Esondazione Squaranto – 9° Anniversario – Fatto e da fare


Nove anni fa l’esondazione del torrente Squaranto e del Fiume Fibbio. Cosa rimane da fare?

esondazione_2013_montorio

Sono passati 9 anni dall’ultima terribile ondata di piena del progno Squaranto: 16 maggio 2013.

Per chi si fosse dimenticato ciò che è successo il 16 maggio 2013 e quante altre esondazioni hanno visto come protagonista il torrente Squaranto e il fiume Fibbio, ecco il link con tutto il materiale raccolto riguardante le esondazioni del torrente Squaranto:

www.montorioveronese.it/esondazione

Di seguito analizziamo:

Cosa è stato fatto dopo il 2013;

Cosa resta da fare

– Quali sono gli elementi che costituiscono il sistema di controllo delle piene del torrente Squaranto.


Fatto:

1 – briglia a pettine in Loc. Rocchetta Bassa. La briglia è importante perchè blocca il trasporto solido (massi, tronchi e ramaglie) ed evita che tale materiale riduca la portata del torrente, soprattutto nei punti più critici. Ecco la briglia in funzione.

p.s.: la briglia non riduce l’onda di piena, blocca solo la parte solida che scende da monte.

2 – installazione di una telecamera di osservazione piene e di un idrometro. Link immagini telecamera:  http://webcam.comune.verona.it/squaranto/

OGGI 16 MAGGIO 2022 LE IMMAGINI DELLA WEBCAM SULLO SQUARANTO NON SONO DISPONIBILI. ABBIAMO SEGNALATO IL PROBLEMA ALLA POLIZIA MUNICIPALE E ALLA CIRCOSCRIZIONE

Potrebbero le immagini della telecamera essere utilizzate per dare l’allarme in caso ondate di piena? Chi emana l’eventuale allarme in caso di avvistamento di una ondata?

3 Costruito cancello tra scuola materna e media per la messa in sicurezza dei bambini. Dovrebbe servire in caso di necessità per mettere in sicurezza i bambini nelle aule site al piano primo della scuola secondaria di primo grado “Simeoni”.

– 6 dicembre 2013 – Protezione Civile Comune di Verona – Pierluigi Saletti – Davide Perazzoli: Secondo i tecnici della protezione del Comune di Verona sono 5 le scuole attualmente presenti in zone a rischio esondazione. E’ fondamentale che queste scuole siamo dotate di piani di evacuazione che prevedano anche lo scenario “rischio esondazione”. E’ il dirigente scolastico che è tenuto a illustrare il piano al personale che deve sapere come comportarsi in caso di emergenza e come arrivare al punto di raccolta definito. Il filmato con l’intervento dei tecnici della Protezione Civile del Comune di Verona del 6 dicembre 2013

4 Dati idrometro disponibili on-line. Da dicembre 2016 i dati dell’idrometro, che monitorizza i livelli d’acqua presenti nel torrente Squaranto, posizionato in Località Due Mori dalla Regione Veneto (Ufficio difesa idrogeologica del Settore forestale regionale di Verona) sono disponibili on-line.

Link: Idrometro Squaranto a Pigozzo

 

Da Fare:

1 Porre la massima attenzione nel caso di manutenzione o rifacimento argini. In molte zone sono presenti sfioratori o aperture negli argini realizzate per permettere la riduzione delle ondate di piena. 

Progno Squaranto: nuovi argini a Mizzole. Addio sfioratori? (17 gennaio 2021)

Argini torrente Squaranto Mizzole e sfioratori. La risposta del Consorzio Alta Pianura Veneta (2 marzo 2021)

Molti di questi manufatti sono tappati, per quale motivo?

Attenzione all’altezza dei nuovi argini. Nel caso di rifacimento degli argini è necessario porre la massima attenzione sull’altezza delle difese spondali. L’innalzamento dell’altezza delle difese (soprattutto in aree senza presenza di abitazioni) può causare ondate di piena ancora più pericolose.

2 – sistematica manutenzione e pulizia dell’alveo. Ricordiamo che dopo l’ultimo evento del 29/02/2016 nell’alveo in alcune aree, soprattutto nel tratto terminale del torrente, si sono depositati detriti, fango e ghiaia (29/02/2016 – SCORRE IL PROGNO – Torrente Squaranto osservato speciale – Telegiornale TG3 Veneto del 29/02/2016);

3sistematica verifica struttura degli argini. Le esondazioni del passato, in particolare del secolo scorso nel 1911, 1934 e 1986 hanno prodotto rotture negli argini. Il torrente per buoni tratti all’interno dei paesi è con alveo pensile. Chi è tenuto a verificare la staticità degli argini e il pericolo di rottura in caso di piena del progno?

