Variante 29. Presentati 800 emendamenti


 La Variante 29 al Piano degli Interventi torna in Consiglio Comunale per l’approvazione

Nel Consiglio comunale di giovedì 17 marzo si è tenuta la prima seduta di Consiglio convocata per l’ultimo passaggio amministrativo prima della definitiva entrata in vigore dell’importante documento urbanistico.

Con la chiusura del dibattito è terminato anche il tempo utile per la presentazione degli emendamenti.

Ne sono stati complessivamente presentati 800, di cui 755 della minoranza (533 Bertucco, 172 Benini – Vallani – La Paglia, 11 T. Ferrari, 21 Benini, 18 Vallani), 15 della maggioranza (1 Bressan, 5 De Marzi – Grassi, 6 De Marzi, 3 Zandomeneghi) e 30 Padovani del Gruppo misto. Gli emendamenti passano ora al vaglio degli uffici per la valutazione di ammissibilità.

Sintesi del dibattito

Carla Padovani/Gruppo misto: “parlate di rigenerazione urbana e rinaturalizzazione del suolo, ma poi fra una scheda norma e l’altra approvate nuove urbanizzazioni con nuovo consumo di suolo in zone oggi agricole. Questa doveva essere l’occasione per approvare interventi migliorativi per il territorio e la cittadinanza, con una visione al passo con le reali necessità e non secondo la solita politica di edificazione”.

Stefano Vallani/Pd: “l’amministrazione ha sempre parlato di una Variante anti degrado, ma poi analizzando nel particolare ogni scheda norma si intravvede una realtà ben diversa, lontana dagli alti obiettivi annunciati nella relazione programmatica. Se si esamina la quota di commerciale, ad esempio, si scopre che ci sono ancora proposte superficie importanti di nuovo edificato, che certo non evidenziano la volontà di una migliore gestione del territorio”.

Federico Benini/Pd: “in perfetta continuità con l’amministrazione precedente e in contrasto con quanto annunciato nel 2017 con il programma di mandato, nella Variante 29 viene espressa ancora una volta la volontà di continuare, in particolare nei territori della Terza e Quinta circoscrizione, la costruzione di insediamenti commerciali e residenziali. Nessuna salvaguardia del territorio, ma costante e nuovo consumo di suolo”.

Tommaso Ferrari/Traguardi Verona: “se da una parte rispetto al passato si evidenzia un tentativo di rallentamento nel consumo di suolo e la volontà di una rigenerazione urbana, dall’altra è mancato il confronto e lo sviluppo di una progettazione urbanistica partecipata. Bisognava capire le reali necessità del territorio e sviluppare risposte concrete con gli interventi inseriti in Variante. Un’ottica di ascolto dei quartieri che non è stata portata avanti”.

Elisa La Paglia/Pd: “per la stesura di questa Variante non sono stati ascoltati i cittadini e non è stato sostenuto alcun confronto con le circoscrizioni. Una modalità di lavoro che ha contraddistinto l’operato di questa Amministrazione, che aveva promesso apertura e dialogo e poi, nella realtà, con la scusa di lavorare in velocità per il bene della città, non ha mostrato alcuna attenzione sulle richieste e preoccupazioni dei veronesi”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.