La scoperta dei mosaici durante i lavori AGSM-AIM. Come si possono valorizzare?
Questa mattina a Montorio in via delle Logge sono stati presentati i ritrovamenti dei preziosi mosaici romani policromi probabilmente appartenenti ad una grande villa tardoantica (IV o V sec. d.C.). Presenti il soprintendente Vincenzo Tinè, il sindaco di Verona Federico Sboarina e il presidente AGSM-AIM Stefano Casali.
La presenza di un grande insediamento è nota da molto tempo. I primi ritrovamenti di mosaici romani in parte visibili al Museo Archeologico del Teatro Romano a Verona risalgono al 1908.
Attualmente nel cantiere AGSM sono al lavoro gli archeologi incaricarti dalla Soprintendenza di pulire i reperti, analizzarli e mapparli.
Il soprintendente Tinè: “Da decenni, a Montorio, stanno emergendo in modo sparso brani di mosaici, di impianti termali e di complessi residenziali. Questa è la villa di Teodorico o di un suo vicinissimo consigliere sodale. La crescita della Montorio moderna impedisce quella percezione complessiva che sarebbe bello avere. Potremmo pensare di collegare tutte queste finestre stratigrafiche della villa di Teodorico di Montorio a un sistema virtuale che racconti quanto grandiosa era questa villa”
Ma cosa ne sarà di questi mosaici?
Al momento non lo sappiamo. Naturalmente per poter continuare le analisi sono necessari finanziamenti. Secondo gli archeologi sarebbe importante poter ampliare di qualche metro lo scavo per avere maggiori informazioni sui reperti. Dai primi risultati i mosaici sono di buona fattura e sembrano rappresentare figure che richiamano l’ambiente marino. Da qui l’ipotesi che effettivamente possano appartenere a un complesso di terme. Ben riconoscibile un oggetto a forma di calice che potrebbe rappresentare una fontana e in un angolo un occhio probabilmente di un delfino. Ma per avere un’idea più precisa è necessario poter continuare gli studi.
Il timore degli abitanti del paese è che, concluse le necessarie operazioni di mappatura, tutti i reperti siano nuovamente ricoperti e dimenticati. Queste indicazioni trovano in parte conferma da alcune prime dichiarazioni del soprintendente che ipotizza questa soluzione temporanea in attesa di decisioni successive.
Il presidente di AGSM-AIM Stefano Casali non esclude la possibilità di trovare un modo per valorizzare i reperti: “Con il Sindaco e con il Soprintendente studieremo le più opportune scelte da fare per rendere questi tesori fruibili, visibili e capibili dai nostri cittadini e dai nostri turisti”.
Il filmato con le dichiarazioni del Sindaco Sboarina e del Presidente AGSM-AIM Casali
Il calice o fontana
La figura solo in parte scoperta con un grande occhio. Potrebbe essere un delfino?
La grande treccia con al centro una conchiglia o una fontana?
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