L’Arena di Verona 05 novembre 2014 – Esondazione – Montorio chiede di rinforzare gli argini e ripulire i torrenti

Zamboni denuncia il degrado in Val Squaranto – 08 Maggio 2011 – Il filmato di TGVerona
Il video di TGVerona: Alessandro Zamboni Consigliere di Circoscrzione denuncia lo stato di incuria degli argini del torrente Squaranto

4Progettazione e finanziamento di un sistema di aree di laminazione diffusa.

Studi scientifici convergono sulla incapacità dell’alveo del torrente Squaranto a valle di Pigozzo di far transitare le piene senza esondazioni ( Torrente a forte pensilità dell’alveo rispetto alla campagna circostante, che rende il torrente particolarmente pericoloso in caso di rotta arginale). L’autorità di Bacino (Relazione tecnica – Adozione piano rischio idrogeologico per il torrente Squaranto – Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2/01/2013 comunicato dell’Autorità di Bacino Nazionale del Fiume Adige, che comporta la “Adozione del progetto di 2^ variante al piano stralcio per la tutela del rischio idrogeologico del fiume Adige approvato con DPCM 27 aprile 2006. Misure di salvaguardia e prescrizioni a regime”.) propone la realizzazione di un bacino di laminazione e di briglie di contenimento del materiale solido, ipotizzando una spesa complessiva di circa 2,5 milioni di euro.

Un bacino di laminazione di tipo tradizionale, più volte indicato come la soluzione dei problemi è troppo costoso, non sono state individuate aree adatte a nord di Pigozzo e potrebbe essere molto invasivo.

E’ possibile invece progettare un sistema di laminazione diffusa recuperando gli antichi sfioratori.

– Esondazione – Ritorno al passato: la laminazione diffusa – 08 febbraio 2014 Gli fioratori. Il recupero della capacità di invaso di fossi e scoline private nelle campagne con la creazione di micro invasi – Gli sfioratori dello Squaranto Le foto degli sfioratori – Link

– 17/02/2015 – L’Arena – Esondazione – WWF chiede il Bacino di Laminazione Allarme piene dell’Adige e dei torrenti. Il Wwf chiede il bacino di esondazione per lo Squaranto

– 18/11/2014 Esondazione – Parte la briglia selettiva – Comunicato Stampa Regione Veneto Regione Veneto: forti criticità operative sullo Squaranto. Non c’è spazio per il bacino di laminazione e non sono previsti finanziamenti per realizzarlo

– Nota di Protocollo n. 2014/37511 del 07/02/2014 del Comune di Verona.
Il Comune ribadisce la necessità di realizzazione del bacino di laminazione per la messa in sicurezza del territorio.

– Regione Veneto nota del 05/02/2014
Il Dipartimento Difesa del Suolo e Foreste comunica che è a conoscenza delle problematiche idrogeologiche provocate dalla incapacità del sistema Fibbio – Squaranto di trasportare le piene in sicurezza.
La Regione è a conoscenza dell’idea progettuale per la realizzazione di un invaso di laminazione. E’ necessario completare il quadro conoscitivo per realizzare l’opera, che deve trovare condivisione con le autorità locali e i soggetti interessati al bacino, nell’ambito di un processo partecipativo.
Viene confermata la disponibilità di collaborazione con il Consorzio Alta Pianura Veneta nel caso in cui intenda assumere l’iniziativa di predisporre il progetto.

– Verona Sera – A San Martino presentati gli studi per realizzare la cassa di espansione contro le esondazioni – 19 Febbraio 2014 San Martino Buon Albergo: incontro tecnico per definire l’iter per il bacino di laminazione

– L’Arena 19/02/2014: Esondazione. Il progetto di bacino non c’è. Incontro tecnico a San Martino per l’analisi dello studio di fattibilità per una cassa di laminazione con costi fra 2,5 e 17,5 milioni.

– Bacino Squaranto. Il 19 e 20 febbraio a Venezia si decide – 13/02/2014 Squaranto, il progetto c’è già «Ora la Regione trovi i fondi». Il comune di San Martino: presto un incontro per la presentazione dei due progetti relativi al bacino di laminazione realizzati dal Consorzio Alta Pianura Veneta

– Emergenza idrogeologica. Zaia scrive a Letta – 05 febbraio 2014 E’ necessario realizzare il piano di interventi previsto nel 2010. Purtroppo il bacino di laminazione per lo Squaranto non rientra tra quelle opere.

– L’Arena – 04/02/14 : Squaranto? Fate il progetto Il consigliere regionale Bonfante replica al sindaco di San Martino B.A. sui lavori del Bacino di Laminazione sullo Squaranto

– L’Arena – 31/01/14 : Anti: grave la criticità per lo Squaranto Squaranto, non ci sono soldi per il bacino di laminazione

– Esondazione: priorità alla sicurezza idraulica 18/12/2013 Conte – Assessore Regionale all’Ambiente: “Per noi la sicurezza idraulica una priorità”. Ma del bacino di laminazione per il torrente Squaranto al momento nessuna traccia

– Verona Sera. Esondazione. Non tutto verrà rimborsato 17/12/2013 De Santi: necessario bacino di laminazione e pulizia fossati.

– Verona Sera. Esondazione. Serve un bacino 05/12/2013 Sicurezza territorio a San Martino: “Alluvione? Serve bacino laminazione a Montorio” Comune di San Martino richiede ufficialmente al Dipartimento Difesa del Suolo della Regione Veneto la realizzazione delle opere

– Consiglio Regionale del Veneto – Comunicato Stampa 03/12/2013 Bonfante (PD), inserire bacino laminazione torrente Squaranto piano lavori pubblici

– L’Arena 20/10/2013: Serve un bacino di laminazione per lo Squaranto Sindaco di San Martino B.A.: «Servono in Val Squaranto un bacino e a Ferrazze degli idrometri»

– L’Arena 22/05/2013 – Avanti con i bacini di laminazione Alluvione, il prefetto: «Affrontare le criticità soprattutto a monte, sui piccoli progni e sulle tante risorgive presenti sul territorio»

5 – la revisione del piano di emergenza della protezione civile per Montorio con inserimento di scenario “esondazione”

Il piano comunale di Emergenza realizzato dalla Protezione Civile del Comune di Verona (Approvato dal comitato provinciale di protezione civile in data 9 luglio 2009 – Approvato con Delibera del Consiglio Comunale di Verona n. 09/2010 in data 18/02/2010 e reso pubblico nel portale internet del Comune di Verona a Settembre 2013) attualmente non prevede nessun rischio di esondazione per il torrente Squaranto.(Delibera del Consiglio comunale di Verona n. 09/2010 del 18/02/2010 – Piano di Emergenza Comune di Verona)

– Pericolo Squaranto – Scuole e abitazioni in zona di esondazione – 05 Febbraio 2014 Le scuole e le abitazioni di Montorio in zona esondazione. Domani la relazione della protezione civile al Consiglio di Circoscrizione

 6 dicembre 2013 – Protezione Civile Comune di Verona – Pierluigi Saletti – Davide Perazzoli: la protezione Civile del Comune di Verona sta lavorando su un nuovo allegato al piano comunale di Emergenza che riguarda Montorio e il torrente Squaranto. In questo documento saranno definite le aree di raccolta per la popolazione sicure in caso di esondazione. Sono in fase di verifica e valutazione sistemi di allertamento diversi dagli attuali previsti dal piano di emergenza che attualmente prevede la chiamata alla centrale operative dei vigili del fuoco o dei vigili urbani. Il filmato con l’intervento dei tecnici della Protezione Civile del Comune di Verona del 6 dicembre 2013

6progettazione e realizzazione di un sistema di previsione basato su modello idrologico di Run off (si veda il modello progettato nella valle del Mezzane) da affiancare e utilizzare con i dati di portata registrati dagli idrometri installati.

– 02/05/2015 Sul Mezzane attivo in sistema di pre-allerta di 6-12 ore. Confronto tra comitati per replicare il sistema sullo Squaranto

– L’Arena – 16/04/14 : Esondazione. Sistema allerta Mezzane Pronto il sistema di previsione delle piene del torrente Mezzane. E’ il comune che allerta con anticipo i cittadini

7 – definizione di procedure di allertamento ed evacuazione, con piano di formazione soprattutto per il personale dei siti sensibili (le scuole in prossimità del torrente) e della popolazione con individuazione dell’autorità che deve monitorare i livelli del torrente Squaranto e del fiume Fibbio e individuazione dei livelli di portata che fanno scattare gli allertamenti e l’evacuazione.

