titolo V della Carta costituzionale, includendo anche la tutela degli animali tra le materie di competenza esclusiva statale, oltre alle materie della tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali. Con l’emendamento approvato dalla Commissione è stata cancellata questa attribuzione.

 

Nella seduta del 9 giugno ci sono stati 224 voti favorevoli, 23 astenuti e nessun voto contrario e (qui resoconto seduta del Senato).

Alberto Speciale

 

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