Alla ex Sapel la Variante 29 prevede un intervento che passa da circa 6.000 mq. a 12.000 mq
Si pubblica di seguito il comunicato stampa del consigliere del Comune di Verona Michele Bertucco
Partiamo da un fatto, a differenza di quanto raccontato dalla proprietà ex Sapel, nell’area interessata il Piano di Assetto del Territorio (PAT) del comune di Verona non consente alcun insediamento commerciale, perciò nei mesi scorsi tra impresa e Comune si è svolto un semplice gioco delle parti: Sboarina e Segala hanno negato ciò che fin dall’inizio non avrebbero potuto concedere. Quindi la mancanza di commerciale non è una concessione della River Immobiliare ma una previsione urbanistica presente ancora dal 2007.
Un po’ di storia:
– Nel Piano degli Interventi del comune di Verona del 2011 era stata approvata la scheda norma n. 492 presentata dalla River Immobiliare SpA che prevedeva 6.372 mq di residenziale. La scheda era poi decaduta con delibera di giunta n. 291 del 24/09/2015 a seguito di istanza di rinuncia dei proponenti.
– Nella Variante 29 vista l’impossibilità di poter inserire l’ex Sapel come Scheda Norma per l’opposizione dei residenti l’assessore Segala ha deciso di per portare avanti il progetto con apposito repertorio normativo creato ad hoc. Il repertorio normativo n. 11 che prevede 12.000 mq di residenziale, praticamente il doppio di quanto previsto da Tosi e Giacino.
Per quanto riguarda la “pizzeria al Fontanon” è evidente che la proprietà ha giocato d’anticipo per evitare che l’area diventasse pubblica, viste le richieste del Comitato Fossi, della Circoscrizione e dei cittadini, e ha presentato una SCIA per completare un edificio fermo dal 2003.
Quello che non vuole e non ha voluto l’amministrazione comunale di Verona è un vero confronto con i cittadini e le associazioni.
Che cosa ci vedranno mai Sboarina e Segala alle ex Sapel? Anche senza il commerciale (non possibile) e al direzionale restano 12 mila metri quadrati di residenziale. Come ricorda il Comitato Fossi, siamo in un contesto ambientalmente fragilissimo con criticità note fin dal 2011, cioè dai tempi della prima presentazione della proposta di edificazione. Nemmeno Tosi e Giacino erano riusciti ad infierire in questo modo nel cuore di Montorio. E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine…
Fonte informazioni: www.michelebertucco.it
Petizione on-line change.org: raccolte 1500 firme
Link per firmare la petizione: Area ex Sapel a Montorio. No alla speculazione travestita da “meno consumo di suolo”