Il sistema di allerta sul fiume Bacchiglione. La citta di Vicenza ha attivato un sistema di allertamento preventivo per le esondazioni del fiume Bacchiglione, basato su web-cam in tempo reale e una procedura di allarme suddivisa in più fasi che prevede l’utilizzo di sirene per avvisare la popolazione. Per maggiori informazioni: www.bacchiglione.it

Il Vademecum “Rischio alluvione e sirene di allarme” (Formato: PDF)

Indicazioni sanitarie dell’Ulss n.6 “Vicenza” in caso di allagamenti

App iphone: Allerta Bacchiglione

App Android : Allerta Bacchiglione

– Comune di San Martino B.A. di protocollo n. 2667 del 04/02/2014
Richiesta a Regione, Provincia di Verona, Consorzio Alta Pianura Veneta e Servizi Forestali di predisposizione di un sistema di monitoraggio e allertamento della popolazione, secondo una ipotesi di installazione di un sistema automatizzato di segnalazione di presenza di onde di piena in loc. Confin (via Quercia n. 8), nel comune di Verona e realizzazione di un protocollo operativo di allertamento della popolazione mediante sirene, simile a quanto realizzato a Vicenza per il fiume Bacchiglione (www.bacchiglione.it).

– 30/07/2015 Telecamera montata e presto in funzione. Briglia in costruzione. Ora avanti con le procedure di allertamento e la pulizia degli alvei

– 15 Gennaio 2015. Riunione comitato tecnico esondazione. Ecco il “Sistema Allertamento rischio Meteo – Idrogeologico Squaranto“, presentato dal Comune di Verona, ma al momento non ancora operativo.

8 – la risoluzione dei problemi collegati ad alcuni ponti esistenti e presenza di tubature trasversali che riducono la portata. Chi verifica se queste tubature sono fonte di pericolo e chi eventualmente è tenuto a modificarle?

9asportazione fanghi nei fossi di Montorio in particolare sul Fibbio nell’area di confluenza del torrente Squaranto.

 

Esondazione 16 Maggio 2013 – Il filmato 

https://www.youtube.com/watch?v=OSae9t8mD6E


IL SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PIENE DEL TORRENTE SQUARANTO

Dopo l’ultima esondazione dello Squaranto e del Fibbio il 16 maggio 2013, sono state fatte opere di contenimento delle onde di piena e installati sistemi per il controllo dei livelli.

Di seguito analizziamo le principali installazioni che permettono di individuare, contenere e monitorare le onde di piena del torrente Squaranto:

1) In località Confin il comune di Verona ha installato una Telecamera con asta idrometrica.

Link immagini telecamera:  http://webcam.comune.verona.it/squaranto/

Una corretta gestione delle immagini della telecamera permette l’individuazione della presenza di acqua nel torrente e l’allertamento con anticipo dell’arrivo delle ondate di piena nei paesi a valle. Non è ancora stata definita la procedura di allertamento. 

2) In Località Rocchetta Bassa la Regione Veneto (Ufficio difesa idrogeologica del Settore forestale regionale di Verona) ha realizzato una briglia a fessura che ha il compito di bloccare il trasporto solido (massi e legname). Il materiale solido trasportato dalla corrente è molto pericoloso perchè tende a bloccarsi sotto i ponti creando sbarramento e aumentando il pericolo di esondazione e di rotture arginali.

Filmato la briglia in funzione

3) In Località Due Mori la Regione Veneto (Ufficio difesa idrogeologica del Settore forestale regionale di Verona) ha installato un idrometro che monitora i livelli di acqua presenti nel torrente. L’idrometro permette il monitoraggio dei livelli d’acqua presenti nel torrente e può essere molto utile per i tecnici che devono tenere sotto controlli il pericolo di possibili esondazioni.

Link: Idrometro Squaranto a Pigozzo

4) In località Ponte Verde a Montorio il Consorzio Alta Pianura Veneta ha installato un idrometro che monitora i livelli del torrente Squaranto. I dati non sono disponibili al pubblico

LINK NON DISPONIBILE

5) paratie sul Fibbio. In località Ferrazze e Cengia a San Martino sono presenti paratie mobili che permettono di controllare i livelli del Fibbio e vengono utilizzate, in alcuni periodi dell’anno, soprattutto a fini agricoli. Queste paratie, in caso di emissione di bollettini regionali di avversità meteorologiche della Protezione Civile, vengono azionate per abbassare i livelli.

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