E’ morta all’età di 106 anni la Maestra Alda Pizzini
A Lei il saluto più affettuoso della comunità di Montorio.
Il 30 maggio scorso Alda ha compiuto 106 anni. Montoriese «doc», nata pochi giorni dopo l’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, testimone della storia.
Diplomata nel 1934, nel 1936 vince il concorso da maestra scegliendo i temi su Don Bosco e «La famiglia cristiana e guerriera nello Stato fascista». Nel 1937 inizia la sua professione a Novaglie, poi a Nesente. Durante la guerra è a Mizzole. Con la scuola occupata dai tedeschi fa lezione a due classi metà mattinata ciascuna.
La Maestra nata il 30 maggio 1915, ha vissuto tante avventure, ha archiviato due guerre e una pandemia: era con le Giovani italiane precettate in Arena con i cartelli per la coreografia «Dux» all’arrivo di Mussolini a Verona nel 1938. Faceva lezione per metà mattina nella scuola di Mizzole occupata dai tedeschi nel biennio della Rsi. Nota a molti la vicenda dell’aviatore che si era innamorato di lei e sorvolava a bassa quota la scuola di Novaglie paracadutando biglietti amorosi, accompagnati da una caramella, da consegnare alla sua amata maestra.
Alda Pizzini ha insegnato alle scuole elementari per 36 anni. Indimenticabili i primi anni con l’ingresso in aula tutte le mattine con l’immancabile saluto: «Riverisco, signora maestra», con gli alunni in piedi tra i banchi di legno col calamaio incassato con l’inchiostro rabboccato dal bidello.
Alda nel giorno del 103° compleanno
“Ho insegnato 16 anni a Mizzole. Partivo da Montorio in bici. Andavo a piedi solo quando c’era la neve perché, con le strade non asfaltate e le carraie con i solchi, avevo paura di cadere soprattutto con il ghiaccio.
In seguito dal 1955 fino alla pensione ho insegnato a Montorio. Prima sono rimasta 2 anni a Ponte Florio; la scuola era all’interno di una villa antica. La stanza era al piano primo e il bagno sia degli alunni che della maestra era fuori in cortile con il buco per terra.
Dopo 37 anni di servizio come maestra elementare nel 1973 è arrivata la pensione e Alda a quel punto si è dedicata a scoprire un po’ il mondo con viaggi in Siria, Giordania, Egitto.
Fino a 100 anni è rimasta a casa sua a Montorio, poi ha deciso di andare in casa di riposo e ha scelto la Campostrini.
Questo il suo desiderio che ha confidato alla nipote: «Quando muoio scrivi maestra nel necrologio sotto il mio nome».
Di seguito i ricordi di cento anni di vita montoriese attraverso il filmato e una carrellata di foto vecchie e nuove
Le foto delle scolaresche di Alda inviate da ex alunni: