Variante 29: approvata la VAS Regionale. Via libera per l’ultimo passaggio in Consiglio comunale


E’ arrivato l’ultimo nulla osta dalla Regione, ovvero il parere positivo della Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per la Variante n. 29 al Piano degli Interventi del Comune di Verona (Documentazione/Rapporto Ambientale Preliminare), pertanto l’iter amministrativo si avvia alla conclusione attraverso il prossimo secondo passaggio in Consiglio comunale per la (quasi certa) approvazione. Sono 50 edifici della città pronti per essere riqualificati e tolti al degrado, la trasformazione riguarderà tanti quartieri di Verona cambiando ed impattando intere zone come Croce Bianca, Borgo Venezia, Pestrino, Zai, Borgo Roma, Montorio e Basso Acquar, solo per citarne alcuni.


 
A dare l’annuncio sono stati sabato scorso in sala Arazzi il sindaco Federico Sboarina e l’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala.
 
La Variante urbanistica n. 29 ha avuto un percorso decisamente rapido, tanto da arrivare all’approvazione in Consiglio comunale assai velocemente rispetto ai tempi tradizionali, che si contano di solito in alcuni anni. A marzo 2021 sono arrivate le osservazioni, e a fine luglio 2021 il Consiglio Comunale ha adottato la Variante, con una maratona di voto durata quattro giorni. Subito dopo l’estate sono partiti i cinque mesi per la VAS che adesso, una volta ottenuta dalla regione, potrebbe permettere la definitiva approvazione del Consiglio. 
 
La Variante 29 è destinata, qualora approvata, a cambiare il volto della città da qui ai prossimi decenni togliendo degrado da molte aree cittadine, con un forte impatto in termine di nuove opere pubbliche. Due numeri su tutti, circa 10 milioni è il valore delle opere pubbliche realizzate con i contributi compensativi delle 45 schede approvate, e 300 milioni l’investimento complessivo per i lavori di costruzione.
 
     Sono state 189 le manifestazioni di interesse arrivate per le quattro tipologie di bando, di queste, sono 50 le schede inserite nella Variante 29, scelte dalla Giunta in quanto coerenti con le linee guida del documento urbanistico. Qualche esempio: l’ex stabilimento industriale in lungadige Attiraglio verrà trasferito per fare posto a nuove residenze e a verde pubblico; al Pestrino verranno recuperate aree lungo il fiume nelle vicinanze del forte Santa Caterina; la rigenerazione dell’ex Tiberghien sarà la molla per rivitalizzare il quartiere circostante; in Basso Acquar nascerà una nuova residenza per anziani e nell’area della ex Sapel a Montorio è previsto la realizzazione di palazzine residenziali. Delle rimanenti proposte, solo una piccola quota è stata esclusa, in quanto non conformi ai requisiti della Variante. Per altre proposte, gli uffici tecnici hanno individuato invece percorsi amministrativi diversi, più idonei alla tipologia di intervento richiesto. E’ il caso dell’ex carcere Campone che seguirà l’iter in variante con accordo pubblico privato. Altre proposte saranno realizzate utilizzando il titolo edilizio, un iter più breve perché non necessita dello strumento di variante. Nelle ultime fasi dell’istruttoria alcuni proponenti si sono ritirati. Nel complesso, le risposte accolte positivamente sono l’80 per cento di quelle complessivamente arrivate.
 
Per la Variante 29 sono pervenute un totale di 291 osservazioni di cui gli uffici ne hanno accolte 19, parzialmente accolte 39, e 233 non accoglibili. Ad integrare il documento, ci sono dieci Masterplan guida, ovvero livelli superiori di pianificazione in cui sono definite indicazioni e principi che dovranno essere recepiti in fase di progettazione. Veri e propri telai che saranno la base dei futuri interventi, in particolare per quelli più complessi o per le aree dove c’è maggiore necessità. In questo modo si rende omogenea per servizi e infrastrutture la zona interessata.
 
Alberto Speciale

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